Creato da alphabethaa il 02/07/2011

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Alpha & Omega... La fine...Parte 2 ( Épilogue )

Post n°100 pubblicato il 06 Maggio 2014 da alphabethaa

La morte non è un mistero nè un miracolo. È la certa e comune conclusione della vita terrena, l'epilogo di un viaggio meraviglioso che si stringe nell'ultimo e dolce abbraccio. E poi... il nulla.

La morte tuttavia rimane per tutti un dramma sempre incombente e sconvolgente, e un mistero impenetrabile. Dramma e mistero che segna il punto culminante dell’esistenza, dove tutto s’innalza, come in un’onda che sale repentina e poi d’improvviso precipita in abissi senza dimensioni assolutamente inaccessibili allo sguardo umano.

La morte fa parte della vita, nel senso che ne è un aspetto fondamentale, imprescindibile. Essa dà addirittura significato alla vita, poiché una vita senza morte non sarebbe umana o terrestre, non apparterrebbe neppure all'universo. La vita e la morte sono aspetti naturali che andrebbero vissuti in maniera naturale, secondo le leggi della natura.

A tutto c'è un inizio e una fine. La vita è il tramite per arrivare da un punto all'altro... Quando dal nulla passiamo alla vita, nella morte dalla vita passiamo al nulla... ovvero la medesima dimensione nella quale non eravamo prima di nascere e torneremo a non essere dopo la morte. L’organismo umano è materia e come tale è soggetto alla lenta usura del tempo. Tutto in lui decade lentamente, invecchia, si prosciuga, si ferma, muore.

Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione da non poter apprezzare il suo beneficio. Della morte i viventi niente sanno e niente possono sapere. Neppure possono trarre notizia dalla morte degli altri. Il morire è esperienza totalmente propria di chi muore, e non può mai essere, in alcun modo, esperienza del vivente. È un nostro annientamento, annulamento. È un nostro diventare niente. Sarà di noi dopo la nostra morte lo stesso che è già stato prima della nostra nascita.

Penso al giorno che tutto di me sarà scomparso. Senza rimpianti mi allontanerò in silenzio. Leggera...

Commenti al Post:
il.cuculo
il.cuculo il 06/05/14 alle 11:18 via WEB
E' che condivido ogni virgola di quello che scrivi. Forse sarà per questo che mi piace più concentrarmi su quell'intervallo meraviglioso che si chiama Vita.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 07/05/14 alle 11:57 via WEB
Anche a me... ecco, e andarmene mi rincrescerebbe moltissimo. La morte è un "nonsens". Si dovrebbe morire soltanto quando lo si desidera... Grazie Cuculo ..:-)
 
   
kookkolove
kookkolove il 30/06/15 alle 12:20 via WEB
Credo che la parte più importante di noi,decide di morire,(anche quando non ci sembra affatto),visto che la morte è la vita è la stessa cosa,solo che noi conosciamo solo la realtà dell'esistenza che viviamo.
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 02/07/15 alle 20:57 via WEB
Si... sì anch'io penso che ( in fondo ) la morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro. Ecco perché è utile chiarire cosa possiamo sapere della vita dopo la morte. Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte della vita. Cerco di non pensare... Pensare troppo fa male, perché i pensieri formano una specie di nebbia che non ci consente a ragionare lucidamente..:-)
 
woodenship
woodenship il 06/05/14 alle 21:11 via WEB
Così è,dolorosamente,ma impossibile sfuggire a quell'irrigidirsi di membra che prelude al distacco...Eppure qualcosa rimane,saranno solo i nostri atomi,o le molecole riciclate,oppure l'esperienza o il ricordo che si stampa nel dna di altri,però qualcosa rimane.E sono convinto che la caten, da qualche parte, porterà qualcosa di noi più che mai vivo:è nell'ordine delle cose che sia così,me lo dice il senso evoluzionistico che sembra dare direzione alle specie.........Un carissimo bacio di nuvole ed un fiore di stelle.........Bellissimo tornare a leggerti...........W...........
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 07/05/14 alle 12:11 via WEB
La fisica quantistica sembra confermare le teorie che con la morte del nostro organismo, la nostra coscienza entra in una condizione dove non esistono più confini spaziali e temporali. E chissà mai... forse dopo la morte continueremo a sognare. Sarebbe bello se fosse vero. Spero che sia così. Prima o poi lo sapremo ...........W...........
 
   
woodenship
woodenship il 07/05/14 alle 18:18 via WEB
E' possibile...Riesce difficile immaginare che di un tale capolavoro,quale un vivente,non rimanga che un mucchietto di cenere ed ossa.Ma fosse anche così,di certo sarà valsa la pena immaginare qualcosa di diverso...........Un fiore ed un raggio di luce..............W........
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 08/05/14 alle 11:03 via WEB
L'uomo da sempre spera che la vita non termini quando il suo cuore smette di battere. Ma credo che non basti sperare... O si crede o non si crede ........W........
 
     
woodenship
woodenship il 08/05/14 alle 18:06 via WEB
In questo caso non credo nell'aternativa secca:sono agnostico,quindi sono cosciente che qualcosa pur sempre sfugge e può sfuggire.Il problema non è nel credere o meno,bensì nel cosa si concretizzerà.E in questo caso nessuno può ritenersi con la verità in tasca:si può solo sperare e sognare.Che poi tutto finisca in polvere,comunque sarà stato bello sognare ed all'ultimo momento poterseli ricordare i bei sogni............Un bacio di luna.........W........
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 09/05/14 alle 10:32 via WEB
In questo mondo siamo tutti in transito ..........W.......... Spesso si dice che si ritorna là dove eravamo prima di nascere. Ok... ma dove eravamo prima di nascere? Eravamo morti? Nessuno riuscirà mai a risponderci. Per i credenti è tutto più facile. Per i non credenti come me, la morte è un lungo sonno. "Game over". Nulla....
 
     
woodenship
woodenship il 09/05/14 alle 21:42 via WEB
Ah...Non penso proprio che si possa parlare di"lungo sonno":la materia è sempre in movimento,in un divenire perenne,almeno da quando si medita sia accaduto il famigerato big bang.Penso al contrario che,ciò che noi chiamiamo morte,non sia altro che un passaggio ulteriore di forma.Siamo di passaggio anche nell'essere morti..........
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 10/05/14 alle 11:21 via WEB
Ben detto .......W...... Siamo di passaggio anche nell'essere morti. Un viaggio continuo: la vita è un viaggio che ha come meta la morte, la morte è un viaggio per una destinazione ignota. Tutto il resto è... È...?
 
     
woodenship
woodenship il 14/05/14 alle 20:08 via WEB
Tutto "è" perchè "diviene",non esiste nulla che non "divenga".Si può solo percepire ed averne consapevolezza del divenire:noi siamo il prodotto di milioni di anni di evoluzione,come la terra lo è di miliardi, ed il sole di ancora più tempo.E di sicuro ci saranno altre entità e corpi ancora più antichi:il tempo,la nostra concezione del tempo e dello spazio sono relativi,ma il divenire affonda e si effonde senza limite alcuno............
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 16/05/14 alle 10:51 via WEB
La morte risolve tutti i "perchè" .........W.........
 
     
woodenship
woodenship il 17/05/14 alle 20:08 via WEB
Offrendocene di nuovi...
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 18/05/14 alle 10:56 via WEB
Può darsi ........W........ Il "perchè" dell'aldilà...? Chi lo sa. Ci sono i "perché" dappertutto, in tutte le cose... che conducono continuamente ad un altro "perché" e da cui nasce probabilmente un altro "perché". E cosi via...:-)
 
     
woodenship
woodenship il 23/05/14 alle 17:33 via WEB
La vita è un perchè che rimanda al perchè della morte:apparentemente un circolo vizioso,ma io non penso che si tratti di un circolo,bensì di una ascesa sulla scala dei perchè.Ognuno di questi perchè propone una infinità di altri perchè:nulla di meglio per continuare a cercarne di altri.........
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 27/05/14 alle 10:18 via WEB
...una scala a spirale che sale verso il cielo ........W........
 
     
woodenship
woodenship il 28/05/14 alle 21:15 via WEB
Del resto è da lì che arriviamo:dal cielo,da chissà quale posto sperduto nello spazio infinito...Magari un giorno ci torneremo.............
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 02/06/14 alle 12:02 via WEB
Chissà... Il mistero della vita nella sua totalità si rigenera continuamente nel mistero di ogni singola nascita e di ogni singola morte. In cielo ...? Sì... Sarebbe bello tornare lassù. Magari un giorno ..........W..........
 
     
woodenship
woodenship il 13/06/14 alle 22:08 via WEB
Quien sabe?...Di certo ognuno proietta in avanti qualcosa di proprio ed allo stesso tempo dell'altro,come una fune che si allunga nella sua tessitura invisibile...........Un saluto ed un fiore............W.........
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 13/06/14 alle 22:46 via WEB
L'infinito nel finito... Come a dire... proiezione di ciò che è dentro di noi verso l'infinito e oltre. Tutto è esistito innumerevoli volte. Oppure no. Quién sabe .........W.........
 
     
woodenship
woodenship il 14/06/14 alle 18:11 via WEB
E'un continuo combinarsi e ricombinarsi, chissà cosa si ricerca:un legame, equilibrio più saldo?.........
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 16/06/14 alle 11:16 via WEB
Bisognerebbe cercare di mantenere l'equilibrio tra gli opposti, ovvero tra l'azione e la non-azione (vita e morte). E quando le due cose sono presenti in noi, contemporaneamente, siamo in equilibrio e in armonia. È facile dire ma non è facile capire. Cioè...trovare un equilibrio interiore è difficile, ma ancora più difficile è conservarlo ........W........
 
     
woodenship
woodenship il 21/06/14 alle 19:46 via WEB
Non so cosa sia facile e cosa sia difficile.Di certo l'equilibrio è qualcosa che in natura non esiste,poichè si è in perenne mutazione.E il concetto di opposti ricorda piuttosto le montagnerusse.Ma la vita è una corsa su e giù per vertici e sprofondi?Allora la morte non deve essere altro che un punto,dopo il quale ci deve essere un altro saliscendi...L'armonia deve essere soltanto l'assenza di vertigini........W.......
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 21/06/14 alle 21:25 via WEB
La vertigine... la percezione illusoria di movimento: paura di cadere, paura di morire. Niente paura... La nascita è stata l'inizio di questo equilibrio terrestre, la morte sarà l'inizio del prossimo, astrale .........W.........
 
     
woodenship
woodenship il 09/07/14 alle 22:59 via WEB
La paura è solo perchè non dobbiamo morire tutti assieme e subito:non si avesse la paura si sarebbe già estinti.Invece la paura è lì,ben piazzata in petto,pronta a farci tremare per le vertigini e a richiamarci indietro appena prima dell'abisso,giusto perchè si deve sopravvivere:la natura non tollera che non le si sopravviva.Lei stessa vuole vivere attraverso di noi..........Un bacio dal vento notturno
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 14/07/14 alle 10:24 via WEB
Parole sacrosante ........W....... Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura. È normale. L'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura. Ma non assenza di paura...
 
     
woodenship
woodenship il 30/07/14 alle 18:30 via WEB
Il coraggio è anche incoscienza,capacità naturale di uscire da se stessi,per sognare qualcosa d'altro.......
 
     
speranza33
speranza33 il 03/08/14 alle 03:34 via WEB
Ecco…quando “esci” così da te stesso, risulti tutt’altra persona, rispetto ad altri commenti…;-) ti si legge con piacere e “affascini” .. Forse è la politica che irrita gli animi e rende complicata la vita… Meglio parlar di morte allora ;-) Almeno su questo argomento sono d’accordo con te woode… “ciò che noi chiamiamo morte,non sia altro che un passaggio ulteriore di forma…" Noi diamo troppo importanza a noi stessi, come corpi... come esseri "unici" e più evoluti dell'universo.. L' energia iniziale materia ed antimateria, che si sono scontrate provocando il big bang, non erano altro che la stessa entità, divisa in "apparente" (corpo) e "invisibile" (mente) E' l'antimateria che "guida" la materia... e quando si è stufata di "apparire" (corpo) torna antimateria (mente) ...per l'eternità! Almeno mi piace pensare che sia così ;-) Bel post cmq…complimenti…
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 26/09/14 alle 11:53 via WEB
L'uomo si ritrova solo uscendo da se stesso; solo se usciamo da noi stessi ci ritroviamo. Mi piace pensare che sia così anche per me. Grazie Speranza..:-)
 
   
L_Amico_Geniale
L_Amico_Geniale il 19/05/19 alle 18:35 via WEB
Difficile che la fisica quantistica abbia qualcosa da dire sulla coscienza visto che non esiste una definizione universalmente accettata di coscienza fin dai tempi di Cartesio. Non fate dire alla fisica quello che non dice (menti quantistiche e altre amenità). Risolvetemi l'equazione di Schrodinger per il sistema mente-corpo e poi ne riparliamo.
 
   
tirripitirri
tirripitirri il 15/11/21 alle 09:03 via WEB
La fisica quantistica non conferma mai: esprime delle ipotesi statistiche ;)
 
zq
zq il 08/05/14 alle 10:40 via WEB

Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione da non poter apprezzare il suo beneficio.

vale lo stesso anche appena nati. La nascita parlaimo die primi tre secondi non ti pocne in condizione di apprezzare il benefico della vita. Come vedi esiste sempre la dualità

 
 
alphabethaa
alphabethaa il 08/05/14 alle 10:57 via WEB
Anche... La nascita e la morte sono due estremi indivisibili che dipendono l'una dall'altra...
 
Sol4Y
Sol4Y il 08/05/14 alle 11:25 via WEB
Quindi sei rientrata, bene bene. Sono così interessato alla morte che per apprezzarla interamente ho deciso di sopravviverle ancora per un po'. Quanto? Non è dato saperlo. "Sarà di noi dopo la nostra morte lo stesso che è già stato prima della nostra nascita." Ci ragiono su.

Se incontri la ragazza della foto dille da parte mai che non è sufficiente avere una linea da urlo (in particolare quel fondoschiena) per strapazzare a quel modo una chitarra. Ciao Alpha
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 08/05/14 alle 11:48 via WEB
La chitarra è la musica in forma di donna. L'uomo, invece è più attraente se ha una chitarra in mano (alias Lenny Kravitz)... Un sorriso Sol:-)
 
ILGUERRIER068
ILGUERRIER068 il 08/05/14 alle 11:56 via WEB
ti diro' onestamente non mi spavento e non lo dico per fare lo spavaldo. Onestamente ritengo di aver fatto cio' che dovevo fare... compreso gli errori. Per essi mi sono prodigsto nel riparare. Sara' bastato? ai posteri ed al supremo l'ardua sentenza. Credo sia un bel viaggio , tutto sommato. buon proseguo di vita.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 09/05/14 alle 10:29 via WEB
Anche se si cerca di non pensare alla morte e volutamente la si ignora, sarà lei che prima o dopo si interesserà comunque ad ognuno di noi. Quindi non ci resta che aspettare: vivere, sognare e lottare... Abbiamo tutta la vita davanti. Una vita da Guerrieri..:-)
 
salvogiuffrida1960
salvogiuffrida1960 il 09/05/14 alle 11:03 via WEB
E’ il tema che più mi affascina, mi attrae e mi terrorizza al contempo.
A mio avviso, il solo investimento che l’essere umano possa fare è sullo sviluppo di una raffinata e robusta coscienza. Con la speranza che questa sopravviva al decadimento di tutto il resto.
Ovviamente resta una speranza e non una logica previsione, ma a precludersi anche la speranza, che ci guadagneremmo?
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 09/05/14 alle 11:18 via WEB
L'idea delle morte affascina anche me, mi scalda l'animo e mi intimorisce allo stesso tempo e soprattutto. Uno degli argomenti che maggiormente affascina l'umanità fin dall'antichità è la morte e ciò che sopravvive ad essa. Il confine tra la vita e la morte è così sottile che sfugge ad ogni tentativo di spiegazione. L'eterna illusione che affascina e tormenta ogni cuore umano. Salvo...
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 09/05/14 alle 12:44 via WEB
Della propria morte non si può farne l'esperienza.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 10/05/14 alle 11:25 via WEB
L'uomo è l'unico essere vivente che sa di dovere morire, ma sul senso della morte nessuno potrà dire qualcosa di vero o di falso. Nessuno sa cosa succede quando si muore e nessuno immagina mai la propria morte. Grazie Alfredo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
sconosciuto il 10/05/14 alle 10:40 via WEB
I discorsi più veri sono quelli che facciamo per caso, tra sconosciuti? Cioè..... Rompere le regole e «attaccare bottone»?
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 10/05/14 alle 11:36 via WEB
Parlare con gli sconosciuti... parlare a se stessi. C'è uno sconosciuto che si nasconde dentro ognuno di noi...
 
restless.74
restless.74 il 11/05/14 alle 00:52 via WEB
..se la ragazza schitarrante fosse postmortem..Essa non sarebbe poi 'sí funesta..no?:)
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 11/05/14 alle 11:31 via WEB
Se non si può fare altro che lasciare questo mondo, tanto vale andarsene con stile. In punta di piedi...!
 
