then comes the sun
sono solo io« hopes | ... » |
sabato.
ho detto sarei andata in biblioteca a studiare con compagne dell'uni.
ho camminato in lungo e in largo per le vie di milano con la musica che scivolava sulle gambe per scaricare troppa energia accumulata, per illudermi di poter raggiungere piu in fretta l'oggetto del mio desiderio, per rallentare il corso dei pensieri troppo esaltati.
l'ho pensata costantemente, ad ogni passo che pesava sull'asfalto e che mi trascinavo a fatica.
ho continuato a trascinarmi sulla musica, a bagnarmi le labbra, a sanguinare illusioni dalla stazione verso il centro città.
l'appuntamento si avvicinava. "davanti alla benetton tra 20 minuti".
Il tempo di una sigretta per disintossicare ogni dubbio, ogni timore di incontrarla.
arrivati i rinforzi siamo andate al bar, da lei...con le esitazioni di chi invece è contento di vedere la fonte della propria disperazione.
e lei c'era.
tanto freddo.
sguardi sfuggenti, non segnati sul menù, volavano da me oltre il bancone e viceversa. sono volate parole camuffate, parole indolenzite dal freddo e stanche. gli occhi sfioravano velocemente ogni parte di lei per sentirne il suo calore. la gente entrava e usciva dal locale, non ne perdevo il movimento, avrei voluto essere ognuna di quelle persone che si avvicinavano al bancone per ordinare e pagare solo per poterla guardare più di una misera volta.
poi era toccato a me ordinare...poi pagare.
L'indifferenza, il mantello dell'invisibilità, il mip scudo. per nascondermi da lei.
1,50 euro. mi doveva 50 cent.
avevo deciso di guardarla da più vicino.
"eccoti 50 cent. grazie. ciao"
Mi aveva guardata negli occhi. Mi aveva guardata negli occhi. Non è un errore di ripetizione. Mi aveva guardata negli occhi. Mossa che, dalle mie acute osservazioni frutti di molti caffè, ho notato non usa fare con nessuno se non con amici.
ho conservato quell'ultimo sguardo per tutto il week end per non dimenticarne la sensazione.
tutto ciò è comunque assurdo. e io mi sento una completa idiota. so che è facile travisare uno sguardo quando ci piace una persona ma siamo quasi tutti in grado di distinguere uno sguardo da un altro, riconoscerne il "messaggio" o meglio sentirne una particolare percezione/sensazione.
non sto cercando di illudermi, perchè molto probabilmente mi sbaglio ma credo sia altrettanto facile indovinare una vibrazione in sguardi che di certo ci colgono di sorpresa.
e con questo torno ad aspettare il prossimo caffè, magari più fortunato.
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