yomevoy

Di certi posti guardo soltanto il mare
il mare scuro che non si scandaglia
il mare e la terra che prima o poi ci piglia
e lascio la strada agli altri, lascio l'andare
e agli altri un parlare che non mi assomiglia

ma sono già stato qui
in qualche altro incanto
sono già stato qui
mi riconosco il passo

il passo di chi è partito per non ritornare
e si guarda i piedi e la strada bianca
la strada e i piedi che tanto il resto manca
e dietro neanche un saluto da dimenticare
dietro soltanto il cielo agli occhi e basta

e sono già stato qui
forse in qualche altro incanto
sono già stato qui
e misuravo il passo

ch'è meglio non far rumore quando si arriva
forestieri al caso di un'altra sponda
stranieri al chiuso di un'altra sponda
dal mare che ti rovescia come una deriva
dal mare severo che si pulisce l'onda

e sono venuto qui
tornando sul mio passo
sono venuto qui
a ritrovar l'incanto

l'incanto in quegli occhi neri di sabbia e sale
occhi negati alla paura e al pianto
occhi dischiusi come per me soltanto
rifugio al delirio freddo dell'attraversare
occhi che ancora mi sento accanto

ci siamo perduti qui
rubati dall'incanto
ci siamo divisi qui
e non ritrovo il passo

di certi posti guardo soltanto il mare
il mare scuro che non si scandaglia
il mare e la terra che prima o poi ci piglia
e lascio la strada agli altri, lascio l'andare
e agli altri un parlare che non mi assomiglia
questo parlare che non mi assomiglia  (Gianmaria Testa)

Di alcuni posti guardo soltanto il mare....di alcuni occhi guardo solo l'incanto del loro andare

Venivano dai più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capi a piedi l'universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è meraviglioso. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi

Alessandro Baricco "Oceano mare"

Ero a Granada, nei giardini dell'Alhambra e mentre mi perdevo nello spettacolo di tutta quella bellezza, sono stata attirata da alcune piccole siepi, all'apparenza insignificanti; mi veniva spontaneo accarezzarle piano mentre giravo per i giardini. A un certo punto mi si è avvicinato un ragazzo egiziano e mi ha detto "Hai fatto la scelta giusta". Non capivo a cosa si riferisse e allora... mi ha raccontato del mirto e della rosa....
"Vedi quante rose ci sono in questo giardino? Sono bellissime ed hanno un profumo inebriante; tutti si avvicinano ad ammirarle, in fondo stanno lì per questo.... per richiamare l'attenzione, un po' ammiccanti. Si offrono a tutti nella loro straordinaria bellezza, perchè vogliono essere ammirate e si vantano di attirare tanti sguardi e tante attenzioni. La loro bellezza la concedono a tutti e non conosceranno mai il cuore di chi si avvicina...non vogliono nemmeno conoscerlo quel cuore, a loro basta essere ammirate.
Il mirto è quello che tu stai accarezzando...se ne sta nascosto, si confonde tra mille foglioline, nessuno lo nota e si vergogna anche un po' di mostrarsi. Ma se qualcuno ha il cuore giusto per vederlo, per avvicinarglisi ed accarezzarlo piano, per tenerlo nelle mani....solo a lui regalerà tutto il suo profumo ed il suo cuore; solo a lui darà tutto se stesso.
Prova a sentire il profumo che è rimasto sulle tue dita..."
Non pensavo minimamente che quelle foglioline all'apparenza insignificanti potessero avere un aroma così delicato ed intenso....

A tutte le persone-mirto, che offrono il loro cuore a chi sa guardarlo e prenderlo per mano, riconoscendolo in mezzo ad un giardino di rose.

Ad Ernesto e a tutti quelli come lui, che sono stati uccisi perchè sognavano troppo forte....grazie.

"Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo."

"Ciò che dai è tuo per sempre; ciò che tieni è perduto per sempre" (I fiori del Corano)