Lobarkaine
Lobarkaine il 11/05/14 alle 14:51 via WEB
Convivo con la morte...in fondo è la migliore amica che abbiamo, non mente mai e non è mai in ritardo.... Nel frattempo vivo meglio che posso.... Andarsene con stile ed una...chitarra....mi sembra il modo migliore...-)))) Ciao Alphabethaa....-))))
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 12/05/14 alle 10:48 via WEB
...amica o nemica...? Insomma... La morte è spesso raffigurata da uno scheletro dal volto particolarmente inquietante, che rappresenta lo sfacelo della carne, la morte del corpo, la totale sconfitta della vita biologica. Mentre la vita è desiderata e ricercata intensamente con tutte le forze, la morte è detestata ed è considerata una crudele nemica dalla quale è bene starsene lontani. Non possiamo farci niente, la morte è proprio così e ci fa paura. La cultura occidentale ha grandissime difficoltà con la morte. Essa viene vista come nemica. In altre culture, invece, la morte è considerata come un'amica che accompagna in tutte le imprese, fedele e puntuale. È così difficile capire il senso della morte... No...? Grazie Lobar..:-)
 
   
Lobarkaine
Lobarkaine il 12/05/14 alle 12:28 via WEB
Hai centrato il punto.....la nostra cultura ha un cattivo rapporto con la morte. E lo vediamo dal tipo di religioni che abbiamo....devono garantire una vita futura con premi o punizioni. La morte è uno spartiacque che porta al giudizio sulla vita vissuta. In altre culture è sprone diretto a non sprecare i momenti che abbiamo a dare valore reale alle nostre scelte. Ed io preferisco questa visione. Il vivere ogni istante così da poter dire....oggi è un buon giorno per morire.-)))))) Altro non posso sapere.......-))))
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 13/05/14 alle 11:12 via WEB
La morte è fondamento delle filosofie e delle religioni. Altrimenti... Non ci sarebbe religione nè filosofia... se non ci fossero la morte e il dolore. Esiste un giorno giusto per morire...? Sì... sarà il giorno nel quale morirò..:-) Grazie Lobar...
 
alberto9
alberto9 il 11/05/14 alle 21:13 via WEB
...in 15 anni di community...questo è il più bel post mai letto. Incredibile meravigliosa sublime descrizione della morte e del suo mistero che porta con sè. Io ho paura della morte..e confesso che più gli anni della mia vita avanzano e più ci penso a questo evento...e ora capisco anche come sia difficile essere anziani..ultra settantenni. Un salutone a te alpha.beta.gamma.and.omega.tre ollllè. AL.bert. °__°
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 12/05/14 alle 10:12 via WEB
Anch'io ho una paura folle della mia morte... anche solo a nominarla. È un sentimento umano naturale. La paura di morire é essenzialmente la paura di ciò che non si conosce... La paura della morte è connessa a tutta una serie di altre paure. Tutte le paure infatti derivano dall'originale paura di morire. Grazie mille Al_bert..:-)
 
gffggf
gffggf il 12/05/14 alle 12:08 via WEB
letto con piacere ...grazie...per assurdo credo che in quei pochi istanti prima sarà il punto dove ci sentiremo più vivi ..!..sentiremo tutto il nostro vissuto il passato condensato in pochi secondi
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 13/05/14 alle 11:14 via WEB
Chissà... Sarebbe bello se fosse vero :-)
 
putt0
putt0 il 13/05/14 alle 00:47 via WEB
sono titubante ma ... l'argomento ed un pizzico di narcisismo m'invitano a lasciar pensiero ... si ma quale ? eppur l'avevo ... va bhe ne metto un altro ... ecco è proprio questo prima c'era poi è svanito ed ora un'altro dallo stesso spunto eppur differente ... ok ok sto giocando scusa :-) ... si si và ed anche si viene dal concreto ( ultimo stadio ) allo spirituale ( primo stadio) ... ovvio che il concreto deve tribulare molto prima d'intenderlo :-) ma si viene e và alla grande !!!!! :-) :-) mi son permesso con simpatia :-) :-) buona serata ... marco
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 13/05/14 alle 10:45 via WEB
Se c'è un tema eterno, vero in tutte le epoche, sotto tutte le latitudini, in tutte le culture e civiltà, un tema universale... è proprio la morte, sia materiale che spirituale. È forse questo che si cerca nella vita, nient'altro che questo. Nasciamo, viviamo, moriamo... e le motivazioni per vivere alla grande non mancano. Per poter morire con stile bisogna avere imparato a vivere alla grande !!! Grazie Marco... con simpatia..:-)
 
giramondo595
giramondo595 il 13/05/14 alle 06:11 via WEB
Smackkkkkkkkkkkkkk, buon risvegliooooooooo
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 16/05/14 alle 10:45 via WEB
Grazieeeeeeeee... Risveglio e Morte sono gemelli..:-)
 
ravanar
ravanar il 13/05/14 alle 09:44 via WEB
Con la morte della materialità del nostro corpo fisico, si passa da uno stato di esistenza ad un altro, nella scala degli stati molteplici dell'Essere :))) Rudy
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 13/05/14 alle 11:04 via WEB
La nascita e la morte sono le due stati "chiave" della nostra esistenza materiale, che passano attraverso la medesima porta. Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte... con un bacio. Questo è certo. E poi ci "trasferemo" dove di preciso non si sa... con un bacio. Grazie Rudy..:-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ospite il 15/05/14 alle 11:27 via WEB
La morte ci fa belli. Specie se ce ne siamo andati dopo un ottimo pasto.....
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 16/05/14 alle 10:38 via WEB
Ci fa belli... sì e soprattutto uguali !!! È la vita che ci fa diversi..:-)
 
   
dominjus
dominjus il 25/09/14 alle 23:47 via WEB
mi hai fatto venire in mente la poesia " la livella " di Totò un piccolo stralcio... "Tu qua' Natale... Pasca e Ppifania!!! T''o vvuo' mettere 'ncapo... 'int'a cervella che staje malato ancora È fantasia?... 'A morte 'o ssaje ched''e?... è una livella. 'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o punto c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme: tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto? Perciò, stamme a ssenti... nun fa' 'o restivo, suppuorteme vicino - che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie... appartenimmo â morte!". Siamo seri apparteniamo alla morte. L'unica vera appartenenza
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 26/09/14 alle 11:41 via WEB
Totò aveva detto bene in quei versi ricchi di ironia, dipindendo la morte come una livella, che spiana tutto. La morte si sconta vivendo... Ed è proprio così. Grazie..:-)
 
Romain_80
Romain_80 il 16/05/14 alle 18:31 via WEB
Se posso permettermi, non ci conosciamo ma condivido cio che scrivi, il dialogo potrebbe esere lungo ma purtroppo per mancanza di tempo mi limito e dirti Brava........Buona serata.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 18/05/14 alle 10:46 via WEB
Benvenue Romain..:-)
 
   
Romain_80
Romain_80 il 18/05/14 alle 13:20 via WEB
Merci, bonne journée.
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 19/05/14 alle 11:04 via WEB
A toi Romain..:-)
 
ILGUERRIER068
ILGUERRIER068 il 17/05/14 alle 11:02 via WEB
adoro questo blog , per un motivo molto semplice.... non ci sono convenzioni , ne paradigmi massima liberta' senza pretese , senza perché....solo espressioni. buon we
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 18/05/14 alle 11:08 via WEB
Siamo tutti "guerrieri" nella battaglia della Libertà. Libertà dell'immaginazione. Ciascuno di noi vive nell'immaginazione altre storie, altre vite, altre opportunità. Grazie Guerriero..:-)
 
Halmv
Halmv il 22/05/14 alle 08:40 via WEB
io sono sempre un ottimista: conto sulla risurrezione. :)
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 22/05/14 alle 10:46 via WEB
Forse siamo già risorti... Halmv..:-) Chissà quante volte questo sarà successo...?
 
donadam68
donadam68 il 22/05/14 alle 20:35 via WEB
....l'esperienza della morte è dolorosa specie per chi resta , essa chissà mai cosa davvero sarà , mistero, dubbio a tratti paura, ma certamente quel dopo non può essere il Nulla ..... l'uomo non si capaciterà mai ad essa , un caro , un amico, un affetto ci viene così portato via all'improvviso e senza rendersi conto per noi è solo buio nel cuore, dolore profondo senza un ma e un perchè.... nessuna ragione, nè risposta si avrà, ma una lacrima sul cuore per sempre nel ricordo vivrà.... :)D
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 22/05/14 alle 22:46 via WEB
È proprio così come dici tu, Donadam... Quando sei morto non te ne accorgi... il difficile è per gli altri. E viceversa...
 
zag.reus
zag.reus il 31/05/14 alle 13:44 via WEB
La morte potrebbe essere anche soltanto una visione, una mera interpretazione della civiltà'... Chissa' perché' perché' non si prende mai in considerazione questa possibilità', che pure ha le sue basi razionali, e si attribuisce invece a essa il carattere di evidenza suprema?...
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/06/14 alle 11:53 via WEB
La morte... sì... potrebbe essere una visione celestiale. Una visione che va oltre l'esperienza umana, con l'immaginazione di ciò che sarà. Potrebbe... ma non lo è. Purtroppo è una realtà e lo sappiamo tutti. La morte, comunque la si interpreti, resta per l’uomo un problema, una dura realtà e non tutti trovano la forza e il coraggio di accettarla come parte della vita. Un sorriso Zag...
 
   
zag.reus
zag.reus il 03/06/14 alle 20:21 via WEB
Per “visione” intendo non qualcosa di celestiale, ma un modo di vedere, di pensare l’esistenza. Per la nostra civiltà la morte e il nulla sono l’evidenza suprema, come anche tu dimostri nella tua risposta, ma in realtà sono solo una fede, un mero credo. È ingenuo pensare che esista una vedere oggettivo, una visione puramente retinica. La vista è sempre orientata da una teoria e non a caso nel greco antico theorein significa sia guardare, osservare, assistere a qualcosa che meditare, teorizzare. Già a quei tempi, però, ci fu chi mise radicalmente in discussione questa visione dei “mortali dalla doppia testa”, come chiama gli uomini il primo gigante della filosofia, Parmenide da Elea, mostrando le basi drasticamente irrazionali di tale pensiero-visione. In epoca moderna un altro grande pensatore ancora vivente, Emanuele Severino, ha ripreso e rimesso quella fondamentale lezione su basi ancora più solide e profonde. Anche il celebre epistemologo Karl Popper chiamava scherzosamente Einstein con il nome di Parmenide, perché diceva che la sua teoria fisica corrispondeva perfettamente con quella filosofica dell’antico pensatore. Einstein non si è mai ribellato al nomignolo affibbiatogli, anzi…
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 04/06/14 alle 23:16 via WEB
Il mistero della morte è... la morte."Theorein" è il vedere con attenzione, astrarsi per osservare, guardare e contemplare con la mente. La razionalità filosofica dovrebbe coniugare il "theorein" al sapere come potere: un rispetto e anche un esercizio di "visione del Giorno che si oppone alla Notte". Nella superstizione la notte ( il regno oscuro della paura ) è associata alle ombre, al buio, alla morte... al nulla. Naturalmente, in quanto teoria è un modello composto da un insieme interconnesso di ipotesi... Tutte le teorie, le ipotesi, i misteri più sconvolgenti sulla morte sono inspiegabili. Ma la realtà materiale della morte dell'uomo non è un'ipotesi...Chissà com'è la morte...? Io fortunatamente non lo so. Nessuno è mai tornato per poterlo dire..:-)
 
     
zag.reus
zag.reus il 06/06/14 alle 14:31 via WEB
Neanche della nascita nessuno ha mai avuto conoscenza, coscienza, esperienza, percezione, memoria dirette… Ce lo hanno solo detto, raccontato. Chi? Persone che a loro volta, similmente, non ne hanno mai avuto certezza diretta. Solo ciò di cui posso dire di esserci stato, di avervi direttamente assistito potrebbe avere un qualche valore di attendibilità, mai una testimonianza che non poggia su alcun fondamento o punto certi.

D'altronde se la morte è solo un mero credo, una fede, una visione aberrata della realtà, dire che nessuno è mai tornato da essa non ha neanche tanto senso, se non quello di ribadirla acriticamente come “evidenza suprema” della nostra civiltà. La morte, però, non è mai stata storicamente la stessa cosa che oggi è per noi… Altre civiltà la interpretavano in maniera diversa, e altre ancora torneranno magari a farlo.
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 07/06/14 alle 22:51 via WEB
Hai ragione Zag... L'enigma della morte è collegato con l'enigma della nascita. L'inizio... la nascita: qualcosa che non esisteva ha cominciato a essere è un fatto. Tutti troviamo abbastanza normale che qualcuno che non era cominci a essere. Al contrario, percepiamo la morte come il male, il nulla, come l'oscurità, l'angoscia, come la fine. E allora perché ciò che ha avuto un inizio non dovrebbe finire? Perchè essere morti è un anomalia impensabile? Per la cultura e civiltà dell'Occidente la morte costituisce un’anomalia, un’insopportabile incongruenza, un'illusione. La morte, invece non è un'illusione... La morte esiste, è dinanzi agli occhi di tutti, ogni giorno, ogni istante. Ma appunto perché non riesce a dominarla, a ricondurla entro la logica di un pensiero che tutto vuole chiarire e di tutto pretende di rendere conto, la cultura occidentale preferisce ignorarla, rimuoverla dalla sua attenzione, dai suoi interessi, relegandola tra gli eventi imprevedibili, misteriosi della vita. In altre culture, invece la morte è un fatto naturale... un "transito" verso altre realtà con festeggiamenti, canti e balli, riti magici per augurare un felice viaggio in un altro mondo..."altrove". Queste culture accettano senza dubbio l'esistenza di altri domini, solitamente invisibili e spirituali, come i regni astrali o animali. Forse é meglio così..:-)
 
     
zag.reus
zag.reus il 08/06/14 alle 22:01 via WEB
Mi limito soltanto a ribadire che "dinanzi agli occhi di tutti, ogni giorno, ogni istante" non prova soolutamente niente, anzi... Dopo di che ti lascio volentieri l'ultima parola. Grazie dell'occasione di confronto.
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 08/06/14 alle 22:23 via WEB
Grazie Zag... Un sorriso..:-)
 
a_solitary_man
a_solitary_man il 02/06/14 alle 00:47 via WEB
Abbiamo paura della morte perché non sappiamo bene cos'è. La gente non ama parlare della morte.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/06/14 alle 11:46 via WEB
...perchè porta sfortuna. Parlare della morte da vivi è come parlare del nulla.
 
a_solitary_man
a_solitary_man il 09/06/14 alle 00:25 via WEB
...ma la morte è fuori o dentro la vita?
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 10/06/14 alle 22:50 via WEB
Questa è la domanda più strana che abbia mai sentito. È fuori...! Finché siamo vivi la morte non c'è e quando noi non ci siamo più non c'è più nemmeno la morte. La morte è un istante. Anche la vita è un istante e può interrompersi in qualunque momento..:--)
 
   
a_solitary_man
a_solitary_man il 29/08/15 alle 22:14 via WEB
Morire è facile, prima o poi ci riescono tutti...*
 
Mimante_62
Mimante_62 il 12/06/14 alle 06:02 via WEB
E' dentro. E' una porta, al di là della quale o non vedremo né sentiremo nulla, o capiremo tutto. La vediamo di continuo, ne siamo circondati, la usiamo, ne viviamo. E' ovvia, semplicissima, impareggiabilmente efficiente. Certa. La nascita è eventuale; lei è inevitabile. Quando verrà da me, le ricorderò il sorriso con cui mio padre la fece esitare.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 12/06/14 alle 22:54 via WEB
Hai ragione Mimante... dentro e fuori ed è in grado di essere ovunque: nel corpo umano e fuori da esso. Ciò che è fuori è anche dentro... La morte ci appartiene fin dalla nascita e ci porta in grembo. Ognuno di noi si porta dentro la propria morte... È l'unica certezza che abbiamo. E poi... se c'è vita dopo la morte o dobbiamo semplicemente svanire nel nulla, lo scopriremo cmq. Grazie..:-)
 
   
a_solitary_man
a_solitary_man il 02/07/14 alle 23:33 via WEB
Eh sì, la morte è attorno a noi e sa aspettare.
 
