I vertici delle principali istituzioni europee stanno studiando un superpiano per dare una svolta decisiva all'Europa. Lo riporta il quotidiano tedesco "Die Welt". Le proposte, a cui stanno lavorando il presidente della BCEMario Draghi, il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, verranno presentate al summit dell'UE di fine giugno. L'obiettivo del piano è un'ampia integrazione dell'Europa. Quattro i punti principali sul tavolo: unione fiscale, unione bancaria, unione politica e riforme strutturali. L'incarico per stilare una sorta di masterplan per l'Europa è stato dato a Draghi, Barroso, Juncker e Van Rompuy al vertice informale dell'UE dello scorso 23 maggio. "Die Welt" cita un alto funzionario dell'UE: "Dappertutto nel mondo, in America oppure in Asia, ci chiedono: Che cosa avete intenzione di fare? Dopo due anni di crisi è arrivato il momento di dare una risposta a questa domanda". Un rappresentante dell'unione monetaria conferma: "Nella zona euro si è pienamente d'accordo che sono necessari degli ulteriori passi verso una maggiore integrazione". Il rapporto di Draghi, Barroso, Juncker e Van Rompuy verr incluso nella dichiarazione finale del summit del 27 giugno. Entro la fine di quest'anno i leader dell'UE vareranno poi ufficialmente una tabella di marcia. "Die Welt" avverte d'altra parte che le discussioni si trovano ancora in una fase iniziale ed è ancora aperto come i singoli Stati reagiranno alle proposte. Berlino starebbe mettendo in guardia di non avere delle aspettative troppo alte. Al vertice di fine giugno non verranno deliberate delle risoluzioni finali ma si programmeranno solo i prossimi passi. In ogni modo il piano dovrebbe avere delle importanti conseguenze, tra queste un possibile ulteriore allontanamento della zona euro dal resto dell'UE.
Boston, 4 giu. - (Adnkronos) - Boston pareggia i conti. I Celtics battono i Miami Heat per 93-91 all'overtime in gara 4 della finale della Eastern Conference e si portano sul 2-2 nella serie. La formazione di coach Doc Rivers fa centro con i 23 punti di Paul Pierce, i 17 (con 14 rimbalzi) di Kevin Garnett, i 16 di Ray Allen e il solito show di Rajon Rondo. Il play mette a referto 15 punti, compresi i 4 con cui la squadra si aggiudica il match nel supplementare, 15 assist e 5 rimbalzi. Miami perde la partita al Garden e la chance di ipotecare un posto nella finalissima. Gli Heat si aggrappano, tanto per cambiare, a LeBron James (29 punti) e a Dwyane Wade (20 punti). Il 'prescelto' esce per falli all'overtime, il numero 3 fallisce allo scadere del prolungamento il tiro della disperazione: conclusione da 3 punti, palla sul ferro e Boston fa festa. ''La traiettoria era giusta, non si poteva chiedere di piu'. Le gambe erano messe bene e ho tirato: non ha voluto andar dentro'', dice il numero 3 commentando l'ultima azione. ''Red non l'avrebbe mai fatta entrare. Non al Boston Garden'', fa eco Rivers, chiamando in causa il contributo del 'fantasma' di Red Auerbach, il leggendario coach dei Boston Celtics. L'unica certezza riguarda il punteggio della serie: i Celtics perfezionano l'aggancio, dopo aver rischiato di rovinare lo show offerto nel primo tempo. I biancoverdi I Celtics volano a +18 e arrivano all'intervallo sul 61-47. Miami, pero', torna in corsa nella ripresa concedendo appena 28 punti agli avversari nella seconda meta' della sfida. All'overtime, i serbatoi sono quasi vuoti: i 4 punti di Rondo sono sufficienti per tagliare il traguardo. La finale si sposta nuovamente a Miami: domani si gioca gara 5, chi vince va al match-point.
La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in ribasso. Il Nikkei ha perso l'1,7% a 8.295,63 punti e il Topix l'1,9% a 695,51 punti. Era dalla fine del 1983 che il Topix non chiudeva a tali livelli. Ai timori legati alla crisi del debito in Europa si sono aggiunti quelli relativi allo stato di salute dell'economia globale. Gli USA, il principale partner commerciale del Giappone, hanno creato lo scorso mese solamente 69.000 posti di lavoro, il tasso di disoccupazione è salito a sorpresa all'8,2%. L'indice relativo al settore cinese dei servizi è sceso inoltre a maggio ai minimi dal marzo del 2011. Tra i bancari Mitsubishi UFJ Financial ha perso l'1,8%, Sumitomo Mitsui Financial Group l'1,8% e Mizuho Financial Group l'1,8%. Tra gli esportatori Toyota ha perso il 3,5%, Honda il 3,7%, Panasonic il 2,2% e Sonyl'1,7% . Lo yen è salito oggi rispetto al dollaro ai massimi livelli dallo scorso 14 febbraio. Canon ha perso il 5,1%. J.P. Morgan ha declassato il titolo del gigante dell'elettronica di consumo ad "Underweight". Nel settore del trasporto marittimo Mitsui O.S.K. Lines ha perso il 5,3%, Kawasaki Kisen Kaishail 4,4% e Nippon Yusen il 3%. Il Baltic Dry, l'indice che misura i costi del trasporto navale delle merci, è sceso del 2,1%. Tra i petroliferi Cosmo Oil ha perso il 3,6% e In pex il 3,5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso venerdì scorso a New York in ribasso del 3,8%.
Il presidente del Consiglio Mario Monti non ha più il sostegno del Parlamento per adottare altre riforme e dovrebbe valutare seriamente l'ipotesi di anticipare al prossimo autunno le elezioni politiche fissate nella primavera del 2013.
Lo ha detto in un'intervista a Reuters Stefano Fassina, responsabile economico del Pd.
"In questo contesto politico e con questo parlamento, Monti non ha la forza di portare avanti altre riforme", ha detto Fassina.
"Dovremmo verificare rapidamente se esiste la possibilit di riformare la legge elettorale e, se questa non c'è, dovremmo considerare la possibilit di anticipare la legge finanziaria per il 2013 e votare in autunno".
Secondo Fassina i mercati non punirebbero l'Italia se il governo Monti terminasse in modo non traumatico, mentre prolungare la sua agonia di nove mesi, fino alla scadenza della legislatura nella primavera del 2013, renderebbe le cose peggiori.
La fine del governo tecnico e il ritorno alle urne in autunno "dovrebbe avvenire in modo trasparente e con il consenso dell'Unione europea", ha argomentato Fassina. "In marzo o aprile 2013, dopo altra recessione e nuova disoccupazione, penso che la situazione politica ed economica sarebbe decisamente peggiore".
L'ipotesi del voto anticipato viene ad oggi considerata improbabile dalla maggioranza degli analisti e non è mai stata pubblicamente abbracciata da alcun leader politico della maggioranza di governo. In Italia le elezioni si svolgono tradizionalmente in un periodo compreso tra aprile e giugno. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia