8 marzo

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


Post n°1663 pubblicato il 24 Novembre 2010 da solosorriso 
Violenza sulle donne: in questa giornata particolare perdiamo un attimo di tempo a leggere e pensare quanto è sempre più preoccupante il dato delle donne uccise."Un indagine della Casa Delle Donne Di Bologna ci rende partecipi di un dato veramente allarmante. Solo nel 2010 le donne uccise ‘in quanto tali’ come afferma la stessa associazione sono 115.Ma la cosa ancora più allarmante è che se consideriamo che nel 2006 erano 101, nel 2007 107, nel 2008 112 e nel 2009 119, non c’è dubbio: la percentuale è in costante crescita.Nel 36% dei casi gli assassini sono i mariti, nel 18 % conviventi o partner, parenti nel 13 % e ex compagni nel 9%. Da questo si deduce che il movente è per la maggior parte dei casi  passionale .Ma perché? Perché forse dietro c’è sempre il solito discorso della donna-oggetto, concepita da alcuni uomini (per fortuna non tutti!) come un qualcosa di sua proprietà, di suo possesso che sta acquisendo troppa libertà, troppi diritti nel mondo del lavoro, in quello della famiglia e questo  ‘non s’ha da fare’ per i trogloditi uomini-padroni.Chiara Avesani ci spiega in un articolo su facebook del gruppo Il Fatto Quotidiano : “Quali sono le cause di questa vera e propria persecuzione di genere? […] sarebbe la crescente autonomia economica e sociale femminile ad alimentare la spirale di violenza: quanto più la donna acquisisce diritti, dignità e cerca di affermarsi nella società, tanto più l’uomo si trova spaesato, in cerca di una propria identità. Si tratta di uomini che, indipendentemente dal loro status sociale, per propria debolezza, non accettano l’autonomia femminile e vogliono controllare e sottomettere la compagna per dimostrare che hanno potere.”Per fortuna ci sono donne come Paola Perrone che si è occupata delle iniziative per le Pari opportunità della Regione Piemonte e adesso nello specifico, sia per le vittime sia per la prevenzione della violenza sulle donne, sta lavorando ad un progetto chiamato Melting Lab.Noi diciamo basta. Lasciateci  vestire, crescere, mangiare, lavorare, pensare e vivere in pace!"(articolo tratto dal sito donna10.it)Chi prova pietà per la donna, la disprezza. Chi le attribuisce la colpa dei mali della società, la opprime. Chi crede che la bontà di lei dipenda solo dalla propria bontà e che la sua malvagità dipenda solo dalla propria, è uno spudorato. Ma colui che accetta la donna come Dio l’ha fatta, le rende giustizia.Kahlil Gibran