...QUASI PRONTO...

...tre parole...


 La classica giornata di routine burocratiche in un centro urbano ricolmo di persone nelle ore di punta...lui fatica a parcheggiare nel park incustodito ed a seguire, fra uno spintone e l'altro si addentra nel cuore della city, in un viale gremito di viaggiatori protetti da un ampio porticato in cui filtrano i raggi tiepidi di un sole calante in un gennaio atipico per il suo tepore. Il percorso è ostacolato da un rosso che avvantaggia il traffico veicolare,formando l'ammasso di pedoni che pian piano si sparpaglia sul ciglio della carreggiata, in attesa del loro permesso di attraversare. La fila si distribuisce e Lui avanza e avanza,fino agiungere alla schiena di una donna...che fiera vantava una mise da manuale.....stivaletti, pinocchietto elasticizzato e spolverino primaverile color corda, con un pellicciotto al collo che tentennava a non esser soffocato da una coltre numerosa di boccoloni lunghi e biondi su cui si riflettevano gli ultimi raggi solari...lui coglieva così, tale occasione per ammirare incantato cotanta distinzione...nell'attesa di quel permesso di proseguire che non terminava mai, si ritrovò accarezzato da una brezza controvento e cullato da quell'inebriante profumo di donna...ricordò la similitudine con una conoscenza avvenuta tempo prima...in una serata con gli amici terminata con affettuosi saluti superficiali di circostanza...L'ammirazione del suo guardare viene così impietosamente affogata da una curiosità talmente intensa, da udirne il fragore del suo suono nel chiasso cittadino...e fu così che lei si girò dapprima da un lato e poi del tutto...stupita nel durante del sorriso sommesso di lui...sussurrò d'istinto a mezzo respiro...tre parole...e nel mentre che la città proseguiva nel suo andare...lui arrestò due anime impregnando nel loro io, la bozza dell'estasi di nuovo sentiero...disegnato da quelle dannate quanto prorompenti...tre parole...