frelove1
frelove1 il 14/06/14 alle 14:09 via WEB
ciao..grazie del passaggio al mio blog e del gentilissimo commento..un pomeriggio dolcissimo..giorgio
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 16/06/14 alle 10:53 via WEB
Grazie a Te Giorgio!
 
chiarini_franco
chiarini_franco il 15/06/14 alle 21:56 via WEB
Miss Alpha buona serata eccomi come promesso ad esprimere il mio parere sul tuo interessantissimo Post .................La morte non è un mistero e'una realtà a cui ogni essere vivente purtroppo e'soggetto,dico purtroppo perché accettarla e'sempre un po'umananente difficile.Tu affermi che con la morte cadiamo nel nulla....io penso che non siamo in grado di affermare con certezza quanto affermi perché solo supposizioni e non certezze in quanto impossibili testimonianze sia pro che contro .Io personalmente Alpha non mi pongo questo problema perché se così dovesse essere vivrei male la mia esistenza.Preferisco che i miei pensieri si orientino verso spiagge più ridenti in modo da gustare in ogni loro più gratificante espressione ogni più piccola emozione che la mia quotidianità generosamente mi offre .Questo e'il mio pensiero di oggi che magari può cambiare in seguito a qualunque evenienza grave che mi può capitare Alpha un magico inizio settimana E per il prossimo weekend un addio a questa meravigliosa Primavera volgendo un sorriso all'Estate...un sorriso:-) Franco
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 16/06/14 alle 10:51 via WEB
Come non darti ragione Franco! Negare la morte sarebbe come negare che la terra è rotonda. Dello stesso valore è la supposizione sulla vita oltre la vita. Ognuno di noi vive in base alle proprie supposizioni... su quello che accadrà in futuro. Non c'è modo di stabilire a priori, se non in maniera molto vaga e astratta, quando avverrà la transizione da una forma di vita a un'altra dimensione. Almeno per ora... La nascita e la morte sono fatti che si succedono necessariamente. Questo è un fatto. Non basta una vita a prepararsi alla morte. Da sempre l'uomo ha tentato di comprendere cos'è la vita e la morte. È facile dare una risposta puramente scientifica o puramente filosofica a questo problema. Meno facile è comprendere la morte e capire la vita come un tutt'uno integro, uni_totale. C'è chi si rifiuta di pensare alla morte e chi invece la sfida. Vero... Nel frattempo meglio pensare all'oggi, meglio pensare alle cose serie..:-)
 
chiarini_franco
chiarini_franco il 16/06/14 alle 21:31 via WEB
Alpha ........ un sorriso^--^...................................................... Ci sono giorni in cui non puoi fare nulla,uno di quesri giorni è IERI, un'altro che ti è negato è DOMANI.........OGGI è il giorno giusto per amare è il giorno giusto per credere è il giorno giusto per fare ma principalmente è il giorno giusto da VIVEREe gustare in tutta la sua bellezza valorizzando al massimo ogni singolo istante.Alpha dolce notte ed un magico martedì...Franco ciao un sorriso sempre :-)
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 17/06/14 alle 10:48 via WEB
Oggi...Com'è tutto più facile oggi Franco! Vivere qui e ora, stare nel momento presente, gustando tutto ciò che "oggi" ci offre. Invece la maggior parte della gente ( me compresa ) vive nell'attesa del "domani", nell'attesa di qualcosa, ma più ancora, di qualcuno. Un'attesa presuppone l'esistenza di ciò o di chi viene atteso. Quindi quando finisce l'attesa, inizia la mancanza. Così è la vita... La forza dell'attesa ci segue fino alla morte..:-)
 
   
chiarini_franco
chiarini_franco il 18/06/14 alle 22:10 via WEB
Alpha buona serata.....uno che aspetta........vive......ha delle aspettative ha dei progetti ha dei sogni ed uno che insegue i suoi sogni ......vive....Il non aspettare nulla diventa terribile insopportabile deprimente......solo uno che ha rinunciato a vivere può non aspettare nulla......Franco ciao
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 18/06/14 alle 22:27 via WEB
...e viceversa. Chi non si aspetta nulla ha già veramente tutto. Un sorriso..:-)
 
VIVAJiLL
VIVAJiLL il 18/06/14 alle 00:47 via WEB
Ciao alfhabethaa,in tanto un caro saluto, scusa l'intrusione.Ritrovo dopo tanto tempo, sempre interessanti i tuoi argomenti. Volevo commentare solo una cosa: spero che quando si sogni; sempre ammesso chè, nello stato della morte, si sogni, che non sia come ultimamente è stato per me un incubo, tanto che ho pure pregato dicendo il padre nostro. Ma evidentemente nessuno vuol riferirsi, parlando dei sogni ; ai nostri sogni, cioè quelli terreni. Non vorrei trovarmi a sognare, senza fare nomi a qualcuno dei nostri recenti politici, cmq passati, questo sarebbe più orribile del mio incubo!!! Io credo che nella morte la nostra materia si espandi all'infinito, o finchè non trovi ostacoli, e ogni nostra molecola viva cosi, finalmente: tutto quello che sia di suo gusto.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 18/06/14 alle 12:07 via WEB
A volte... mi chiedo, come cambierebbe lo stato d'animo degli essere umani, se ci fosse la certezza che la morte non esiste e la vita dopo la morte continua? Qualche tempo fa avevo letto una teoria quantistica secondo la quale... dopo la morte il cervello umano continua a funzionare per qualche minuto. E in quei minuti la mente sarà impegnata in un sogno in cui si inizierà una nuova esistenza. I sogni saranno un circolo continuo creando una sorta di immortalità immaginaria in tutte le sue forme. Sarà così? Sarebbe bello se fosse vero… Vedremo. Grazie Jill... È un piacere sentirti dopo tanto tempo..:-)
 
frelove1
frelove1 il 18/06/14 alle 15:30 via WEB
scusami, ma ti sei mai chiesta che ci sono persone vive, ma che in realtà sono già morte..in che categoria le mettiamo queste persone??...giorgio
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 18/06/14 alle 21:28 via WEB
...nella categoria delle "anime semplici". Sì... è vero... la morte non è niente. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Tutti, di tanto in tanto, ci sentiamo un po' tristi e un po' morti... Ma queste sensazioni di solito sono temporanee.
 
PerturbabiIe
PerturbabiIe il 19/06/14 alle 10:27 via WEB
la vita è pulsazione tra due poli
un soffio che si aggrega e si trasforma
così inventammo il dio che ci consoli
gravandolo del peso della norma

la morte fa l'opposto e ci disgrega
il fiato esala il dio che torna al cielo
il taglio che diviene un "che mi frega?!...
se oggi avrei potato il vecchio melo...

:)
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 19/06/14 alle 10:49 via WEB
È forza e pulsazione... poiché la vita della carne è nel sangue. Grazie Pert..:-)
 
rozappa
rozappa il 21/06/14 alle 13:40 via WEB
dal punto strettamente scientifico gli atomi di cui siamo costituiti torneranno a far parte di qualcos'altro che non saremo noi, ma che sarà una parte di noi...la domanda vera è: che significato ha la nostra esistenza? Giacché osservando il comportamento della natura, nulla sembra fatto per caso :) ciao, Rosario
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 21/06/14 alle 21:28 via WEB
A che serve sapere che cosa avviene dopo la morte, nei mondi invisibili o altrove? A nulla... Spesso cerchiamo la morte nell’assenza. Invece è nella presenza che qualcosa silenziosamente e ineluttabilmente muore: la felicità in un amore negato, la speranza nell’indifferenza, il rispetto nella violenza, la pace nell’odio. La morte è questo... Noi pensiamo alla morte come a qualcosa che sta davanti a noi, mentre in gran parte è già alle nostre spalle. La morte si sconta vivendo. Grazie Rozappa...:-)
 
giramondo595
giramondo595 il 22/06/14 alle 09:35 via WEB
C'era una canzone di michele pecora dal titolo vestita di bianco..Ascoltala è un bellissimo ritratto sulla morte. Anche io concordo sul finale del tuo post sulla morte, ma preferisco non pensarciiiiiiiiiiiii. Smackkkkkkkkkkkkkk, buona domenica
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 22/06/14 alle 11:00 via WEB
"...e tu sei vestita di bianco. T’immaginavo diversa e cattiva, pensare che sembri una cosa viva!" La poesia di questa canzone, abbinata ad una buona musica, per nulla triste è commovente. Dolce. Come la morte "vestita di bianco". Grazie..:-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Platone il 25/06/14 alle 14:26 via WEB
Temere la morte altro non è che credere di esser saggi senza esserlo, di sapere ciò che non si sa. Infatti, nessuno sa che cosa sia la morte, se per l'uomo il più grande dei beni; eppure tutti la temono come se fossero sicuri che essa è il più grande dei mali. E non è forse la più riprovevole ignoranza, questa, di credere di sapere ciò che non si sa?
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 26/06/14 alle 11:23 via WEB
Morte cosa sei? È stato proprio il fenomeno della morte a stimolare Platone a proporsi le domande più ardue. Sì... in effetti nessuno sa cosa c'è oltre il presente e la nostra paura di ciò che non conosciamo si presenta sotto la paura della morte. La realtà è che l'uomo teme ciò che non conosce, ciò che non può conoscere. Fa mille ipotesi e poi, visto che non è giunto a nessuna conclusione, mette il concetto incompreso nell'oscurità e lo teme. In fondo, la paura di morire è una paura di vivere.
 
pepe11040
pepe11040 il 26/06/14 alle 09:07 via WEB
Cerco di vivere giorno per giorno, con la speranza di lasciare un'impronta di me sulla vita terrena .. Intanto Buongiorno :)) pepe
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 26/06/14 alle 11:24 via WEB
Anch'io ho il "vizio di vivere"... La morte è inevitabile, è una promessa fatta a ognuno di noi alla nascita. Ma prima che la promessa venga mantenuta, cerchiamo di fare il meglio che possiamo. Grazie Pepe..:-)
 
XINTENDITRICI
XINTENDITRICI il 30/06/14 alle 11:21 via WEB
Siamo troppo limitati intellettivamente per comprendere quell'evento che da millenni muove coscienze in direzioni diametralmente opposte, crea miti, religioni, credenze, paure, illusioni senza neppure vi sia una benché minima certezza... Di certo è la cosa più democratica al mondo, tocca a tutti; di certo è anche la cosa più tirannica al mondo: arriva quando è il momento ed il momento non lo decide nessuno. Nel frattempo mi pongo mediamente più domande su come vivere bene e cerco di mettere in pratica le varie ipotesi, piuttosto che concentrarmi per capire su come dovrò abbandonare questa esistenza e cosa ci sarà dopo... Buona vita a tutti!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 08/07/14 alle 11:04 via WEB
Noi e la morte... La morte è l'opposto della nascita, non della vita. Non c'è dualità tra la vita e la morte, come invece noi pensiamo. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla morte. Educare alla morte per educare alla vita. Grazie X..:-)
 
giramondo595
giramondo595 il 05/07/14 alle 08:37 via WEB
Buon week end
 
giramondo595
giramondo595 il 07/07/14 alle 08:40 via WEB
Buon inizio settimana,smackkkkkkkkkkkk
 
tony6988
tony6988 il 16/07/14 alle 23:15 via WEB
buona sera ...alpha. complimenti x il blog e il post. un dolce battito del cuore. tony69
 
giramondo595
giramondo595 il 17/07/14 alle 06:53 via WEB
Buon risvegliooooooooo,smackkkkkk
 
tanmik
tanmik il 26/07/14 alle 18:58 via WEB
La morte, la morte e di tutti gli esseri viventi, ma meglio non pensarci, molti per farlo sono deceduti molto prima di dover morire.Brutto epilogo. Un dolce e sentito abbraccio con sorriso e baci,tuo ammiratore Mik
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 17/08/14 alle 22:28 via WEB
Hai ragione Mik... La vita è solo un breve periodo di tempo nel quale siamo vivi. Cercare di sfruttare al meglio il nostro momento è tutto. Grazie..:-)
 
hard_bone
hard_bone il 01/08/14 alle 15:29 via WEB
La vita ci parla, la morte ci ascolta ... forse è tutta qua la differenza. H_B
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 17/08/14 alle 22:27 via WEB
Forse... La differenza tra la vita e la morte è tra l'essere svegli e dormire. È mentale, secondo me... Il corpo non conosce la differenza tra il bene e il male, tra la rabbia e l'euforia, tra l'ansia e la serenità, tra l'inizio e la fine ecc... ecc...
 
tanmik
tanmik il 03/08/14 alle 11:52 via WEB
Buona domenica a te Alfa. Abbraccio e bacio da Mik
 
giramondo595
giramondo595 il 06/08/14 alle 06:09 via WEB
Smackkkkkkkkkkkk, buona giornata
 
giramondo595
giramondo595 il 07/08/14 alle 06:50 via WEB
smackkkkkkkkkkkkkkk. Buona giornata
 
trevorhorn
trevorhorn il 14/08/14 alle 17:37 via WEB
ciao betha, Partire è un po' morire rispetto a ciò che si ama poiché lasciamo un po' di noi stessi in ogni luogo ad ogni istante. E' un dolore sottile e definitivo come l'ultimo verso di un poema... Partire è un po' morire rispetto a ciò che si ama. Si parte come per gioco prima del viaggio estremo e in ogni addio seminiamo un po' della nostra anima. (di Edmond Haracourt) un abbraccio, Paolo
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 17/08/14 alle 22:27 via WEB
Partire è un po' morire, ma... morire è partire del tutto. Partire... Insomma... non so. Direi di no... Partire non è morire. Tutto il contrario. Partire è rinascere. Morire non è partire. Morire è "uscire", scomparire dalla scena del mondo. L'uscita di scena, però, non è solo un problema di età. Uscire bene di scena, con stile... leggeri... è un'arte. Grazie Paolo..:-)
 
themantrue
themantrue il 04/09/14 alle 10:18 via WEB
viva la vita......
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 26/09/14 alle 11:45 via WEB
Viva la vita! Ma per imparare a vivere, bisogna morire mille volte..:-)
 
Il_Pestone
Il_Pestone il 06/09/14 alle 01:01 via WEB
Ciao...Domanda...il coso seduto sulla sedia e un signore vestito da signora oppure una signora vestito da signore??? il modo dei grandi non è sempre chiaro...Ciao
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 26/09/14 alle 11:52 via WEB
Ciao....Risposta...la Libertà non ha sesso, è completamente neutra..:-)
 
Vernhom
Vernhom il 28/09/14 alle 09:07 via WEB
Personalmente credo parlare di "difetto della morte" sia sbagliato, sia frutto della presunzione umana che ancora non ha compreso che non ci è dato di conoscere tutto.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 29/09/14 alle 11:00 via WEB
Ogni difetto ha in sé un pregio. I misteri della morte, molto spesso, si ritrovano nella vita. E proprio questo è il suo principale pregio e, al contempo, il suo principale difetto...
 
