Creato da alphabethaa il 02/07/2011

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"M" Morte. Mistero. Miracolo.

Post n°36 pubblicato il 12 Settembre 2011 da alphabethaa

La morte non è un mistero nè un miracolo. È la certa e comune conclusione della vita terrena, l'epilogo di un viaggio meraviglioso che si stringe nell'ultimo e dolce abbraccio. E poi... il nulla.

La morte tuttavia rimane per tutti un dramma sempre incombente e sconvolgente, e un mistero impenetrabile. Dramma e mistero che segna il punto culminante dell’esistenza, dove tutto s’innalza, come in un’onda che sale repentina e poi d’improvviso precipita in abissi senza dimensioni assolutamente inaccessibili allo sguardo umano.

 La morte fa parte della vita, nel senso che ne è un aspetto fondamentale, imprescindibile. Essa dà addirittura significato alla vita, poiché una vita senza morte non sarebbe umana o terrestre, non apparterrebbe neppure all'universo. La vita e la morte sono aspetti naturali che andrebbero vissuti in maniera naturale, secondo le leggi della natura.

A tutto c'è un inizio e una fine. La vita è il tramite per arrivare da un punto all'altro... Quando dal nulla passiamo alla vita, nella morte dalla vita passiamo al nulla... ovvero la medesima dimensione nella quale non eravamo prima di nascere e torneremo a non essere dopo la morte. L’organismo umano è materia e come tale è soggetto alla lenta usura del tempo. Tutto in lui decade lentamente, invecchia, si prosciuga, si ferma, muore.

Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione da non poter apprezzare il suo beneficio.  Della morte i viventi niente sanno e niente possono sapere. Neppure possono trarre notizia dalla morte degli altri. Il morire è esperienza totalmente propria di chi muore, e non può mai essere, in alcun modo, esperienza del vivente. E' un nostro annientamento, annulamento. E' un nostro diventare niente. Sarà di noi dopo la nostra morte lo stesso che è già stato prima della nostra nascita.

Penso al giorno che tutto di me sarà scomparso. Senza rimpianti mi allontanerò in silenzio. Leggera...

 "La cosa più ingiusta della vita è come finisce. Voglio dire... la vita è dura e impiega maggior parte del nostro tempo. Cosa ottieni alla fine ? La morte. Che significa ? Che cos'è la morte ? Una specie di bonus per aver vissuto ?" (Woody Allen)

Commenti al Post:
BlueSteele
BlueSteele il 12/09/11 alle 11:27 via WEB
Una cosina allegra (con una venatura esistenzialista che mi piace assai) da inizio settimana. In realtà "noi" rimaniamo nel patrimonio genetico che coscienti o incoscienti lasciamo dopo di noi. Se ne va il Sé, cosa che troviamo terribile avendone sempre un'alta considerazione. Per il resto che vuoi che ti dica: mi sono venuti i crampi a star seduto sulla riva del fiume ad aspettare che passasse e ancora non si è visto...:-) buona giornata e buona settimana
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 12/09/11 alle 11:44 via WEB
C'est la vie......
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giorgio il 12/09/11 alle 15:07 via WEB
E' logico.
 
un.lupo.nella.notte
un.lupo.nella.notte il 12/09/11 alle 22:11 via WEB
il mistero della morte,cosa si cela dopo essa... in effetti non ci è dato sapere cosa ci sia dopo la morte forse il paradiso,o l'inferno, a forse un altra dimensione, o il nulla... io manifesto un ragionevole dubbio su quello che potrebbe essere.. la ciclicità,reincarnarsi in altra forma o vita continuando così un percorso spirituale che il nostro animo compie... penso che se non esiste un luogo,una dimensione e qualcosa in cui l'essenza che ci fa vivere possa essere accolta, debba per forza trovare un altro corpo a cui dare il soffio della vita.. e riprendere cosi il percorso.. il mio pensiero forse è dovuto al fenomeno dei deja vou'.. quei flasch della mente che ti fanno sentire una situazione come già vissuta, come già accaduta..ma della quale non si conserva memoria.. nella natura esiste il ciclo della vita, nascita ,crescita,morte.. e si riprende,sempre ciclicamente.. e se noi facciamo parte della natura come esseri viventi credo che anche per noi avvenga questo ciclo.. ma alla fine,rimane sempre il timore dell'essere umano di affrontare quel passaggio verso l'ignoto.. il dramma di abbandonare una vita certa per..non si sa bene cosa.. credo sia normale per chiunque l'apprensione nel non sapere cosa ci sia dopo.. anche se poi alcune testimonianze di persone che dicono di aver"visitato" in uno stato di pre morte per alcuni istanti "l'altra parte" descrivono il passaggio come una cosa molto bella,dolce,piena di luce... ed infatti hanno avuto un cambiamento della vita totale dopo quella esperienza.. comunque..sorrido alla citazione del grande Woody Allen dopo aver vissuto,tra fatica e sofferenza cercando di impegnarsi al chè sia vissuta in maniera giusta, alla fine come premio si muore, non importa come hai vissuto,non importa ciò che hai fatto non importa cosa hai creato..per tutti è ugual premio alla fine..la morte!!.. un saluto Alpha e lieta serata..
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 13/09/11 alle 11:03 via WEB
Il mistero della morte è... la morte. Morire resta l'ultima possibilità...
 
frfenghe
frfenghe il 14/09/11 alle 12:18 via WEB
non credo che si muoia; si lascia il corpo, come quando la sera si va a letto, ma si continua a vivere. noi continuiamo a vivere; io con i miei pensieri, con le mie simpatie e antipatie, con le mie opinioni e pregiudizi, con le mie passioni e vizi continuo a vivere; senza corpo, in un altro livello di aggregazione energetica, in un campo vibrazionale diverso, continuo. a volte non mi rendo neanche conto di essere morto, vedo i miei parenti, gli parlo e non capisco perchè non mi rispondono. se non continuassimo a vivere non ci sarebbe senso nel cercare di vivere bene, in modo retto, nel praticare le varie virtù. ha senso farlo per evolverci e avvicinarci la prossima volta, se verremo ancora in un corpo terreno, ad una vita migliore, più elevata. ci si può evolvere anche nei mondi delle anime ma i tempi sono più lunghi; per questo molte anime vengono sulla terra. per evolversi più alla svelta: poi spesso , quando sono qui si lasciano prendere dalle tentazioni del mondo e fanno un passo indietro invece che in avanti. il nostro futuro è in mano a noi.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 14/09/11 alle 15:10 via WEB
POST MORTEM NIHIL EST... con questa frase il filosofo romano Senaca nelle Troades afferma che dopo la morte c’è solo il nulla. Sarà così?
 
dottzivago
dottzivago il 12/01/12 alle 17:30 via WEB
Siamo tutti di passaggio, con questa frase si evoca un percorso alternativo e speranzoso della vita....che la morte non sia una fine....ma l'inizio di una strada misteriosa dell'aldilà da cui nessuno è più tornato per raccontarci qualcosa.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/02/12 alle 10:22 via WEB
Sarebbe bello se fosse vero. Lo scopriremo cmq prima o poi:-)
 
bashert1
bashert1 il 11/02/13 alle 11:55 via WEB
...solo morendo si può rinascere, poi se vogliamo a tutti i costi darle un significato allora possiamo farlo e aggiungerlo a uno dei tanti, troppi. Il significato della morte forse va cercato nel mistero della vita e dare alla morte l'importanza che merita secondo come la si interpreta e la si vive...
 
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