...Caterina...

E festa sia! Ma….


E festa sia! Ma….Certo dopo una vittoria del genere bisognava pur festeggiare, l’Italia intera ha esultato, questa volta da Nord a Sud uniti in un unico intento: far valere le proprie idee.Forse stanchi, troppo sfiduciati, ormai quasi avviliti, oserei dire sull’orlo della disperazione, gli italiani hanno detto basta!I primi segni li abbiamo avuti con le manifestazioni studentesche. Poi quattro donne si sono messe in testa che bisognava dirlo a tutti, non si era più disposte, ad accettare il ruolo cui stavano per essere relegate. Del “velinismo” ne abbiamo discusso sino alla nausea, il bunga bunga, e tutto il resto!  E mentre la TV ci trasmetteva immagini di uomini politici abbarbicati alle loro poltrone, in rete viaggiavano a velocità supersonica, notizie, inviti, petizioni…il 13 febbraio e l’8 marzo, non lo dimenticheremo per un po’ di tempo!  Date molto indicative, non solo per i contenuti di queste manifestazioni, ma per i modi, fin ora sottovalutate, di divulgazione. Un vero e proprio, passa-parola, in rete, tramite SMS,porta a porta…I principali mezzi di comunicazione hanno preferito tacere, e non voglio soffermarmi sul come e sul perché, ma preferisco sentirmi parte di questo movimento che spero nessuno, oserà fermare.Un movimento trasversale, che non guarda ai partiti e al vecchio modo di fare politica. Anche i leghisti hanno votato, e fatta eccezione per Di Pietro, nessuno dei nostri rappresentati politici, sembrava credere nel buon esito di questo Referendum.Questo mi fa riflettere, e, mi pare che sia a destra sia a sinistra, la politica è troppo distante dagli italiani, la voglia di cambiamento che è manifestata, tutta questa gente che scende in piazza, i Comitati pro censimento, il mondo cattolico, e il popolo della rete…un fiume in piena che rischia di straripare, se dopo i festeggiamenti e l’esultanza, chi di dovere non si rimbocca le maniche.C’è un’Italia migliore di quel che si pensava. Ci eravamo quasi rassegnati all’idea, che il nostro paese fosse realmente com’era rappresentato dai media, invece no, in questi giorni, stiamo assistendo a un cambiamento radicale, ma forse è inesatto parlare di cambiamento, perché la vera Italia è quella che stiamo riscoprendo in questi giorni, che non si sente più rappresentata dall’attuale classe politica. Quindi, oserei suggerire ai partiti, e in particolar modo a quelli di centro/sinistra, di smettere di festeggiare, tra l’altro per una vittoria che non è dipesa da loro, e si mettano subito a lavorare, magari una nuova legge elettorale potrebbe giovare, in vista di eventuali, nuove elezioni politiche!