   
Vernhom
Vernhom il 29/09/14 alle 20:13 via WEB
Ho perso la pratica contestualita'? Filosofia o meno, qui si dice ciò che uno gli pare..l'acqua a 29 gradi scotta ed è anche fredda.
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 30/09/14 alle 10:13 via WEB
Scherzando, si può dire di tutto..:-)
 
     
Vernhom
Vernhom il 30/09/14 alle 14:49 via WEB
verissimo! :)
 
Gor65
Gor65 il 30/09/14 alle 15:38 via WEB
Ogni essere dovrebbe avere il diritto di scomparire cosi....leggero
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/10/14 alle 22:09 via WEB
...però, meglio il più tardi possibile, ove concesso..:-)
 
odoreselvaggio
odoreselvaggio il 02/10/14 alle 11:43 via WEB
Per ogni momento vissuto é gia un regalo....ma quanti reagali scartati male o dimenticati.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/10/14 alle 22:08 via WEB
...anche se si tratta di un regalo molto complicato, molto faticoso e, a volte doloroso. E, nello stesso tempo, bello. Il bello e il brutto "tempo" stanno in noi e non fuori di noi...
 
tanmik
tanmik il 10/10/14 alle 19:46 via WEB
Un dolce WEEK END da MIK
 
out4ever
out4ever il 14/10/14 alle 19:44 via WEB
Splendido il brano che parte in automatico. Complimentoni.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/10/14 alle 23:02 via WEB
Le Vent Nous Portera..:-)
 
misai
misai il 15/10/14 alle 19:53 via WEB
Ho l'idea della morte: ci annienta completamente! Insomma un vita senza dolori sarebbe come avere la morte addosso! Ho fatto qualche intervento chirurgico in anestesia totale e l'ho paragonato alla morte. Mi avrebbero potuto tritare... senza che io me ne accorgessi!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/10/14 alle 22:11 via WEB
Il sonno che viene causato dall'anestesia totale potrebbe definirsi una specie di morte temporanea. Sonno e morte da millenni sono stati affiancati l'uno all'altra. Dicono che il sonno è il fratello gemello della morte. Quindi se come dici tu la morte è alla stessa stregua del sonno, non ti accorgerai di nulla...
 
tanmik
tanmik il 19/10/14 alle 08:40 via WEB
Ciao ALPHA, vengo con il mio sorriso ad augurarti una bellissima domenica. Tuo amico MIK
 
Jiminy.C
Jiminy.C il 25/10/14 alle 00:44 via WEB
Beati voi... Io sono un highlander!!!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/10/14 alle 22:11 via WEB
Davvero...? Forse esistono veramente gli highlander. Forse. Sì...come nel film. Scozia... la terra degli highlander. È come se la morte si fosse dimenticata di loro. Ma probabilmente sarà dura, molto molto dura e stancante vivere all'infinito, vedere tutte le persone a cui vuoi bene morire una dopo l'altra. L'immortalità è la peggiore delle condanne, il destino più terrificante, monotono e passivo. Quindi meglio essere mortali..:-)
 
VENT_ANNI
VENT_ANNI il 10/11/14 alle 11:29 via WEB
nessuno in effetti è tornato indietro dalla morte per dirci come si sta lì, la morte è un mistero, e resterà tale fino alla fine del mondo! ciao.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 25/11/14 alle 11:26 via WEB
Ben detto! Noi esseri umani troppo spesso cerchiamo di capire questo mistero ma purtroppo nessuno è mai tornato dall'aldilà per raccontarci qualcosa. Dobbiamo quindi attendere, attendere, attendere..:-)
 
giramondo595
giramondo595 il 11/11/14 alle 06:44 via WEB
Smackkkkkkkkkkkkkk, buona giornata
 
giramondo595
giramondo595 il 11/11/14 alle 06:46 via WEB
Smackkkkkkkkkkkkkk, buona giornata
 
camnisi1943
camnisi1943 il 28/11/14 alle 00:14 via WEB
ciao, Cam, e,,, Notte.
 
duca_ombra
duca_ombra il 04/12/14 alle 16:01 via WEB
Dopo la morte non esiste più nulla, l'anima è solo l'involucro del nostro corpo dura da accettare, ma è un dato di fatto. Un inchino il_duca
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 12/12/14 alle 10:17 via WEB
La morte è forse davvero la vera libertà. Forse... Quanto mi piacerebbe credere che sia così. La verità è che non sappiamo cosa succede dopo la morte, nessuno lo sa. Ognuno ha la sua idea su quello che c'è o non c'è, ma sono tutte cose ipotetiche. Grazie dell'inchino Duca..:-)
 
duca_ombra
duca_ombra il 12/12/14 alle 14:59 via WEB
Buongiorno a te alphabethaa: ti ringrazio per essere passata dal blog anche senza commento, so che sei un amica di Gatta_433 e questo mi fa piacere, sai la conosco da anni beh ora ti saluto per non cadere nel banale. L'inchino è doveroso.... il_picche
 
trevorhorn
trevorhorn il 16/12/14 alle 19:34 via WEB
ehila' Betha allora non sei ...morta, hai persino cambiato immagine del profilo, per il resto tutto bene? un bel saluto Paolo
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 18/12/14 alle 10:47 via WEB
A volte... queste fasi di cambiamento sono accompagnate da confusione. Grazie Trev..:-)
 
   
trevorhorn
trevorhorn il 18/12/14 alle 15:13 via WEB
spero siano cambiamenti positivi, poi l'ordine tornera' sovrano ..scusami se ogni tanto torno a trovarti sulla tua pagina , mi lasci sempre delle belle impressioni e forse a volte ci accontentiamo anche solo di quelle..di nuovo Betha :)
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 21/12/14 alle 11:02 via WEB
Dici bene Trev..:-) Spesso accontentiamoci di ciò che possiamo ragionevolmente considerare evidente. Quindi accontentiamoci, in attesa di tempi migliori. Con ansia. Ansia... Quel sentimento piacevole, intimo e fragile di attesa. L'attesa dell'attesa...
 
     
trevorhorn
trevorhorn il 21/12/14 alle 20:21 via WEB
Speriamo che tale attesa non duri troppo, non vado a chiederti le ragioni di quest'ansia che ti prende ti auguro solo di ritrovare dentro di te quelle sicurezze necessarie per vivere meglio...un saluto
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 22/12/14 alle 22:51 via WEB
Com'è bello aspettare Trev..:-) Davvero! Che c'è di più bello dell'attesa di qualcosa o di qualcuno che forse ci verrà incontro fra un anno, un'ora, un minuto. Forse... appunto. Aspettare è ancora una speranza. È non aspettare niente che è terribile. Si fa per dire..:-)
 
     
trevorhorn
trevorhorn il 23/12/14 alle 13:42 via WEB
molte volte ci si illude, dipende dal momento che passiamo nel quale le attese la fanno da padrone ...siamo fatti cosi' e a volte piace farci del male ..non arriva mai niente di quello che si aspetta. Quasi mai. Ci saranno altre canzoni, altri messaggi attenderanno risposta (cosi' scrivevo su di un post dedicato proprio alle attese)...Auguri Betha passa delle belle feste Paolo T
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 23/12/14 alle 22:54 via WEB
"... tutta la felicità è la solita vita la solita rincorsa a una corriera già partita ... ma forse è meglio..." cantava Daniele Silvestri. Quant'è vero! Iludersi equivale a interpretare la realtà come ci piace. Grazie Paolo T..:-)
 
IsabellaMorra
IsabellaMorra il 18/12/14 alle 11:17 via WEB
-Sarà di noi dopo la nostra morte lo stesso che è già stato prima della nostra nascita- è la mia stessa sensazione...saluti, Is@
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 21/12/14 alle 11:32 via WEB
...è anche la mia. Spesso ci poniamo la domanda "chissà dove e come eravamo prima di essere nati e, soprattutto, dove andremo quando moriremo?" Non lo sappiamo... Eravamo quello che saremo quando lasceremo il nostro "vestito-corpo"? Forse... Purtroppo... o per fortuna. Grazie Isabella..
 
fuoridaltempo7
fuoridaltempo7 il 18/12/14 alle 15:26 via WEB
La morte è attorno a noi, più vicina di quanto ci illudiamo di credere. Può arrivare in qualsiasi momento ed è sciocco non parlarne o fingere che non ci sia.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 21/12/14 alle 11:22 via WEB
Sì... è attorno. Si pensi o non si pensi alla morte, è l'unica cosa certa che prima o poi avverrà. Non c'è nulla da fare, la morte è inevitabile imprevedibile, incomprensibile ed è naturale per questo.
 
lesaminatore
lesaminatore il 20/12/14 alle 07:38 via WEB
se ci sono io, non c'è la morte, se c è la -morte non ci sono io, il dove non è dato sapere . l'assenza ingenera dolore.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 21/12/14 alle 11:19 via WEB
Verissimo... Non c'è modo di stabilire a priori, se non in maniera molto vaga e astratta, quando avverrà la "transizione". La morte è una forma destinata a rimanere priva di contenuto, una condizione in cui il valore non può essere conosciuto in alcun modo. La morte non è raccontata. Tutto quello che non sappiamo ancora e quello che manca, non si può contare. Il presente è il nostro Maestro, il futuro (e la morte) è il nostro Esaminatore. Grazie..:-)
 
IsabellaMorra
IsabellaMorra il 21/12/14 alle 12:28 via WEB
sì è un gran bel blog questo!si sente è palpabile, pare di essere nella realtà...strana ma bella sensazione! buona domenica, Is@
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 23/12/14 alle 22:56 via WEB
Grazie Is@...
 
lab79
lab79 il 23/12/14 alle 03:20 via WEB
Forse alla fine non è altro che l'oblio misericordioso che la vita ci concede. La promessa di dimenticare, e venire dimenticati.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 23/12/14 alle 22:55 via WEB
Forse... L'oblio è una forma di libertà, perché la morte è uno stato d'inesistenza e l'abbandono dell'anima. L’uomo è un essere che dimentica e viene dimenticato...
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 26/12/14 alle 11:16 via WEB
Ci rivedremo quando saremo due nuvole d'oro nel cielo , e sarò lieto d'incontrarti, intanto un saluto terreno !
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/12/14 alle 11:26 via WEB
Grazie Angelo..:-) Chissà, forse ci incontreremo nell'aldilà o in una delle prossime vite? Nessun luogo è lontano...
 
animasug
animasug il 30/12/14 alle 11:51 via WEB
Grazie a Dio, abbiamo confortanti notizie che la vita continua nel mondo degli spiriti... Sul motore di ricerca Google scrivere: Dottrina il mondo degli spiriti - mormoni. Cliccare e in un sito... Di questo sacro argomento si leggerà anche di due donne che poco dopo morte,sono state fatte ritornare nuovamente in questa vita, e dell'apparizione di un giovane angelo che era morto quando era un bambino umano.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/12/14 alle 11:25 via WEB
Sì... in effetti si conoscono diversi miti della classicità che parlano di personaggi risorti dopo la morte: gli spiriti che vivono accanto a noi. Io non ho avuto esperienze simili e non so neanche se ci credo. Però mi piace poterlo almeno pensare. Forse deve succedermi perchè riesca a credere seriamente...
 
animasug
animasug il 30/12/14 alle 12:08 via WEB
Altri consolanti - confortanti notizie, scrivendo su Google: Dottrina e Alleanze 138:56. Cliccare e in un sito... ci sono interessanti notizie sulla visita che Gesù Cristo fece nel mondo degli spiriti prima della sua risurrezione e anche di altri eccellenti spiriti risorti. - www.chiesadigesucristo.it
 
mastro.zero
mastro.zero il 30/12/14 alle 14:27 via WEB
Hai reso piacevole un argomento che per lo più non viene trattato in quando considerato lugubre e a molti spaventa.
Dopo la morte torniamo dove eravamo prima di nascere, solo che abbiamo la certezza, almeno io, di non poter più fare quel "fortunato" percorso che ci portò a godere e soffrire nel mondo.
Mastro, ancora in vita, saluta il nuovo anno a venire e la padrona di casa di questo interessante blog.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/12/14 alle 12:15 via WEB
Per sapere che cosa c’è dopo la morte, bisogna prima capire che cosa c’era prima della nascita. Una dimensione parallela o universo parallelo...? Se la nascita è un'enigma, la morte diventa l'enigma dentro l'enigma. La morte fisica è un qualcosa che, prima o poi, raggiunge ogni esistenza, e non è uguale per tutti. È differente, perché differente è la vita e quello che sappiamo della vita. Grazie Mastro..:-)
 
piernulla
piernulla il 30/12/14 alle 22:01 via WEB
La morte fa parte della vita e la vita fa parte della morte, ma essenzialmente, cavalcando proprio quel principio di libertà che inizia il tuo blog, ognuno della morte pensa ciò che vuole, come tutto del resto, e nel pensarlo, nell'essere quel pensiero, siamo anche quella morte.......... Tutti noi qui sperimentiamo i valori della vita e della morte e la vita e la morte non sono altro quello che pensiamo esse siano, soprattutto quando il nostro pensiero si radica nel profondo; tuttavia la morte e la vita, la totalità dell'esistenza SONO UN INFINITO MISTERO....... Ma purtroppo andiamo verso il profondo mistero con tutti i nostri limiti umani, fatti di paura del morire, fatti di dolore del morire, fatti di attaccamento alla vita e di incapacità di crearla da noi stessi, fatti di tutti i nostri limiti di conoscenza ed esistenza con cui interpretiamo i valori essenziali dell'universo......... Noi esseri umani non ci immergiamo mai in un idea che vada oltre i nostri parametri di realtà, e se lo facciamo andiamo non molto oltre i nostri parametri di realtà e chi lo fa viene valutato come dissennato e folle e cosi ci impediamo di immaginare mondi dove abbiano trasceso completamente il concetto di morte......... Osservate a lungo il sole o il movimento della luna o degli astri o il cielo stellato e chiedetevi se questi elementi possano avere un pensiero e se ce l'hanno chiedetevi se in essi esista un pensiero come la morte....... Ho sempre cercato verità e da una verità sono passato a nuove verità, ma ora non sono più un ricercatore del vero, sono solo un semplice consumatore di sconosciuto, un essere che attraverso le proprie esperienze di spirito, ha trasceso la morte comprendendo che nella nostra natura fondamentale siamo vita illimitata e che tale vita può essere anche profusa in un corpo e che possiamo rendere immortale il nostro corpo....... Ma cosi come siamo in questa nostra civiltà, legati alla sopravvivenza o al potere o alle emozioni della materia, è bene che esista una cosa come la morte perchè questa permette il rinnovamento dell'animo e ci permette di ricrearci in una nuova vita in coscienza e consapevolezza, qui o altrove nell'universo...... Se come umanità ci evolveremo e sapremo evolverci oltre l'umano, per essere quella scintilla divina che tutti noi siamo, quegli esseri infiniti che tutti noi siamo, ma di cui non sappiamo e sapremo creare una civiltà su valori di amore, armonia, infinità, libertà a livello universale, allora trascenderemo una parola come morte e avremo una civiltà dal potenziale evolutivo infinito nella libertà, nella conoscenza, nella creatività, nell'amore per tutto e tutti, nell'esperienza, una civiltà della gioia infinita......... All'evoluzione dell'umanità oltre l'umanità.......... Un sognatore
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/12/14 alle 12:03 via WEB
Che bella riflessione! All'evoluzione dell'umanità oltre l'umanità... La riflessione sulla morte è stata infatti il principale stimolo allo sviluppo della filosofia. MORTE - mistero, realtà e illusione... Anche a me piace pensare che la morte non sia un periodo di chiusura dell'esistenza, ma soltanto un'intermezzo, un passaggio da una forma a un'altra. Come dire... prima della morte c'è un'altra dimensione, prima dell'altra dimensione c'è un'altra vita, prima dell'altra vita c'è un'altra dimensione. Più o meno così, penso. Vero... è bene che esista una cosa come la morte perchè questa permette alla Vita stessa di essere; permette la generatività, la continuità, il rinnovamento. La morte, senza dubbio, è terribile, ma ancor più terribile sarebbe avere la coscienza di vivere in eterno e di non poter mai morire. Grazie Sognatore..:-)
 
piernulla
piernulla il 01/01/15 alle 23:37 via WEB
Sulla morte sono state fatte numerose ricerche indipendenti da diversi ricercatori e scienziati che non sono riconosciuti o parzialmente riconosciuti. Ormai è stata dimostrata la non esistenza della morte come fine del proprio corpo punto e basta. Leggete questo testo se volete: http://www.metafonicamente.it/La_sc...%27aldil.pdf Esso è il libro di una scrittrice che ha raccolto i nomi e le opere di chi ha voluto studiare l'al di la con un approccio scientifico, ed è arrivato, in alcuni casi, a dimostrare con prove scientifiche alla mano, la non esistenza della morte. Ormai è, in certi uomini e donne di scienza di cui non si parla (alle tv e ai giornali certe notisie non passano), un fatto dimostrato la non esistenza della morte. Il punto è che se si accettasse il risultato di queste opere di scienza e le si osservasse senza paura traendone le logiche conseguenze, su una sopravvivenza dell'anima ormai nota per chi ha battuto nuove strade di conoscenza, sarebbe troppo destabilizzante per questo mondo ancora immerso nel suo status-quo...... Quindi non aspettatevi un aiuto da parte delle organizzazioni sociali come stati o religioni per indagare sull'oltre vita, ognuno deve indagare da se, confrontandosi, studiando magari le opere di chi è andato oltre, e sperimentando la vita e l'esistenza oltre i parametri di realtà comunemente accettati.......
 
piernulla
piernulla il 01/01/15 alle 23:39 via WEB
Scusate il link che ho postato prima, non è quello, ma questo: http://www.metafonicamente.it/La_scienza_che_ha_dimostrato_l%27aldil.pdf
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 07/01/15 alle 22:46 via WEB
Grazie Pier... Ho letto una buona parte del libro di Francesca Scarrica sul "mondo parallelo" e sulla ricerca delle prove dell'esistenza dell'Oltre dopo la morte. Basteranno queste ricerche NDE ( Near Death Experiences ) per dimostrare l’immortalità dell’anima e la vita oltre la morte? Se questo è il panorama scientifico in rapporto al problema dell'Oltre, c'è da chiedersi che cosa esso significhi nel suo complesso. Com'è? Dove si trova? In cielo? Ma in cielo dove? In quale galassia? [ ??? ] È probabilmente uno spazio zero-dimensionale e senza tempo che comprende le fasi astrali e mentali. Quindi non è un posto. L'Oltre è qua, ma noi non lo percepiamo. Comunque... al di là della veridicità delle testimonianze dimostrate nel libro, forse le prove certe dell’esistenza dell'Oltre non le avremo mai. Così come non potremo mai avere le prove certe della non esistenza di esso. Forse é meglio così. Ecco... Siamo davvero sicuri che la vita oltre la morte sarebbe una bella scoperta...? E se non ci piacesse...?
 
