Indipendentemente da quanto ciascuno, in propria coscienza, pensi relativamente al "caso" di Eluana Englaro, credo che in data 6 Febbraio 2009 sia avvenuto un fatto GRAVISSIMO; la lettera mandata dal sig. Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio e, per conoscenza, al C.d.M. tutto, in cui si informava che la Presidenza della Repubblica riteneva non valido dal punto di vista Costituzionale e quindi non avrebbe MAI controfirmato il Decreto che il Governo, che nel pieno svolgimento del suo compito istituzionale, si ACCINGEVA a varare e quindi a sottoporre, come vuole la Costituzione al vaglio della Presidenza della Repubblica, è a dir poco raccapricciante; pur non tirando in ballo la Costituzione, credo che un tale comportamento da parte del Presidente della Repubblica sia perlomeno INOPPORTUNO e POCO ELEGANTE e rappresenta un precedente PERICOLOSO; qualcuno, che la pensa diversamente da me, parla di strappo, di schiaffo del Governo al Presidente della Repubblica; la guerra preventiva pensavo fosse una prerogativa di George W. Bush; se a decidere la redazione dei Decreti e dei Disegni di Legge è il Presidente della Repubblica e non il Governo, mi domando "a cosa serve il Presidente del Consiglio e il Consiglio dei Ministri?", "a cosa servono i cittadini che danno, con il proprio voto, un mandato"; è vero che a taluni sono cari "i veti", "la Democrazia del candidato unico" e quant'altro, ma , mi dispiace, NON FUNZIONA COSI'. Il Presidente della Repubblica, non si è limitato a esprimere il suo punto di vista in modo mediatico (peraltro già ampiamente documentato in interviste ed interventi pubblici) o a chiamare al Colle il Presidente del Consiglio per informarsi ed, eventualmente, mettere a conoscenza il Presidente del Consiglio, in colloquio privato, delle sue intenzioni; il Presidente della Repubblica ha, in questo caso, optato per un atto ufficiale, una lettera inviata al Presidente del Consiglio ANTECEDENTE l'azione del Governo e quindi "intimidatoria", atta in ogni caso a limitare l'operato del Governo in quanto basata UNICAMENTE su informazioni mediatiche, su INTENZIONI e non su un dato ufficiale. E' vero che la prevenzione è meglio della cura, ma non bisogna nemmeno esagerare. Nella lettera si fa riferimento al rispetto delle Istituzioni e alla divisione dei compiti; eppure, con quella lettera, intervenendo su di un ATTO NON ANCORA REDATTO il Presidente della Repubblica stesso, va al di là dei suoi compiti Istituzionali; secondo la Costituzione al Presidente della Repubblica, massimo garante della Costituzione, spetta il compito di esaminare gli ATTI redatti dal Governo e dalle Camere (leggi, decreti,..) che gli vengono recapitati (fisicamente) per la firma; il Presidente della Repubblica, dopo un attento esame, ha facoltà di firmare o meno gli Atti, annullandoli o come suol dirsi "rispedendoli al Mittente"; sempre, secondo la Costituzione, l'azione del Presidente della Repubblica non è nemmeno vincolante al 100%, in quanto è previsto che il Presidente della Repubblica possa rispedire al vaglio del Governo e delle Camere una norma solo per un numero limitato di volte, dopodiché, sarà direttamente la Corte Costituzionale ad esprimersi a riguardo. I Padri della Costituzione, secondo il mio parere, inserirono questa norma proprio per porre dei paletti, o meglio limitare l'azione del Presidente della Repubblica nei confronti della scrittura delle Leggi e Norme che spettano (tranne il caso dei DPR) al Governo, democraticamente eletto, e alle Camere (in cui è prevista anche il vaglio a più sedute e le relative votazioni - una norma già votata alla Camera dei Deputati che subisce una modifica in Senato deve essere sottoposta a nuova votazione alla Camera dei Deputati). Anche se il Presidente della Repubblica Napolitano, è un Presidente, come suol dirsi, "eletto a colpi di maggioranza", e non l'espressione condivisa di tutte le parti politiche, visto che è stato CANDIDATO UNICO, finora, il suo comportamento, sia nelle parole che nei fatti, a parte le farneticanti parole di Di Pietro (IDV), è stato ECCELLENTE, IRREPRENSIBILE, EQUIDISTANTE come peraltro si conviene al Presidente della Repubblica; non capisco, dunque, il perché di un tale comportamento; la Presidenza della Repubblica avrebbe potuto attendere la visione del DDL da parte del Governo e rigettarlo secondo quanto detto e ridetto senza creare scontri o imbarazzi, invece, ha preferito "lo scontro frontale", "il braccio di ferro" con il Governo; mi domando: "perché?", "a chi giova?". Credo proprio che il Presidente della Repubblica sia stato, in questo caso, consigliato male. Spero che rimanga un caso unico. Errare è umano, perseverare è diabolico. E' vero che sono prossime diverse tornate elettorali ma non VOGLIO credere che lo scontro sia stato creato ad hoc per fini elettorali.Staremo a vedere. In ogni caso, relativamente al caso Englaro e casi simili credo che la soluzione ottimale sia una norma sul TESTAMENTO BIOLOGICO che offra a ciascuno la massima libertà decisionale.
ELUANA E IL PRESIDENTE
Indipendentemente da quanto ciascuno, in propria coscienza, pensi relativamente al "caso" di Eluana Englaro, credo che in data 6 Febbraio 2009 sia avvenuto un fatto GRAVISSIMO; la lettera mandata dal sig. Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio e, per conoscenza, al C.d.M. tutto, in cui si informava che la Presidenza della Repubblica riteneva non valido dal punto di vista Costituzionale e quindi non avrebbe MAI controfirmato il Decreto che il Governo, che nel pieno svolgimento del suo compito istituzionale, si ACCINGEVA a varare e quindi a sottoporre, come vuole la Costituzione al vaglio della Presidenza della Repubblica, è a dir poco raccapricciante; pur non tirando in ballo la Costituzione, credo che un tale comportamento da parte del Presidente della Repubblica sia perlomeno INOPPORTUNO e POCO ELEGANTE e rappresenta un precedente PERICOLOSO; qualcuno, che la pensa diversamente da me, parla di strappo, di schiaffo del Governo al Presidente della Repubblica; la guerra preventiva pensavo fosse una prerogativa di George W. Bush; se a decidere la redazione dei Decreti e dei Disegni di Legge è il Presidente della Repubblica e non il Governo, mi domando "a cosa serve il Presidente del Consiglio e il Consiglio dei Ministri?", "a cosa servono i cittadini che danno, con il proprio voto, un mandato"; è vero che a taluni sono cari "i veti", "la Democrazia del candidato unico" e quant'altro, ma , mi dispiace, NON FUNZIONA COSI'. Il Presidente della Repubblica, non si è limitato a esprimere il suo punto di vista in modo mediatico (peraltro già ampiamente documentato in interviste ed interventi pubblici) o a chiamare al Colle il Presidente del Consiglio per informarsi ed, eventualmente, mettere a conoscenza il Presidente del Consiglio, in colloquio privato, delle sue intenzioni; il Presidente della Repubblica ha, in questo caso, optato per un atto ufficiale, una lettera inviata al Presidente del Consiglio ANTECEDENTE l'azione del Governo e quindi "intimidatoria", atta in ogni caso a limitare l'operato del Governo in quanto basata UNICAMENTE su informazioni mediatiche, su INTENZIONI e non su un dato ufficiale. E' vero che la prevenzione è meglio della cura, ma non bisogna nemmeno esagerare. Nella lettera si fa riferimento al rispetto delle Istituzioni e alla divisione dei compiti; eppure, con quella lettera, intervenendo su di un ATTO NON ANCORA REDATTO il Presidente della Repubblica stesso, va al di là dei suoi compiti Istituzionali; secondo la Costituzione al Presidente della Repubblica, massimo garante della Costituzione, spetta il compito di esaminare gli ATTI redatti dal Governo e dalle Camere (leggi, decreti,..) che gli vengono recapitati (fisicamente) per la firma; il Presidente della Repubblica, dopo un attento esame, ha facoltà di firmare o meno gli Atti, annullandoli o come suol dirsi "rispedendoli al Mittente"; sempre, secondo la Costituzione, l'azione del Presidente della Repubblica non è nemmeno vincolante al 100%, in quanto è previsto che il Presidente della Repubblica possa rispedire al vaglio del Governo e delle Camere una norma solo per un numero limitato di volte, dopodiché, sarà direttamente la Corte Costituzionale ad esprimersi a riguardo. I Padri della Costituzione, secondo il mio parere, inserirono questa norma proprio per porre dei paletti, o meglio limitare l'azione del Presidente della Repubblica nei confronti della scrittura delle Leggi e Norme che spettano (tranne il caso dei DPR) al Governo, democraticamente eletto, e alle Camere (in cui è prevista anche il vaglio a più sedute e le relative votazioni - una norma già votata alla Camera dei Deputati che subisce una modifica in Senato deve essere sottoposta a nuova votazione alla Camera dei Deputati). Anche se il Presidente della Repubblica Napolitano, è un Presidente, come suol dirsi, "eletto a colpi di maggioranza", e non l'espressione condivisa di tutte le parti politiche, visto che è stato CANDIDATO UNICO, finora, il suo comportamento, sia nelle parole che nei fatti, a parte le farneticanti parole di Di Pietro (IDV), è stato ECCELLENTE, IRREPRENSIBILE, EQUIDISTANTE come peraltro si conviene al Presidente della Repubblica; non capisco, dunque, il perché di un tale comportamento; la Presidenza della Repubblica avrebbe potuto attendere la visione del DDL da parte del Governo e rigettarlo secondo quanto detto e ridetto senza creare scontri o imbarazzi, invece, ha preferito "lo scontro frontale", "il braccio di ferro" con il Governo; mi domando: "perché?", "a chi giova?". Credo proprio che il Presidente della Repubblica sia stato, in questo caso, consigliato male. Spero che rimanga un caso unico. Errare è umano, perseverare è diabolico. E' vero che sono prossime diverse tornate elettorali ma non VOGLIO credere che lo scontro sia stato creato ad hoc per fini elettorali.Staremo a vedere. In ogni caso, relativamente al caso Englaro e casi simili credo che la soluzione ottimale sia una norma sul TESTAMENTO BIOLOGICO che offra a ciascuno la massima libertà decisionale.