...Caterina...

Penelope...e altre storie...


Foto © C. Niutta
Dal  23° canto  dell’Odissea: E giubilante la vecchia balia di Ulisse salì alle stanze di sopra, ad avvertire la padrona Penelope che il caro marito era tornato; veloce muoveva le ginocchia, le si intoppavano i piedi.E sul suo capo curva, a lei così si rivolse:« Destati, su, Penelope, figlia mia, che tu veda coi tuoi occhi quello che tutti i giorni tu sogni.Venne Ulisse, ed è giunto a casa, per quanto venuto tardi: ed i proci arroganti egli sterminò, che la casa gli guastavano, i beni, e gli maltrattavano il figlio».Omero fa, a quanto sembra, trionfare l'amore. Ulisse dopo venti anni ritorna a casa, dove ad aspettarlo c'è la fedele moglie, il figlio ormai uomo, il cane fedelissimo, forse anche più della moglie! Ma ritornò realmente da loro il nostro eroe, dopo tanto navigare? Anche se Omero stabilisce una gerarchia morale e pone Penelope in cima, noi potremo mai esser sicuri, che i sette anni passati insieme alla bella Calypso non segnarono la mente e il cuore d'Ulisse? E Nausicaa, la dimenetichiamo? Bella e leggiadra, non ancora dedita alla tessitura, ma validissimo mezzo per aggraziarsi il Re suo padre! Per Omero, conquistare donne bellissime o lasciarsi astutamente, all'apparenza sedurre da loro, è normale quasi come conquistare nuove terre, a Itaca ritornò Ulisse, pechè di lei aveva nostalgia. Perdonatemi, se, il dolore di Penelope e la sua fedeltà oltre misura celebrati, talvolta mi paion poca cosa se messi a confronto con le lacrime di Calypso, la discrezione e signorilità di Nausicaa!Sul perchè Circe trasformò i compagni di Odisseo in porci non mi dilungo!