   
piernulla
piernulla il 09/01/15 alle 21:54 via WEB
Rispondo a queste riflessioni con quella che è stata ed è la contemplazione dell'oltre e dello sconosciuto e le esperienze che ho avuto dell'oltre e dello sconosciuto da diversi anni...... L'al di là oggi come oggi è un grande sconosciuto, ma io penso che si possono fare esperienze già in questa vita che siano conoscenza dell'al di là, che poi come dici tu è proprio quà........ Potrei parlarti di alcune esperienze extracorporee che io stesso ho fatto, ma preferisco dirti che ad esempio una civiltà come quella tibetana ha sperimentato a lungo, per secoli e secoli, una conoscenza spirituale che è conoscenza ed esperienza dei mondi paralleli, per cosi dire...... Perchè poi l'al di la è proprio qua, è semplicemente la parte non visibile, non manifesta ai 5 sensi dell'universo dal quale "emerge" l'universo visibile e osservabile ai 5 sensi........ Molta esperienza dell'oltre che viene dalla cultura tibetana orientale è stata osservare e studiare l'osservatore stesso; la nostra scienza occidentale si è più concentrata sull'osservare l'osservato diciamo, la realtà circostante. Sarebbe ora di unire questi due saperi, occidente e oriente, e far nascere una nuova scienza che osserva l'osservatore e la realtà dell'osservatore. Potremmo comprendere molto e scoprire queste dimensioni parallele, imparare a viverle gia in questa vita, fare esperienza delle dimensioni dei cosiddetti disincarnati gia ora, con una nuova comprensione di noi stessi, del mondo e dell'universo oltre i 5 sensi e oltre la nostra conoscenza e esperienza attuale. Conoscere l'oltre la vita, la morte, in questa vita è possibile, in questa vita, superando per sempre la paura della morte......... Molti scienziati nuovi lo hanno capito, compreso, hanno avuto esperienze nuove; potremmo imparare a fare esperienze extracorporee comprendendo una nuova conoscenza di noi stessi e dell'universo che abbraccia l'invisibile e che osserva l'osservatore e il suo osservato, che studia la correlazione tra l'osservatore e l'osservato come fenomeno che dipende dalla consapevolezza dell'osservatore stesso. Per la serie, quanta realtà so vedere? quella che sono in grado di vedere o quella che rientra nell'ambito della mia consapevolezza? E questo penso valga a livello di osservazione con i 5 sensi, di osservazione con il proprio pensiero o attraverso strumenti scientifici e tecnologici. Vale sempre, io penso che sappiamo vedere quello che rientra nel dominio della nostra consapevolezza; l'osservatore osserva quello che rientra nel dominio della sua consapevolezza....... Vogliamo vedere o osservare di piu? Espandiamo la nostra consapevolezza nello sconosciuto, espandendo il nostro pensiero, imparando a vivere e sentire un nuovo pensiero prima a livello interiore e poi rimanendo aperti a vivere una nuova realtà basata sul pensiero nuovo che abbiamo realizzato interiormente e come sentimento interno....... Ci sono possibilità infinite, solo che noi mettiamo i freni a noi stessi con diversi aspetti della nostra personalità........ Prima di tutto, prima di avere tanta smania di conoscere il mondo o l'universo, dovremmo avere una profonda conoscenza di noi stessi, cosi l'universo quando lo osserveremo, non sarà piu colorato della nostra realta interiore soggettiva, ma saremo piu oggettivi......... La conoscenza e il desiderio di conoscenza deve essere verso se stessi prima di tutto e poi verso tutto e tutti, rimanendo sempre aperti all'infinito sconosciuto, che qualunque grado di conoscenza o coscienza abbiamo, è sempre presente........ Dal mio punto di vista, dopo la morte siamo semplicemente attratti nella dimensione che corrisponde all'insieme dei pensieri, sentimenti, atteggiamenti interiori che abbiamo realizzato nella vita; la realta che ci circonda sempre corrisponde a cio che siamo, anche qui in questa vita...... Quando non ce ne accorgiamo, o pensiamo che sia cosi, in genere è perché non siamo coscienti di noi stessi; esistono diversi livello di io di cui non siamo coscienti........ Chi sono veramente? Chi siamo veramente? Quell'io che riconosciamo di noi è tutto quello che siamo come io? La realta che ci circonda la vediamo tutta? I nostri strumenti tecnologici piu raffinati la vedono tutta? Oppure osserviamo comunque e sempre solo quello che siamo in grado di osservare? E se c'è un al di là, abbiamo forse paura di vederlo? Non ci piace vederlo direttamente perché questo ci mette a confronto con una parte di noi che ci è totalmente sconosciuta? Abbiamo paura dello sconosciuto? Siamo attaccati alle emozioni materiche? La materia è tutto cio che esiste per noi perche siamo emotivamente molto materici? E potrei continuare.......
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 10/01/15 alle 11:23 via WEB
La sensazione di essere morti ... Ci può essere così tanta bellezza nella morte...? Sì... credo che esista un livello in cui compare la morte ed essa finisce per dominarci, quale che sia la nostra materia: minerale, vegetale, animale o umana. Secondo la fisica quantistica l'universo è composto da particelle elementari (atomi). Tali atomi sono immortali. Non si è mai vista in natura la morte di un atomo. Quindi anche dopo la morte continueremo a esistere. Ma... a che serve sapere che cosa accade dopo la morte, nei mondi invisibili o paralleli...? Non è forse preferibile conoscere soltanto un mondo alla volta...?
 
piernulla
piernulla il 09/01/15 alle 22:02 via WEB
La frase che ho scritto qualche riga sopra "Quando non ce ne accorgiamo, o pensiamo che sia cosi, in genere è perché non siamo coscienti di noi stessi; esistono diversi livello di io di cui non siamo coscienti........" ha un piccolo errore che cambia il suo senso completamente. Volevo dire: "Quando non ce ne accorgiamo, o pensiamo che non sia cosi, in genere è perché non siamo coscienti di noi stessi; esistono diversi livello di io di cui non siamo coscienti........"
 
piernulla
piernulla il 09/01/15 alle 22:21 via WEB
Aggiungo che ho scritto alcune riflessioni nell'argomento Histoire d'O , in questa pagina del tuo blog Alphabetique che potrebbero essere utili. Avevo risposte ad alcune considerazioni che si facevano in questo argomento e mi rendo conto che potrebbero essere utili alla comprensione del chi siamo, il quale penso sia naturalmente collegato con la vita e la morte.....
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 10/01/15 alle 11:27 via WEB
Tutto è collegato ad un filo che tesse la meravigliosa trama della vita fino alla morte...
 
piernulla
piernulla il 10/01/15 alle 21:38 via WEB
Esatto, tutto è collegato, nella vita e nella morte, oltre la vita e oltre la morte, tutto l'universo nel visibile e nell'invisibile, e se vogliamo una nuova vita oltre il sopravvivere, oltre potere, oltre gli istinti, oltre la paura stessa del morire, indagare nei mondi paralleli, la vita ovunque, espande la consapevolezza e estende il nostro concetto di vita, libera dalla paura e dalla morte stessa, divenendo una vita una e non più separata, divenendo quel collegamento che tutto collega........
 
forever_green3
forever_green3 il 17/01/15 alle 18:10 via WEB
Pasolini ha scritto che la vera morte sta nel non essere più compresi. Se questo è vero Tu vivrai in eterno.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 17/01/15 alle 22:40 via WEB
"Finché io non sarò morto, nessuno potrà dire di conoscermi veramente..." Pasolini sapeva bene come sarebbe morto. Compreso da pochissimi, contrastato dai più, spesso... Grazie per averlo ricordato Green.
 
piernulla
piernulla il 17/01/15 alle 22:13 via WEB
Siamo già tutti eterni. La morte la creiamo perchè non comprendiamo che siamo già eterni, perchè abbiamo un profondo timore per l'essere eterni e perchè abbiamo bisogno di non essere eterni.......
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 17/01/15 alle 22:43 via WEB
Vero Pier... Siamo eterni e non lo sappiamo. Modestia a parte io l'ho sempre saputo. Sì, proprio così. So che morirò, ma non ci credo. E anche se, a volte, non so che farmene di questa vita, ne voglio un’altra, eterna che duri per sempre..:-)
 
SkiDiver1
SkiDiver1 il 18/01/15 alle 08:23 via WEB
La morte è un mistero grande quanto il mistero della vita. Non possiamo comprendere la morte se prima non comprendiamo il perchè della nostra esistenza. Non è vero che tutto ha un inizio ed una fine, l'universo è nato ma non è detto che debba per forza finire ed è proprio questo concetto che mi cortocircuita il cervello. Posso capire un qualcosa che nasce e che non avrà mai fine, come ad esempio il ciclo della vita, ma non riesco a capire lo stesso concetto al contrario, cioè andando a ritroso nel tempo, noi siamo nati da una particella? Da un Dio? E chi ce li ha messi a loro? Se c'era il nulla come è possibile che si sia creata la materia? Ahhhhh cortocircuitooooooo. Penso che la mente umana non sarà mai in grado di capire da sola il perchè della vita e della morte.personalmente penso che la morte e qui il mio cetvello non si corticircuita affatto, sia l'unico traguardo da raggiungere il più tardi possibile.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 18/01/15 alle 23:10 via WEB
Spesso paragoniamo la nostra vita all'esperienza di un viaggiatore che si trova in un convoglio ferroviario che viaggia nel buio, senza sapere da dove è partito, né dove è diretto, né perché si trova su quel convoglio piuttosto che in un altro. Guardando fuori dal finestrino intravediamo ogni tanto alcuni raggi di sole, ma niente di più. E tutte le persone che sono sul treno sono nel medesimo stato. Tutto ciò che riusciamo a sapere è che prima o poi il treno imboccherà un tunnel che finisce nel nulla o in chissà quale mondo e dal quale, si dice, nessuno è tornato mai indietro. Perchè sentiamo il bisogno di paragonare la nostra vita alla carrozza di un treno...? Penso che questo sia il tentativo di capire qualcosa di noi stessi e del mondo che ci circonda dalla nascita alla morte. Qualcosa insomma che possa dare un senso a questo viaggio di sola andata senza ritorno, che non abbiamo voluto...
 
   
SkiDiver1
SkiDiver1 il 18/01/15 alle 23:53 via WEB
:))) ahhhhhh che angosciaaaa questo treno nero che va verso il tunnel nero che imboccherà in perfetto orario, sicuramente non sarà delle ferrovie italiane.... anche io stamattina, fra i vari ragionamenti , avevo paragonato la vita ad un mezzo di trasporto. Avevo immaginato una barca trasportata dalla corrente di un fiume, inevitabilmente diretta verso una cascata e il detto siamo tutti sulla stessa barca ci calza a pennello.Ma non tutti indossano il giubbino salvagente, alcuni sanno di per certo cosa gli accadrà, mi riferisco ai credenti religiosi per esempio, oppure chi ha vissuto o ha creduto di aver vissuto esperienze di pre-morte o anche chi sostiene di vedere e parlarere con la Madonna.....beati loro io penso che dopo la morte non vi sia nulla e che lo scopo della nostra esistenza sia scritto nel DNA umano, siamo progettati per sopravvivere con mezzi più o meno nobili....
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 19/01/15 alle 00:15 via WEB
Fin che la barca va, lasciala andare... (scherzo..:-))) Cmq, scherzi a parte, condivido in pieno il tuo ragionamento. A quanto pare, infatti, l'ora della morte è già scritta, non in un ipotetico libro del destino, bensì nei nostri geni. Pensiamola un po' come ci pare, in ogni caso lo scopriremo tutti quanti prima o poi. Si dice che un istante prima della morte il tempo rallenta. Lo scopriremo morendo..:-)
 
     
SkiDiver1
SkiDiver1 il 19/01/15 alle 08:09 via WEB
Hauhaha ecco bene, per fortuna che è intervenuta Orietta Berti a mitigare l'immagine nefasta del treno nero dentro il tunnel nero.......ed io rispondo: sono fuori dal tunnel lellè lelleè "Caparezza".....visto l'argomento è meglio scerzarci sopra....:))
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 23/01/15 alle 23:48 via WEB
Infatti Diver, è meglio scherzarci sopra... Anzi, a pensarci bene, forse, è meglio non pensare a ciò che non possiamo evitare. Non è necessario per tenere viva la convinzione che dobbiamo morire, pensare continuamente alla morte. La domanda è come riuscirci...? La morte non è poi così male come potrebbe sembrare, perchè libera l'uomo da tutti i problemi, e insieme coi beni gli toglie i desideri. Niente uomini, niente problemi..:-)
 
SkiDiver1
SkiDiver1 il 23/01/15 alle 20:05 via WEB
Scusa, non vorrei disturbare troppo e so anche che hai postato argomenti molto interessanti su cui aprire dibattiti, ma, io vorrei porre in evidenza una questione che ha a che fare con l'inquinamento acustico.......hai presente che baccano fa una chitarra trascinata in quella maniera????? Drainn dridrinscradrarinnnionnndin ahhhhhhh...poi dopo 10 metri sarà anche da buttare la chitarra , tutta scorticata :((( ecco.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 23/01/15 alle 23:43 via WEB
Morire sarà una splendida avventura! Borsetta con santino, rosario, soldi e una chitarra... O un pianoforte. Ogni morte ha il suo stile. Stile Libero..:-)
 
piernulla
piernulla il 25/01/15 alle 00:09 via WEB
Visto che noi tutti siamo in ultima analisi creatori di destino, creiamo la vita cosi come creiamo la morte e la nostra morte sarà come la creiamo......... La maggior parte di noi umani crea inconsapevolmente destino perchè siamo profondamente inconsapevoli di chi siamo........ La morte e la vita sono strettamente legate e insieme sono legate al chi siamo, chi siamo al di là di tutte le illusioni....... Facciamo tutti il nostro cammino o i nostri cammini e il PENSIERO E IL SENTIMENTO IN CUI SIAMO IDENTIFICATI, SONO IL NOSTRO PRESENTE-FUTURO........ QUESTO DAI MIEI CAMMINI.......... Cambiare futuro = cambiare noi stessi nell'animo profondo. Come? Cambiando il pensiero sentimento in cui identifichiamo noi stessi, imparando a pensare un altro noi stessi, come lo vogliamo, fino a sentirlo in noi stessi......... Vita e morte qui sulla Terra sono cosi evidenti che non riusciamo neanche a immaginare una civiltà nell'universo che sia eterna, immortale e in un perenne flusso di esperienze, amore, armonia, che continuamente si rinnova, rinnovando l'essere, in una gioia libera, infinita e che di continuo si rinnova.......... Nella filmografia che ci viene presentata, un altra civiltà, o il futuro dell'umanità, pur nella diversità degli spazi e dei contesti che ci vengono presentati, non fanno altro che mostrare civiltà che sono il riflesso dell'umanità attuale fatta di istinti e riproduzione, sopravvivenza e dolore e potere........ E la civiltà di cui immagino è uscita totalmente da questo, quindi è uscita totalmente anche dalla morte, IN TUTTI I SENSI ( e lascio alla vostra immaginazione cosa voglia dire "in tutti i sensi").........
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 25/01/15 alle 22:49 via WEB
Può essere Pier... In termini "relativi" noi siamo i registi e gli attori del nostro teatro: interpretiamo e drammatizziamo solo ciò che profondamente già crediamo di essere. Se io, come atea, dovessi usare il termine "Assoluto" che cosa intenderei? Non so... Il Presente visibile, forse... Per un credente, appare ovvio, "l'Assoluto" è il suo Creatore da cui tutto proviene e a cui tutto tende, dal Caos primordiale all'infinito... L'INFINITO può essere visto come un insieme di istanti vicini. Esiste una Forza superiore che ha deciso l'ordine di questi istanti...? È la forza del destino...?
 
