Ho avuto modo di ascoltare una intervista, o meglio parte di essa, fatta al sig.Abu Omar da un giornalista di RAI3. Confesso di conoscere l'accaduto solo in maniera sommaria: il sig.Abu Omar, indagato dalla Procura di Milano per "terrorismo" fu rapito dai servizi segreti statunitensi con l'aiuto di servizi amici, Italiani compresi, e alla fine consegnato alle autorità Egiziane; ma le "verita" del sig.Abu Omar mi sembra che vadano ben oltre quanto ipotizzato dai giudici di Milano che si occupano del caso.Mi domando, allora: cosa impedisce alla Magistratura Italiana ed al Governo di richiedere l'estradizione del sig. Abu Omar in modo da avere la possibilità di interrogare il maggiore testimone (anzi il Protagonista) dei fatti e far piena luce su quanto accaduto chiedendo l'eventuale rinvio a giudizio di quanti, direttamente e/o indirettamente, a vario titolo, avrebbero infranto le Leggi Italiane?I "fatti" riportati sono estremamente gravi e francamente ci sono diversi punti da chiarire:- visto che dietro una qualsiasi azione c'è uno scopo; mi domando: perché rapire un "personaggio" come il sig.Abu Omar? perché era così "importante"? di quali "verità" era a conoscenza? Il rapimento di un "personaggio" sotto gli occhi della Magistratura, il "trasferimento forzato" in un altro Paese sono operazioni di una certa portata che hanno richiesto uomini, mezzi, connivenze e complicità non indifferenti; - perché mettere in campo tante "energie" per poi rilasciare il "personaggio"; per "killer autorizzati", "feroci e spietati assassini", agenti "pronti a tutto" quali quelli dei "servizi statunitensi" non sarebbe stato più semplice "liberarsi, in modo definitivo, del testimone". In fondo, per raggiungere l'Egitto bisogna attraversare il Mediterraneo. - stesso "errore" commesso dai servizi Egiziani che dopo aver tenuto prigioniero per mesi, torturato e addirittura sodomizzato, non si sa a quale scopo, hanno poi rilasciato, come se niente fosse accaduto, il sig.Abu Omar, incuranti delle testimonianze che costui ed i suoi Legali potessero, successivamente, rilasciare ai media internazionali.Sono daccordo sul fatto che i servizi abbiano, spesso, anzi, troppo spesso, un comportamento che vada al di là delle Leggi; non sono daccordo, invece, sul fatto che i servizi siano così IMBECILLI da commettere tanti e tali errori nell'ambito della stessa azione.Spero, come dicevo, che coloro i quali hanno violato la Legge siano individuati e condannati; mi auguro, che questo non diventi uno di quei casi in cui, per anni, si spendono fiumi di parole senza giungere mai a delle conclusioni.
Abu Omar... chi è costui?
Ho avuto modo di ascoltare una intervista, o meglio parte di essa, fatta al sig.Abu Omar da un giornalista di RAI3. Confesso di conoscere l'accaduto solo in maniera sommaria: il sig.Abu Omar, indagato dalla Procura di Milano per "terrorismo" fu rapito dai servizi segreti statunitensi con l'aiuto di servizi amici, Italiani compresi, e alla fine consegnato alle autorità Egiziane; ma le "verita" del sig.Abu Omar mi sembra che vadano ben oltre quanto ipotizzato dai giudici di Milano che si occupano del caso.Mi domando, allora: cosa impedisce alla Magistratura Italiana ed al Governo di richiedere l'estradizione del sig. Abu Omar in modo da avere la possibilità di interrogare il maggiore testimone (anzi il Protagonista) dei fatti e far piena luce su quanto accaduto chiedendo l'eventuale rinvio a giudizio di quanti, direttamente e/o indirettamente, a vario titolo, avrebbero infranto le Leggi Italiane?I "fatti" riportati sono estremamente gravi e francamente ci sono diversi punti da chiarire:- visto che dietro una qualsiasi azione c'è uno scopo; mi domando: perché rapire un "personaggio" come il sig.Abu Omar? perché era così "importante"? di quali "verità" era a conoscenza? Il rapimento di un "personaggio" sotto gli occhi della Magistratura, il "trasferimento forzato" in un altro Paese sono operazioni di una certa portata che hanno richiesto uomini, mezzi, connivenze e complicità non indifferenti; - perché mettere in campo tante "energie" per poi rilasciare il "personaggio"; per "killer autorizzati", "feroci e spietati assassini", agenti "pronti a tutto" quali quelli dei "servizi statunitensi" non sarebbe stato più semplice "liberarsi, in modo definitivo, del testimone". In fondo, per raggiungere l'Egitto bisogna attraversare il Mediterraneo. - stesso "errore" commesso dai servizi Egiziani che dopo aver tenuto prigioniero per mesi, torturato e addirittura sodomizzato, non si sa a quale scopo, hanno poi rilasciato, come se niente fosse accaduto, il sig.Abu Omar, incuranti delle testimonianze che costui ed i suoi Legali potessero, successivamente, rilasciare ai media internazionali.Sono daccordo sul fatto che i servizi abbiano, spesso, anzi, troppo spesso, un comportamento che vada al di là delle Leggi; non sono daccordo, invece, sul fatto che i servizi siano così IMBECILLI da commettere tanti e tali errori nell'ambito della stessa azione.Spero, come dicevo, che coloro i quali hanno violato la Legge siano individuati e condannati; mi auguro, che questo non diventi uno di quei casi in cui, per anni, si spendono fiumi di parole senza giungere mai a delle conclusioni.