yari67

LA PECORA NERA


C'era una volta una pecora nera come il carbone. Quando passava tutti sorridevano di compassione. "Guarda la pecora nera! Che animale originale! ‑le gridavano dietro‑ Non sai che le pecore devono essere tutte avvolte di lana. bianca?". Quelle parole erano come pietre. Così, avvilita, decise di andarsene sola sui monti. Ma nemmeno in montagna trovò pace. Al tramonto del sole sentiva una nostalgia struggente. Una sera, mentre piangeva, vide lontano una grotta. "Dormirò là dentro." ‑disse‑ e si mise a correre come se qualcuno la attirasse. "Chi sei?" le domandò una voce mentre stava entrando. "Sono una pecora che nessuno vuole". "E' capitato anche a noi! Nessuno ci ha voluto con gli altri nell'albergo. Abbiamo dovuto ripararci qui, io e Maria. Proprio qui ci è nato un bel bambino. Eccolo!". La pecora nera scoppiò a piangere di gioia: "Avrà freddo; lascia che mi metta vicino per riscaldarlo!. Maria e Giuseppe sorrisero. La pecora si avvicinò al Bambino e lo accarezzò con la. sua lana. Gesù aprì gli occhi e gli bisbigliò: "Proprio per te sono venuto: per le pecorelle smarrite!" La pecora nera si mise a belare di felicità. Dal cielo gli angeli risposero intonando "Gloria in cielo e Pace in terra".