piernulla
piernulla il 27/01/15 alle 21:15 via WEB
Ti rispondo in essenza di ciò che sono....... L'assoluto delle religioni è qualcosa di separato da noi e che guida il nostro destino, siamo dentro questo flusso e abbiamo in esso poco margine di scelta, un margine di scelta che definiamo nelle nostre possibilità umane........... E l'assoluto diventa colui che, pensando all'infinito come la successione di illimitati istanti organizzati da un essere superiore, organizza questi istanti e gli eventi in essi, lasciando a noi poveri mortali la scelte che possiamo fare come umani; ma ogni scelta che a noi è possibile, è gia contemplata dall'assoluto che ci da qualcosa che in qualche modo ha gia stabilito. E noi naturalmente non possiamo immaginare l'assoluto, esso ci organizza i possibili destini che scegliamo come scelte umane, ma è lontano, separato, distante, irraggiungibile, un qualcosa che possiamo pensare ma che non possiamo mai essere; e quindi non puoi fare altro che avere fede in un Dio assoluto all'esterno di te; QUESTO E' CIO CHE DICONO LE RELIGIONI, PIU O MENO, MA NON E' CIO CHE PENSO IO, NE CIO CHE SONO........... L'assoluto è per me un "qualcosa" di indefinibile che tutto è, e che tutti siamo, e che non realizziamo mai definitivamente, ma che possiamo evolverci continuamente nella realizzazione di esso, in una sorta di infinita evoluzione di consapevolezza ed energia del nostro essere......... Cambiare l'animo profondo vuol dire cambiare il proprio destino, e nell'assoluto CHE NON E' AFFATTO SEPARATO DA NOI, MA CON CUI SIAMO UNO NELL'UNITA', possiamo "comunicargli" il nostro destino qualunque cosa vogliamo, e "lei/lui" ce lo restituirà in termini di eventi ed esperienze; e i possibili destini sono infiniti oltre ogni immaginazione, dobbiamo immaginare e sentire un destino per poter essere le esperienze di quel destino....... L'assoluto è qualcosa con cui siamo in simbiosi, lo cerchiamo sempre perchè lo siamo e fino ad ora per secoli, ci siamo separati attraverso noi stessi, dalle esperienze che corrispondono a questo pensiero, e anche se non riusciamo a essere tutto il pensiero dell'assoluto, possiamo continuamente evolverci in esso, all'infinito........
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/02/15 alle 22:38 via WEB
Grazie Pier... Dal nulla al mistero assoluto, dall'assoluto al relativo.... Una storia infinita. Assoluto e Relativo sono termini correlati, e l'uno senza l'altro è privo di senso o addirittura impossibile. Non c'è nulla di Assoluto se non riferito ad un Relativo e viceversa. È così che noi sentiamo l'assoluto, come termine a cui tutto è relativo. La vita è una strana combinazione di tutto e di niente..:-)
 
khenan
khenan il 02/02/15 alle 08:09 via WEB
Una buona e serena settimana!!!!!! Un sorriso ^.________.^ A.*
 
fraeduardo
fraeduardo il 04/02/15 alle 11:43 via WEB
Il suo post stimola il pensiero, ma non il "pensiero calcolante" (la postmodernità non conosce altro logos) bensì il "pensiero pensante", il pensiero che si occupa di ciò che è essenziale, di ciò in cui ne va della vita, della propria esistenza. E' un merito del suo post. Mi aggiungo a tutti gli altri commentatori. Ma la mia riflessione sicuramente non sarà di alta classe, come le precedenti. Diceva un mio maestro (Sartre) "Si nasce per caso, si va avanti per inerzia e si esce da questo mondo per incidenti". E questo e già un buon argomento per tralasciare il tema della morte. Anche il vecchio Epicuro, su questo tema non diceva cose banale: "Quando ci siamo noi, la morte non c'è e quando la morte c'è noi non ci siamo più". Ecco la morte non è un problema nemmeno oggetto di riflessione seria. Domanda: ci bastano queste intelligenti risposte?? Il fatto è che siamo nati e, piaccia o no, ci dobbiamo andare. Ma come andarsene?? Ecco che aderisco alla sua tesi: Andarsene sereno, "lieti e cortesi" - come si convieni, pur se non c'è un'altra riva, nemmeno una cosmica coscienza che omologa ogni singolarità - come propone il New Age. Cioran diceva che lui non aveva maledetto il giorno della nascita - come Giobbe - ma sì tutti gli altri giorni. Ma perché arrivare a tanta tragicità? Abbiamo sentito il sole, il mare, forse abbiamo fatto anche del bene senza voler essere ricompensati...., forse abbiamo anche amato o siamo stati amati, desiderati...Buone ragione per non maledire, non crede?? Ma l'essenziale è salire sulla barca, pagare l'obolo a Creonte e lasciare che gli dèi decidano il nostro destino. Pace e bene. Buona giornata.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 04/02/15 alle 22:28 via WEB
La morte non è un momento, è un processo che giunge senza alcun preavviso ed è il fattore zero che cambia tutto, annulla ogni colore... annulla tutto. Tutti lo sanno, ma preferiscono illudersi di non dover mai lasciare questo mondo, o che quel giorno sia così lontano... ecc ecc. Nulla è più facile che illudersi, perché ciò che ogni uomo desidera, crede anche che sia vero. Chissà perché...? Non è così, purtroppo! Comunque... dopo la morte lo vedremo sul serio. Pace e bene a Lei Fraeduardo..:-)
 
   
fraeduardo
fraeduardo il 05/02/15 alle 13:48 via WEB
Ringrazio la sua risposta al mio commento. Vorrei sdrammatizzare un po' l'argomento con una nota - direi - di comicità postmoderna. La nostra società - società liquida - promuovendo sempre di più l'estetica fa di tutto per rimuovere le ansie e le inutile aspettative che nascono dal vuoto attivismo sociale-culturale-politico. Il vuoto o il "deserto" cresce. E' una società in cui quasi tutti viviamo (incluso io) come cadaveri ma, paradossalmente, nessuno - come lei ben sottolinea - vuole pensare alla morte. E nella cultura classica era questo pensiero che sostanziava l'autentica "vita filosofica",
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 06/02/15 alle 11:21 via WEB
Grazie Fraeduardo... Anch'io vorrei riuscire a sdrammatizzare, minimizzare l'evento della morte. Nella vita si dice che tutto passa, tutto si trasforma. E proprio sul concetto di "tutto si trasforma" si basa l'idea della morte. Nella nostra società liquida la morte ovvero distruzione d’ogni essere vivente restituisce di continuo alla natura le sostanze che l’azione vitale ha prodotto in lui e che sono necessarie per la formazione di nuova forma. L'ossigeno, per esempio... Tutto l'ossigeno terrestre è di origine biologica. Sarebbe bello se fosse vero. Un sorriso..:-)
 
restart.live
restart.live il 04/02/15 alle 23:59 via WEB
Tutto ha un inizio e una fine... prima della fine TOTALE... spero che il tempo restituisca ciò che ha tolto. Restart
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 06/02/15 alle 11:23 via WEB
Lo spero anch'io... La morte mette tutto a posto, in ordine alfabetico e restituisce a ciascuno il suo..:-)
 
piernulla
piernulla il 06/02/15 alle 17:14 via WEB
Noi siamo una società liquida che si perde nella visione estetica e allontaniamo il pensiero profondo perchè non di immediato appagamento emotivo. Siamo esseri che non sanno essere creatori della loro giornata nella gioia e nella libertà perchè tutto è molto separato dalla libertà. L'uomo moderno è fintamente libero nelle societa occidentali e non è per niente libero in società dominate ad esempio dal senso religioso come la cultura islamica. Non vedo libertà in questo mondo terrestre, non la vedo ad oriente, ne a occidente. La vera libertà me l'hanno insegnata gli elementi della natura, LA CUI INTELLIGENZA HA GIA SUPERATO DA TEMPO IMMEMORABILE L'IDEA DI MORTE. Andate ad osservare a lungo il sole, la luna, le stelle, ascoltate il vento, osservate albe e tramonti, osservate a lungo un albero, ascoltate lo scorrere di un fiume e poi dopo un po che siete osservatori della natura e avete vissuto la vostra osservazione, "mettete tutto insieme", forse l'idea della morte ne sarà molto trasmutata....... Nella natura ho colto una sovranità e una libertà nell'essere continua e dinamica trasformazione che riflette la bellezza dell'assoluto, e l'assoluto non conosce morte, ma esistenza illimitata...... Come dici tu AlphaBeta l'assoluto e il relativo sono due parti che esistono una grazie all'altra, ma ogni pensiero che abbiamo ha la sua verità perchè è la sua verità, la verità che siamo e che spesso non comprendiamo perchè non comprendiamo noi stessi........ L'assoluto è, ma comunque lo pensi lo è, semplicemente è, e anche noi lo siamo perchè tutto lo è e tutto è relativo rispetto all'assoluto finche non impariamo a osservare l'osservatore che siamo e la sua realtà osservata...... Noi ci siamo separati dalla nostra profondità, da quell'osservatore che è l'assoluto in noi, ma da troppo tempo in questa cviltà ci siamo separati dalla "vera" conoscenza su tutto, perchè essa è basata prima di tutto sulla conoscenza di noi stessi, profonda e nell'esperienza realizzata profondamente........ Ma la GIOIA ALLA FINE VA SCELTA, LA CAPACITA DI CREARE DESTINO ALLA FINE VA SCELTA......... A tutti quelli che si sentono persi in questa societa liquida in cui magari arriveremo a vivere 300 anni senza mai morire e che sembra una società "morta" vorrei dire: cerchiamo insieme quel nucleo centrale di noi stessi con cui possiamo rivoluzionare noi stessi nella gioia, per una vita di gioia e per portare gioia a questa societa e al mondo, per rivoluzionare il mondo......... DENTRO DI NOI ATTENDE SILENTE UN GUERRIERO O GUERRIERA SPIRITUALE PRONTO A TRASFORMARE SE STESSO E IL MONDO PER ABBRACCIARE LA VITA NELLA GIOIA E PORTARE GIOIA AL MONDO, PER TRASMUTARE NOI STESSI NELL'INFINITO UNIVERSALE E PER STIMOLARE IL MONDO A TRASFORMARE SE STESSO NELL'INFINITO UNIVERSALE......... Che la gioia sia con tutti voi, ve la auguro di cuore, ve la auguro di cuore...... Pierluigi Scabini (Piernulla)
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 10/02/15 alle 10:38 via WEB
La nostra società, definita come "società liquida" è molto fragile, società dove tutto viene messo in discussione. A causa della presenza costante dell'idea della morte nella nostra vita, impariamo a conoscere il suo significato. Tutto gira attorno alla morte. La morte nella sua drammaticità ci fa capire tutto della vita. Io sì, a volte,  penso a quando sarò morta.  Così... a volte, ma solo a volte. Grazie Pierluigi Scabini..:-)
 
SkiDiver1
SkiDiver1 il 09/02/15 alle 18:14 via WEB
Concordo pienamente…...
 
piernulla
piernulla il 13/02/15 alle 00:35 via WEB
A ogni morte segue sempre una rinascita verso una consapevolezza piu elevata........ La morte dovrebbe divenire solo volontà di ricrearsi verso un se stessi molto piu evoluto di quello attuale....... Un evolverci in spirito per entrare successivamente in un nuovo corpo, da qualche parte nell'universo, e questa volta in modo molto più evoluto........., fino al punto in cui con il corpo riusciremo ad ASCENDERE, che vuol dire vita illimitata universale......... E se lo vogliamo veramente, gia in questa vita possiamo ASCENDERE, ma per farlo dobbiamo eliminare "il morire" nei nostri processi mentali e tutto cio che è "umanità" con tutti i limiti umani, per essere oltre l'umano in tutti i suoi limiti che siamo, per essere in uno stato d'essere infinito fino al corpo che siamo, osservando tutto e tutti come uno stato d'essere infinito.........
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 24/02/15 alle 11:05 via WEB
...uno stato d'essere infinito. Sarebbe bello se fosse vero. I morti non vedono, non sentono e non parlano. Noi non possiamo parlare con loro e loro non possono parlare con noi. Quindi... Nessuno sa cosa ci sia dopo la morte e nessuno sa cosa si prova a morire.
 
seilmondoeradiverso
seilmondoeradiverso il 18/02/15 alle 20:13 via WEB
Un ^__***
 
filo_rosso14
filo_rosso14 il 21/02/15 alle 23:34 via WEB
A tutto c'è un inizio e una fine.Tutto comincia dove tutto finisce. Filo
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 24/02/15 alle 10:56 via WEB
A tutto c'è un inizio e una fine. L'importante è rendersene conto. Noi (me compresa) non vogliamo accettare un fatto così banale come quello che prima o poi dobbiamo morire e quindi inventiamo ogni sorta di fantasie su possibili fughe illusorie. L’animo umano è sempre ingannato nelle sue speranze. Mi dispiace... ma c'è quasi sempre una spiegazione razionale alle cose. Quindi... dopo la morte saremo proprio morti. Grazie Filo..:-)
 
bubi0dgl
bubi0dgl il 24/02/15 alle 13:10 via WEB
oh, io la ritroverò..
 
 
deep_61
deep_61 il 25/02/15 alle 09:06 via WEB
Per me la morte non pone domande e non richiede risposte. C'è...e basta,più o meno imprevedibile,ma sempre puntuale. Talvolta può apparire come un evento nefasto,una disgrazia,altre come una necessità,altre ancora come una liberazione. Buona giornata ^_^
 
   
alphabethaa
alphabethaa il 26/02/15 alle 10:30 via WEB
Anche per me... c'è e basta. So che un giorno verrà a trovarmi all'alba, mi sveglierà e mi porterà via con sé. Verrà quando vorrà... la aspetto tranquillamente. Con la morte è necessario essere onesti fino in fondo, senza illusioni. In realtà, l'unico valore che la morte possiede è quello che noi stessi le attribuiamo. Grazie Deep..:-)
 
piernulla
piernulla il 27/02/15 alle 21:08 via WEB
Le cose possono essere sempre spiegate con razionalità dici alphabeta? Dal mio punto di vista questo è uno dei più grandi limiti dell'umanità, un limite basato su quella parte di noi stessi che accetta solo ciò che definiamo realtà. E in fondo cosa è che definiamo realtà? Quello che percepiamo con i 5 sensi; il resto lo definiamo illusione. Quando si dice "nessun morto è tornato a parlare con noi e nessuno riesce a parlare con noi", oppure "nessuno sa nulla della morte", bisognerebbe ricordare che questo è quello che ne sappiamo noi della morte, quello che corrisponde alla nostra esperienza e conoscenza....... Ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che quello che sappiamo è basata sulla nostra conoscenza in termini di pensiero sviluppato, cultura del nostro tempo, sentimenti che siamo, esperienza che abbiamo vissuto, etc.; in sostanza sappiamo quello che corrisponde alla spazio tempo che abbiamo vissuto e a tutto il pensiero che abbiamo sviluppato. E VA BENE, SIAMO LA NOSTRA CONOSCENZA, LA NOSTRA VERITA, MA PENSO ESISTE SEMPRE UNA VERITA PIU AMPIA OLTRE NOI STESSI, LA NOSTRA CONOSCENZA, LA NOSTRA REALTA, IL NOSTRO PENSIERO E SENTIMENTO, TUTTO QUELLO CHE SIAMO E ABBIAMO VISSUTO....... E COSI COME ESISTE UN OLTRE TUTTO QUELLO CHE SIAMO, ESISTE UN OLTRE TUTTO QUELLO CHE L'UMANITA' E' COME CONOSCENZA DELL'UMANITA....... Siamo fatti di irrazionalità e razionalità e forse l'irrazionalità dovrebbe essere non la negazione della razionalità, ma quel magma infinito di non-conoscenza da cui emerge la nuova conoscenza oltre la nostra attuale conoscenza...... Questo vale per tutto e anche per cio che definiamo morte....... Io ho fatto le mie esperienze sulla cosiddetta "morte", e nelle mie esperienze ormai ho trasceso la morte, e cosi come me l'hanno fatto molti altri nel mondo e nella storia, ed è una cosa "normalissima", solo che è una "normalità" oltre lo status-quo del tempo passato presente futuro di quello che chiamiamo "razionalità dell'occidente", una razionalità valida in termini di osservazione della realtà, ma piuttosto poco incline a osservare l'osservatore che osserva la realtà....... Ed è li per me il futuro, osservare sempre di più l'osservatore che osserva la realtà e la realtà equivalente da questi osservata; questo vale per la vita e per la "morte", che per me non è piu morte......... E' verità che sono, cosi come ognuno qui è la verità che è, io amo questa LIBERTA ESISTENZIALE DI TUTTI ; non chiamatelo relativismo, perchè l'assoluto ama tutti i relativi, E LI E' TUTTI.......
 
TeleLucem
TeleLucem il 02/03/15 alle 12:16 via WEB
Ho scritto un post, ispirato da questi tuoi ragionamenti, ti ringrazio. http://blog.libero.it/selamentemente/13134894.html Saluti.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 26/03/15 alle 23:15 via WEB
Bellissimo pensiero... l'onda. La morte infatti non veste di nero ma di blu. Un team internazionale di scienziati è riuscito a fotografare "l'onda della morte", il momento in cui una luce fluorescente azzurra si trasmette dalla cellula morente alle altre, propagandosi proprio come un'onda per l'intero organismo.
 
