Sento il fruscio del tempo,scorrere,come vomere impietososegnare solchi sul mio volto .Non sono gli anniné quanto gli altri chiaman rugheche mi fa paura.Sono questi rivoli d’angosciache colano sull’animaa farmi sussultare.Battaglie perse,stimolo a lottare ancora,e quelle vinte,lasciando il vuoto intorno.Quest’anima che si squama,sperando di rinascere,nuove vesti cercaaffannosamente,altre forme a cui adattarsi,altre stanze da abitare.Nuove parole da ascoltare,e sogni che colorino la notte. Cate