Yenta650

Hai accettato di riprovarci. La strada pare ridiventare unica. Pare. Ripartiamo sospesi lassł in aria, in questa nuova pericolosa acrobazia.
Una parte di me brilla e si illumina, l'hai vista subito. Una parte che ti ho nascosto non si quieta e mi chiede di diffidare dall'ennesima illusione. Perchč č nella natura del mare essere salato e non basteranno secchi e secchi d'acqua di lago a zuccherarlo. Cosa fare allora? Io ci sono, come sempre. Io vorrei, come sempre. Io spingo, come sempre. Tu semplicemente ti fai bastare la volontą di ripartire per andare lungo la via. Nulla pare cambiato, come andrą? Stiamo insieme, ma sembri un fantasma. Stiamo insieme e mi sento pił solo che mai. Tu a vedere la partita, io qui a fottermene, del calcio. Soffrendo di vertigini.

Confuso, a tratti sottoterra tra fiori innaffiati dalle mie lacrime, a tratti con l'ossigeno appena necessario per sopravvivere, mi domando che razza di persona io sia. Tu non mi vuoi pił, tu non mi desideri, sei in cerca del nuovo e del pił bello. Io ti striscio ancora accanto a lesinare attenzioni mai arrivate neanche in tempi di luna di miele e pensieri rosa. E' forse questo il contrappasso per chi non ama sč stesso a tal punto da farlo calpestare da qualcun altro?
Bloccato dentro e fuori, faccio domande e ho solo illusorie risposte alternate a crudeli realtą. Chi sei tu che quando mi abbracci dici di stare assurdamente troppo bene e quando non ci sono corri a cercare un immediato sostituto? Chi sono io che ti permetto di farmi tutto questo?