Essayer
Essayer il 11/03/15 alle 11:42 via WEB
Bisognerebbe leggere tutti i 99 post precedenti per giungere all'epilogo. Mi preoccupo poco della morte, non mi sembra intelligente interessarsi di un attimo infinitesimo nei confronti della vita e poi sono troppo occupato per cercare di sfuggire alla sopravvivenza e tentare di vivere, che non si dica che la morte mi abbia già trovato defunto. Sarebbe una sconfitta inacettabile, quasi da farle un dispetto e sopravviverle. Buona riflessione, rara da trovare quassù, d'altro canto il nick alphabethico non poteva che giungere sino all'ultima lettera, adesso. Ciao
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 26/03/15 alle 23:04 via WEB
Ai giorni nostri bisogna pensare a tutto. Bisogna essere sempre preparati a tutto, anche alla morte. Lo so, è impossibile..:-)
 
Mr_Catazzo_O0_0
Mr_Catazzo_O0_0 il 26/03/15 alle 01:03 via WEB
Forse quello che scrivi è una preparazione ad un percorso nel quale il lutto viene elaborato in modo che la morte appaia come la conseguenza di un viaggio.... la morte spaventa....
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 26/03/15 alle 23:03 via WEB
Si tratta di un percorso particolare e insolito, un percorso in cui il primo passo e anche ultimo, l'inizio e la fine... che non si propone come un viaggio graduale, ma come visione chiara e istantanea di ciò che si è. Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte...?
 
ovidio50
ovidio50 il 27/03/15 alle 09:14 via WEB
Quasi un anno dalla pubblicazione del post...un anno in cui si è vissuto scrivendo di morte. La morte,un passaggio intimo e solitario,come la nascita. Un salto nel vuoto e poi più nulla.
 
soulestasy
soulestasy il 29/03/15 alle 23:39 via WEB
La morte? Quale morte? Il nostro corpo è già morto senza di noi che lo Animiamo dentro incarnati, quindi noi si lascia i corpi che non ci servono più, in quello spazio ed in quel tempo, la morte è solo un attimo che ti manca il respiro e poi sei fuori e non senti più nè freddo, nè caldo, nè fame, nè dolore fisico, ma se rimani senza non puoi "vivere" ovvero interagire con gli altri noi sia qui che su altri pianeti dove l'essere umano è sovrano della sua storia, è libero di amare e di essere senza dover possedere nè beni nè persone, nè figli, nè parenti, siamo tutti Anime che stanno facendo esperienza anche del loro Contrario, che è anche lasciare il corpo fingendo di morire, che è anche viversi il male che a volte ci dobbiamo subire da altre Anime più incoscienti di noi, noi Siamo Vita, Siamo il Creatore che si è creduto la creatura a cagione della religione terrestre, che ci ha fatto succubi e schiavi per secoli e secoli di alcune sette ricchissime che predicano la povertà solo per gli altri, ma si guardano bene dal rinunziare ai propri privilegi ed agi mondani. Se ti capita di fare ipnosi regressiva come è accaduto a centinaia e centinaia di noi per una ricerca universitaria italiana. allora ti vedi Creare, come un parto indolore e meraviglioso questo Universo: colori, vibrazioni, suoni... assieme a tutti gli altri noi e Scinderti da una Unità di Energia Primeva cosciente in tante infinitesimali sfere semitrasparenti di energia incarnate nell'Uomo. Adorare le ossa è una conseguenza dell'ignoranza di Noi, il corpo è solo un vestito vecchio non un idolo!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/03/15 alle 22:22 via WEB
Io non ho avuto esperienze simili e non so neanche se ci credo. Però mi piace poterlo almeno pensare. Forse deve succedermi perchè riesca a credere seriamente...
 
soulestasy
soulestasy il 30/03/15 alle 00:07 via WEB
Nel mio ricordo sotto ipnosi in cui si va fino in fondo ovvero non alla esistenza precedente ma proprio al nostro Principio in comune, ho visto che l'Universo si Accendeva all'unisono e so dalla mia Anima sotto ipnosi che tutto si spegnerà un domani all'improvviso ugualmente quando tutte le unità scisse ed incarnate ovunque in questo Universo virtuale avranno fatto esperienza di tutto quello che abbiamo partorito, sia bello che brutto, IN-OFF, senza dolore per nessun vivente e si Ritorna UNA sola Coscienza, immutabile, incorruttibile, sovrana di sè Medesima l'Alfa e l'Omega in un solo Istante perchè il tempo e lo spazio sono solo una chimera mentale, ed il nostro cervello è un lettore di ologramma virtuale, ma non vede la Realtà, vede solo la materia, la Realtà è senza limiti, è Eternità che non può fare altro che Creare e Dipingere Vita, è Estasi Divina e noi Siamo ciò nella nostra Realtà, dove non vi sono nè angeli nè dii vari, anche loro sono creature Dipinte da noi al nostro Principio, ma che un giorno tra secoli e secoli spariranno perchè sono materia, sono il virtuale che stiamo vivendoci ora. Se vivi in prima persona questa esperienza esagerata nessuno più ti potrà infinocchiare con teorie mendaci e mai dimostrate, di salvatori scesi dal cielo, di paradisi mai esistiti, di inferni inventati per impaurire le persone e farsi dare la vita ed i loro soldi! Noi siamo Compassione vivente, chi lo sa finalmente realizza se stesso che non significa porgere l'altra guancia nè farti rubare il mantello dai ricchi e potenti, ma vivere nella Quiete rispettando la Giustizia sociale e chiedere leggi più eque e giuste per tutti gli esseri umani, che non sono mio fratello, mia sorella o mia madre o mio figlio o il mio amante, ma sono io stesso con un altro abito indossato che stò vivendo una esperienza diversa, odiare gli altri noi stessi signfica odiare i nostri aspetti e caratteristiche poco gradevoli in loro, amarli è Rispecchiarsi in loro, chi Conosce come funziona la nostra psicologia conosce anche gli altri e non ha paura nè di se stesso nè degli altri se stesso che gli stanno vivendo vicino come fossero altro da lui.
 
soulestasy
soulestasy il 30/03/15 alle 22:28 via WEB
Neanche io ho mai suonato un pianoforte, o scalato l'Everest ma c'è chi lo ha fatto e sono in tanti e tutti hanno raccontato e vistosi Creare l'Universo, ed allora ecco che anche io ora ci ho creduto, se ero un caso singolo avrei pensato che erano tutte fandonie della mia fervida mente, ma se siamo centinaia e proveniamo da culture, credi, settori professionali diversissimi, beh! allora qualcosa di reale potrebbe anche esserci non credi? Ma non sono qui per convincere nessuno, non sono una portavoce di una nuova religione, nè vendo libri, nè devo fare carriera nel settore psicologico, ho solo risposto alla tua domanda rispetto a ciò che ho VERIFICATO. Ciao!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/03/15 alle 23:12 via WEB
Sicuramente pensando all'ipnosi ci potrebbero venire in mente molte cose... è un'opportunità per esplorare la mente oltre i propri confini. Sfatare l'alone di magia così strettamente legato all'ipnosi è difficile, ma non impossibile. Ti credo. Sei fortunata Soul. Vorrei provare anche io questa ipnosi regressiva, pur sapendo che potrebbe non funzionare per molteplici ragioni. Grazie..:-)
 
soulestasy
soulestasy il 30/03/15 alle 23:31 via WEB
Scusami Alfha se sono venuta così all'improvviso a parlati della mia incredibile esperienza, lo so che non è usuale e non ha nulla di magico nel senso tradizionale rituali che invece sono propri delle sette e delle religioni mondani, la psicoanalisi è scienza come la fisica quantistica che guarda caso stanno esplorando le medesime cose, convergono nel fatto che siamo noi gli Osservatori capaci di trasformare la materia e quindi anche il nostro passato e futuro in quanto esiste solo un Eterno presente, uguale nell'ipnosi, una signora che soffriva di dolori lancinanti al fianco destro senza mai venirne a capo, alla fine tramite la regressiva si è vista che la ammazzavano con una lancia proprio in quel punto, quindi ritornando al suo passato traumatico ha fatto in modo di non trovarsi in quel luogo in quel momento e li ha fregati in tondo, inutile aggiungere che il dolore nel fianco le è sparito per sempre!
 
Afroditemagica
Afroditemagica il 31/03/15 alle 03:33 via WEB
La morte fa paura perché é la conclusione della vita! Tanti testi parlano dell'argomento, del dopo morte, dei ritorni. La trasformazione della materia, che anche rimanendo in una cassa in una tomba ha un suo ciclo conclusivo, mentre una volta quando si seppelliva in terra la materia si mischiava col terreno. La migrazione della parte incorporea che nel ciclo della reincarnazione rimane un mistero, non abbiamo consapevolezza a meno che non ci sottoponiamo ad ipnosi che ci fanno regredire alle vite precedenti. Le paure che abbiamo oggi possono derivare da una vita precedente. Quasi sempre chi sta per morire ed ha ancora un barlume di coscienza se ne accorge che il momento é imminente. Oggi c'è molta più paura di morire, ci si affida a cure anche di fronte all'inevitabile. Si muore meno in casa tra gli affetti! Non ci é dato sapere, per fortuna, quando sarà il termine di tutto ma taluni previdenti sistemano le loro cose per evitare problemi ai posteri! Ogni morte é diversa, come le vite sono diverse. Non ci si pensa alla morte perché spaventa! Ma è proprio ricordandola che dovrebbe crescere lo stimolo di vivere ogni istante della nostra vita in modo intenso! Vivere appieno la nostra vita!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 04/04/15 alle 22:29 via WEB
La morte fa paura solo perchè non la conosciamo. Che dobbiamo morire, lo sappiamo... ma non sappiamo quando. E proprio perché non sappiamo nè il luogo né il giorno né l’ora della morte, possiamo concentrarci più facilmente nell’oggi che ci è dato. Come vivrebbe ciascuno di noi, conoscendo il giorno e l'ora della propria morte? Chissà...
 
   
Afroditemagica
Afroditemagica il 04/04/15 alle 22:57 via WEB
Credo che si vivrebbe con un po' di angoscia! Il non saperlo ci rende più liberi e meno frettolosi nel far le cose. In internet vi sono dei quiz per verificare la data di morte!! Ricordati che devi morire, sussurra ad un orecchio la Morte sorridendo. Non dimenticare di vivere pienamente, ci dice la Vita, nell'altro orecchio. Si tengano ben aperte entrambe le orecchie allora, onde trasmettere i due fondamentali messaggi al cuore, che ci vengono da quei compagni inseparabili che sono Vita e Morte (Frase trovata sul web)
 
piernulla
piernulla il 03/04/15 alle 23:58 via WEB
La nostra vita, la nostra cosiddetta "morte" che non è altro che passaggio all'involucro energetico e alla realtà energetica che corrisponde alla totalità dei nostri pensieri e sentimenti raggiunti, la totalità dell'esistenza è immersa in verità in quello che si chiama eterno presente........ Il tempo in una comprensione oltre esso, nemmeno esiste. Le mie esperienze di meditazione e la mia ostinazione all'evoluzione di coscienza, mi hanno portato ha sperimentare il senza tempo, l'eterno presente come un silenzio profondo e vibbrante, una consapevolezza di me stesso come pura energia consapevole che esiste in un eterno presente, dove il momento presente ingloba il passato, il presente temporale, il futuro....... Tutti abbiamo questa energia intorno, dentro, fuori dal corpo; è lo spirito che alimenta il corpo ed esiste nel momento presente, in un eterno presente, come tutto....... E' il vivere nei cinque sensi del corpo che fornisce la percezione del tempo; il non renderci conto che qualunque pensiero in cui ci identifichiamo e sentiamo emotivamente nel corpo e nell'animo è gia presente futuro che genera una realtà futura che gli corrisponde. Siamo noi stessi i creatori di destino in tutti i pensieri in cui ci identifichiamo e che sentiamo come noi stessi attraverso sentimenti. Un pensiero sentito in cui ci identifichiamo e che riconosciamo consapevolmente o inconsapevolmente come noi stessi, è nostro futuro presente; nella consapevolezza dello spirito che non è altro consapevolezza della natura della realtà, questo è evidentissimo. E' esperienza viva nello spirito, nella mente e nel corpo........ Anche in base alle mie esperienza di meditazione e di comprensione della natura della realtà, sono giunto alla conclusione che l'universo che conosciamo fatto di stelle, pianete, galassie, etc., è stato creato dai suoi abitanti, cosi come tutti gli universi sconosciuti sono stati creati da chi li abita....... Per comprendere questo dobbiamo imparare a quel vasto magma subconscio che chiamo noi stessi ignoto oltre il corpo, oltre quello che percepiamo come mente.......... Le tecniche di ipnosi regressiva, che non ho mai sperimentato, possono essere probabilmente di aiuto...... L'universo, per come la vedo io, non ha fine, è iniziato dal vuoto, emerso dal vuoto come creazione dei creatori che lo abitano e si è evolve all'infinito grazie all'espansione continua dell'esistenza che i suoi stessi creatori attuano......... Si tratta di quello spirito infinito fatto di tutti i nostri pensieri che siamo, di quell'anima che è registratore di tutti i nostri sentimenti che siamo, da quando esistiamo. E' li che sta la consapevolezza di tutto questo........ Noi non abbiamo ancora compreso che il ritorno all'unità, alla totalità, è realizzare questa unità in corpo reso immortale che può essere cambiato energeticamente dalla nostra volontà per vivere su diversi piani di esistenza, immagine del tutto, essendo noi piena realizzazione dell'UNITA E DELLA TOTALITA, di un individualità e di una totalità che coesistono in un unico essere. E' in sostanza non "morire" come lo conosciamo ma ascendere, trasformare il corpo materico in corpo di luce, in puro pensiero e poter coagulare noi stessi come corpo energetico a diverse densità energetche su diverse contrazioni temporali. Si chiamo processo ascensionale, ed è un processo che tutti possono vivere se si inizia a identificarsi nel Dio in noi, a volerlo realizzare pienamente come nostra vita infinita........ Avremmo come civiltà dovuto realizzarlo da tempo probabilmente, ma ci siamo arenati in un ego separato dal tutto fatto di istinti, sopravvivenza, potere. E le religioni del mondo hanno voluto mantenere il potere sull'uomo "togliendo" Dio dall'uomo, in modo che l'uomo rimanesse confinato nei suoi limiti e potesse essere continuamente manipolato......... Informatevi su tutto ciò, fatelo iniziando ad accedere a quell'infinito che tutti voi siete dentro di voi......... Le prove, le prove, le prove, quando si rivela l'assoluto in noi stessi, il nostro VERO SE', OLTRE IL CORPO, LA MENTE, IL CARATTERE, LA PERSONALITA, IL TEMPO, LA DUALITA DELLA VITA E DALLA MORTE, GLI OPPOSTI, ETC., QUANDO RIVELIAMO A NOI STESSI IL NOSTRO VERO SE ETERNO ATTRAVERSO L'ESPERIENZA, l'unica cosa che dobbiamo fare è essere la nostra volontà in quel VERO SE' ETERNO, E SCEGLIERE L'AMORE, L'INFINITO, LA LIBERTA', etc., e non c'è bisogno di nessuna prova e saremo la nostra evoluzione naturale verso l'infinito nell'infinito che siamo; la realizzazione di una vita universale illimitata e immortale.......
 
soulestasy
soulestasy il 05/04/15 alle 20:09 via WEB
Stanislav Grof, Malanga, Bohm, fisica quantistica, esperienze personale extracognitive, ipnosi regressive che ti fanno ritornare al nostro Principio, Meditazione, tutto ciò conduce alla ricerca della Coscienza Primeva, dove tutto è già accaduto ma tutto è sempre modificabile, e ciò accade in ogni Istante della nostra vita, l'unico che è Realtà, e che va a modificare sia il passato sia il futuro, ma quando lo dici agli altri sentendo di poterlo condividere e va a cozzare contro i luoghi comuni o le favolette religiose che vanno benissimo per i bambini, allora rischio di finire bannato dal web: meglio tacitare per sempre chi potrebbe mettere in serio dubbio le mie convinzioni a cui mentalmente sono legato mani e piedi, anche se illogiche, senza senso, indimostrate scientificamente e storicamente, ed a cui mi hanno abituato a percepirmi fin da piccolo che Mutare il mio modo di Essere. Noi che abbiamo fatto esperienze eccezionali e diverse dagli altri, che non corrispondono alle religioni mondiali, ci siamo rasseganti a non parlare più con gli altri, problemi loro, che si arrangino e facciano un domani sulla propria pelle tali esperienze, altrimenti ti becchi solo l'invidia e l'odio degli altri, che hanno paura di mettersi in discussione e fanno prima a privarsi di te che gli dai fastidio come una zanzara!
 
sols.kjaer
sols.kjaer il 08/04/15 alle 15:54 via WEB
La vita e semplicemente il purgatorio, una via di mezzo. Andare al piano superiore o inferiore dipende dalla fila e dai numerini alla porta d'ingresso. Previet
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 08/04/15 alle 23:07 via WEB
...oppure dalle casualità. La vita non può essere "spiegata", perché non è univoca, ma fonte d'infinite casualità concrete. Essa è qualcosa che non dipende dall'uomo. Tutto dipende dalle circostanze. Nasciamo per caso, viviamo per caso, moriamo per caso. Siamo costantemente esposti al caso...
 
