borse dell'area Asia-Pacifico, con il listino di Tokyo scivolato sui minimi da quasi 30 anni tra investitori allarmati che si faccia strada lo scenario da incubo di una frattura della zona euro simultanea al rallentamento dell'economia Usa e della Cina.
Intorno alle 8,40 l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico perde circa il 2,4%. Il Nikkei, non compreso nell'indice, ha chiuso in calo dell'1,7%, il Topix ha perso l'1,9% appena sopra i minimi da 28 anni.
"I dati sull'occupazione Usa (di venerdì) sono stati uno shock e la Spagna sta diventando davvero una grande preoccupazione. In più, tutti quelli che pensavano che il primo trimestre sarebbe stato il punto minimo dell'economia cinese, hanno realizzato che si tratta di un vero rallentamento che potrebbe proseguire", dice Larry Jiang, strategist con base a Hong Kong di Guotai Junan Securities.
HONG KONG perde oltre il 2% e si porta sui minimi dell'anno, appesantita in particolare dai titoli ciclici; anche SHANGHAI lascia sul terreno più del 2%. L'italiana Prada perde il 5,6%.
Affondano TAIWAN e SEOUL con ribassi vicini al 3%, la prima penalizzata anche dai timori di una possibile tassazione in arrivo sulle plusvalenze.
La lettera si abbatte senza eccezioni anche su SYDNEY - affossata dal comparto minerario - e su MUMBAI, che nel finale recupera qualcosa dai minimi da gennaio toccati nel corso della seduta. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia