L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla (Isaiah Berlin)
Post n°51 pubblicato il 24 Ottobre 2011 da alphabethaa
Sentirsi stranieri in terra straniera vuol dire non appartenere a nessuno per appartenere a tutti, essere a casa in ogni luogo, avere una buona capacità di adattamento e stare bene in tutti posti del mondo. Ogni terra straniera è loro patria e patria è straniera...
... vuol dire sentirsi estraneo, passeggero, senza bisogni, sconosciuto, straniero anche nel proprio paese e tuttavia sentirsi a casa ovunque. Vivere in patria ma come forestiero, partecipare a tutto come cittadino e da tutto essere distaccato come straniero. Non appartenere a un popolo, a una cultura. Non appartenere a nessun luogo per imparare ad attraversarli tutti. Ci sono i luoghi in cui ci sentiamo subito a casa, altri a cui sentiamo di non appartenere... Una vita da stranieri...
Cittadino del mondo... nero in mezzo al bianchi e bianco in mezzo ai neri, ebreo tra cristiani e musulmano tra gli ebrei. Nomade in mezzo a tutti. Donna tra i maschi e uomo tra le donne.
Ma essere stranieri fra stranieri è forse l'unico modo di essere veramente fratelli. Siamo tutti stranieri, nessuna terra è nostra. E' un grado di saggezza superiore sentirsi stranieri ovunque rispetto al sentirsi a casa ovunque.
Straniera ovunque... giungo alla meta e chiedo ospitalità. Non appartengo in fondo nè a un luogo nè all'altro. Non ho radici nè legami. Non abito in nessun luogo, non sento nostalgia. Il mondo è casa mia... Mi trovo bene in ogni dove... e mi sento straniera dappertutto.
"Perchè io in quanto donna non ho patria. In quanto donna la mia patria è il mondo intero" (Virginia Woolf)
"L'uomo che trova dolce la sua terra non è che un tenero principiante; colui per il quale ogni terra è come la propria è già un uomo forte; ma solo è perfetto colui per il quale tutto il mondo non è che un Paese straniero" (Ugo di San Vittore)
tutto perfetto. aggiungerei solo il termine "diversita'" che , purtroppo , e' quello che separa i popoli mentre e' proprio l'aspetto che dovremmo imparare ad apprezzare di piu'.
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