DAF.DeS4de
DAF.DeS4de il 09/04/15 alle 00:09 via WEB
... quando si presenterà le sorriderò, sebbene di rimando.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 10/04/15 alle 23:53 via WEB
...anch'io! Non ci resta che sorridere... di rimando :-)
 
sols.kjaer
sols.kjaer il 10/04/15 alle 09:26 via WEB
Esposti al caso? Non sono daccordo. Il tutto e regolato da un disegno sottile e invisibile. Del resto anche il tempo ha un suo principio e una sua fine. Il corso dell'esistenza ha un suo inizio e una sua fine. Le semplici lancette dell'orologio che scandiscono il tempo e l'esistenza più visibile di un qualcosa già prestabilito. Dopo il giorno c'è la notte dopo la notte c'è il giorno, sono regole ben definite. La cosa difficile da capire e quando ci sarà la fine dell'esistenza dell'universo. Dopo una fine c'è un nuovo inizio. L'apocalisse e il giorno dell'esistenza che diventa notte, per poi ricominciare con un nuovo ciclo. Il tutto e un invisibile cerchio. Previet
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 10/04/15 alle 23:53 via WEB
Non so nulla con certezza, ma l'idea del cerchio invisibile mi piace assai. Il cerchio rappresenta la Divinità e il Cielo, mentre il quadrato la Terra e l'uomo. In altre parole, il cerchio è il simbolo della ciclicità e dell'infinito. Il quadrato, invece, disegna la realtà, il "finito", come tale. Grazie Sols.kjaer..:-)
 
   
sols.kjaer
sols.kjaer il 13/04/15 alle 14:49 via WEB
Bisogna prepararsi quando il giro ciclicò finirà. Non manca molto.
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 04/05/15 alle 15:04 via WEB
Non esiste nulla di più certo che la nostra morte. Tutti noi sicuramente moriremo ma non sappiamo quando. Il momento della nostra morte è del tutto imprevedibile. Non importa dove saremo, ci raggiungerà ovunque. E in quel momento sarà troppo tardi per pensare ai preparativi. Alla morte non si è mai pronti Sols..:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 15/05/15 alle 14:14 via WEB
Non sempre si e pronti. A volte capita anche di prepararsi alla morte, che poi sarebbe una nuova rinascita. Previet
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 11/04/15 alle 23:28 via WEB
buonasera.x mia fortuna credo una vita oltre la vita in modo cieco e questa sicurezza mi dona forza e speranza.l'annullamento totale x me nn ha senso.io credo che ritroverò tutti coloro che ho amato ad attendermi.scusatemi ma ho detto la mia.buonanotte da divina.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 04/05/15 alle 15:09 via WEB
Non c'è nulla di oggettivo. Il Big Bang domanda a gran voce una spiegazione divina..:-)
 
   
Clide71
Clide71 il 10/06/15 alle 10:22 via WEB
Il senso della domanda cambia dalla prospettiva verso la quale ti poni: sicura che non sia Dio ad aspettare una spiegazione dai fisici sul Big bang? "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma"...
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 10/06/15 alle 23:06 via WEB
Secondo il modello del Big Bang, l'Universo ebbe origine con un'esplosione, che riempì tutto lo spazio, a partire da un punto materiale e.... la "musica" del cosmo iniziò. E se tutto avesse avuto inizio senza un Big Bang...? Il nostro universo potrebbe essere stato creato, ma senza alcun aiuto divino. Forse più che chiederci dell’esistenza di Dio, dovremmo domandarci il perchè ci sono le leggi della gravità. Grazie alla legge di gravità, l'universo può crearsi e si crea dal nulla. Dio esiste...? Dio non esiste...? Nessuno lo sa e nessuno potrà mai saperlo. È un mistero che non potremo mai essere in grado di risolvere. Grazie Clide..:-)
 
eric.trigance
eric.trigance il 21/04/15 alle 07:59 via WEB
Mi piace il tuo blog, bella giornata a te !
 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 26/04/15 alle 11:31 via WEB
Penso che la morte sia un evento naturale, confesso che mi fa un po' paura forse per la sofferenza, il dolore fisico che spesso tocca a chi tocca.. ma poi.. spero di vedere la Luce di Cristo e di rinascere nella sua Luce. Un abbraccio, è stato bello leggerti. Buona domenica, Anto
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 04/05/15 alle 15:16 via WEB
Beh... sono preparata alla morte. Non ho paura di morire, perché non ci credo. Grazie Anto..:-)
 
   
sols.kjaer
sols.kjaer il 15/05/15 alle 14:17 via WEB
Sei preparata? Mi fa piacere, nel momento in cui si muoverà l'ascensore saremo insieme nella cabina, però c'è un piccolo dilemma che mi tormenta. quale? L'ascensore andrà verso il piano superiore oppure verso il piano inferiore. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 20/05/15 alle 10:30 via WEB
...verso il piano superiore! Sempre più in alto, diretti Verso il Nulla. Forse troveremo una lunga galleria per attraversarlo, il Nulla. L'ascensore per il paradiso non è solo affollato, ma è perennemente guasto Sols..:-).
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 22/05/15 alle 15:23 via WEB
L'ascensore non e mai guasto quando deve fare il viaggio verso il "Nulla" Ti si compare davanti quando dovrai fare il viaggio. Secondo te, (non darmi dell'Invadente) il viaggio sarà verso l'alto o il basso? E tu cosa preferisci, andare giu o andare su? ti ricordo che ci sono delle prove da superare, sia che tu vada in basso o che vada in alto. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 23/05/15 alle 10:45 via WEB
L'ascensore è proprio una bella invenzione, quando funziona! Ecco... Nel regno della morte non ci sono pianure: o si sale o si scende. Tale "non_luogo" dipende sempre dallo stato nel quale si trova la persona nel momento della morte. Io...? Mhmm... visto che di qualcosa si deve morire, preferirei morire di un impatto stellare. Sarebbe come fare un salto nel vuoto..:-) ... E tu Sols, cosa preferisci? Il Paradiso, l'Inferno, il Nulla o qualsiasi altra cosa...?
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 01/07/15 alle 13:31 via WEB
Si vive all'Inferno, siamo circondati dal Nulla, il Paradiso ancora non si e visto. Un uomo malmesso un giorno mi ha detto" Sono qui sul bordo della morte perchè attendo il paradiso" Io gli ho risposto "Aspetta e spera"
 
rteo1
rteo1 il 04/05/15 alle 09:19 via WEB
E' un blog non aggiornato. Non fa nulla. Lascio comunque un mio intervento, a futura causa: occorre leggere il FEDONE, di Platone, dove Socrate in punto di morte spiega ai suoi amici convenuti per sostenerlo durante la sua fine la relazione esistente tra la vita e la morte. Un insegnamento su cui meditare, al di là dell'approdo di ognuno.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 04/05/15 alle 15:25 via WEB
Verissimo... Tra vita e morte biologica vi è una relazione di necessità dovuta al fatto che la morte viene spesso a bussare alla porta, al di là dell'approdo di ognuno. Grazie Rteo..:-)
 
 
sols.kjaer
sols.kjaer il 01/07/15 alle 13:33 via WEB
Se pretendi l'aggiornamento, stai fresco!
 
fantasmadamore5
fantasmadamore5 il 08/05/15 alle 09:25 via WEB
tutto ciò che diviene, trascorre nel tempo inesauribile...ma quanto e cosa possiamo dire di noi che viviamo con questa spada di Damocle che abbiamo sopra il capo...non mi interessa sapere dove e quando e nemmeno se avrò questa ansia di vivere...si muore molto prima, si muore in un momento ed è inutile tentare di sopravvivere. Cosa cerchiamo in noi che non sia già stato fatalmente scritto se non la gioia di scegliere e di credere in noi stessi almeno una volta nella, i giorni divorano i giorni. Io sono qui in attesa di nascere...
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 20/05/15 alle 10:38 via WEB
Ben detto! Viviamo con questa spada di Damocle che abbiamo sopra il capo. La morte è un istante. Anche la vita è un istante e può interrompersi in qualunque momento. Cosa cerchiamo in noi che non sia già stato fatalmente scritto? Bella domanda... I fantasmi forse. Quelli che vivono dentro di noi. Grazie..:-)
 
VENT_ANNI
VENT_ANNI il 11/05/15 alle 11:31 via WEB
ti porto i miei saluti..anche se sono stato assente per un po, ma come vedi solo alla morte non c'è rimedio questo per fortuna vale per tutti gli esseri viventi ciao felice inizio tony
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/07/15 alle 14:26 via WEB
Alla paura della morte non c'è rimedio. Cos'è la morte tutti ce lo chiediamo ma nessuno sa rispondere...
 
hard_bone
hard_bone il 09/06/15 alle 23:12 via WEB
La vita è melodia, la morte una trama infinita. Due rive opposte e indivisibili. H_B
 
 
sols.kjaer
sols.kjaer il 01/07/15 alle 13:35 via WEB
Trama Infinita, senza sceneggiatura..almeno per ora.
 
   
alphabethaa
alphabethaa il 02/07/15 alle 20:53 via WEB
Sceneggiatura particolare, trama infinita senza personaggi: niente azione e senza azione niente trama. Sceneggiatura senza trama e senza finale. Vivere è bello, sempre e comunque. Almeno per ora Sols..:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 13/07/15 alle 15:22 via WEB
Giusto. La trama deve essere infinita, i personaggi sono particolari con un finale secondo me già scritto. La differenza che non si quando ci sarà il finale. sta il fatto che quello stramaledetto ascensore c'è. Quando ti comparirà davanti capirai che il finale della tua trama e giunta. Ma io sto cercando il modo per sfuggire alla trama. Sto cercando di tagliare i fili dell'ascensore. La cosa non e semplice. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 22/07/15 alle 18:51 via WEB
Cerchi di non pensare Sols... Alla fine non è una scelta, perché verrà la morte e con lei non c'è nulla da fare. Forse solo quando si arriverà alla fine capiremo molte cose. Forse. O forse no...
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 29/07/15 alle 16:01 via WEB
La canzone in sottofondo mi ricorda una mia vita qualche anno fa.(bei momenti) Tornando all'argomento......dove eravamo rimasti? già la "Morte" Sono daccordo, quando un giorno arriverà capiremo alcune cose ma non proprio tutte, perchè le sorprese non sono mai finite. Il dopo e importante, bisogna sapere in che corpo dovrai rinascere. La mia vita precedente ero un Barbone che mendicava per le strade di una città del nord Europa. Il giorno che sono morto fu per sbaglio, una pallottola vagante tra una lite tra due brutti ceffi. Uno sparo che mi prende in pieno, con lo stupore dei due litiganti che stupiti se la svignano. arrivo dinanzi alla porta dell'ascensore, che non sapeva se scendere o salire, poi l'omino con due grossi baffi che guidava l'ascensore mi guarda e dice"azz che brutta faccia, bè ti mando giù" arrivato giù mi guardano e dicono, no tu hai sbagliato piano e mi sballottano sopra. Sopra non mi vogliono, alla fine mi ridanno un'altra vita come Bonus. Rinasco su queste spoglie attuali, mi guardo allo specchio e dico "Cazzo!! che culo che ho avuto, mi ritocca rigare diritto, perchè al prossimo ascensore sicuramente suonerà un allarme del tipo "Questo ha ricevuto un Bonus portatelo all'ultimo piano in fondo, giu giu, talmente giù che neanche il Buio diventa pari al Silenzio. Previet!!!
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 31/07/15 alle 14:03 via WEB
Una storia toccante che viene raccontata in un religioso silenzio Sols (scherzo:-) Scherzi a parte... è vero. In ogni cosa che finisce c’è l’inizio di qualcos’altro. Tra vita e morte, dal punto di vista fisico, non c'è alcuna differenza. La morte non è che la modalità del passaggio da una forma di vita a un'altra. Cmq... la morte ha qualcosa di paradossale, pur essendo uno dei momenti più significativi nella vita di una persona, perché la conclude e perché intorno ad essa il pensiero umano ha elaborato riflessioni e rappresentazioni a non finire. Essa non è traducibile in alcuna esperienza. È come se tra l'Alpha e l'Omega vi fosse qualcosa di così irreale da non essere percepito dal mondo reale. E poi... E poi c'è la questione dell'ascensore. La colpa bisogna farla ricadere sulla manutenzione, forse è carente...:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 07/08/15 alle 11:42 via WEB
L'ascensore è vecchio quanto la storia dei tempi andati. La manutenzione e carente, come il cambio del personale che guida i passeggeri. Tutti andati dal punto di vista mentale. Alpha e Omega potrebbero candidarsi a sostituire il personale che guida l'ascensore. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 07/08/15 alle 22:35 via WEB
Vero, verissimo, anzi virtuale Sols! La storia dei tempi andati parla di un tempo, di un luogo e di un ascensore che unisce il Cielo e la Terra. Sempre la stessa storia... Quando la gente chiama l'ascensore non potrà mai immaginare di trovarsi dentro un mondo nuovo, fatto a scale. Il mondo stesso è un'ascensore universale, perché ognuno di noi che è dentro ha dentro di se un mondo . Te ne intendi di ascensori, vero...? Mi togli una curiosità... Ecco... Chissà perché in ascensore non ci si guarda mai in faccia...?
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 21/09/15 alle 15:30 via WEB
L'ascensore e l'esistenza stessa. Si vive a piani. alla fine della tua esistenza non sarai tu a decidere dove andare ma sarà qualcun'altro. Io se mi intendo di ascensori? Ne ho usati tantissimi, e ho fatto di tutto dentro un ascensore. Non ci si guarda mai in faccia perchè è il posto più intimo e solitario del mondo. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 21/09/15 alle 22:58 via WEB
Quindi... se c'è un'invenzione che ha cambiato il mondo quella è proprio l'ascensore. Perchè per arrivare al piano di una scala assai alta, bisogna salire, non saltare. In realtà la vita è come un ascensore verso un immenso nulla. È bella la vita proprio perché è avvolta nel mistero e non ha alcun senso. Ed è bello rendersene conto Sols..:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 24/09/15 alle 11:45 via WEB
Cosa intendi come "Vita" Io parlo di "Esistenza" La Vita e una cosa aleatoria. Dovresti dire "E Bella l'Esistenza" La Vita a tre piani, Paradiso,Purgatorio e Inferno. L'ascensore sale su questi piani. La domanda e semplice e credo che la risposta sia ancora più semplice. Adesso tu in che piano sei? Sei all'Inferno, nel Purgatorio oppure sei già nel Paradiso? Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 26/09/15 alle 11:10 via WEB
Se sapessi  a che piano si trova il paradiso, ci andrei.  So soltanto che un giorno l'ascensore al piano  dove abito non si fermerà, continuando la sua corsa verso il Nulla. Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel nascere, ma anche nel morire. Ma quanti di noi sanno per quale motivo viviamo...? Viviamo per morire...? La data di nascita e quella della morte di ogni essere umano sono separate da un trattino. Quel trattino è la vita?  È terribile pensare che in quel minuscolo trattino sono racchiuse tutte le vicende di un'intera esistenza. È tutto così assurdo e senza senso, per dirla in termini chiari Sols..:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 28/09/15 alle 13:27 via WEB
L'esistenza e cortissima, tenendo presente la vita dell'Universo che infinita. Tu immagina un Orologio, osservalo e vedrai che fa sempre lo stesso movimento in avanti a mai indietro e ripete sempre lo stesso movimento all'infinito. La tua esistenza e semplicemente un minuto dell'Universo, quando i tuoi 60 secondi sono finiti dovrai lasciare il posto a qualcun'altro. Tu servi solo per far vivere l'universo all'infinito. Fai parte di un ingranaggio. Infatti la tua vita non conta un cazzo. Tu sei l'energia che fa vivere l'Universo che e qualcosa talmente immenso che non lo vedi. Come un semplice Microbo che vive per farci vivere a noi. E la scala della esistenza. Più semplice farlo in ascensore. Sta il fatto che quando verrà il tuo turno per andartene ci sarà qualcuno che ti verrà a prendere. Stai tranquilla che il tuo ascensore passera, tutti hanno un suo ascensore personale. Io da quando sono al mondo sto cercando di sfuggire all'ascensore che mi porterà via quando mi comparirà dinanzi a me. Sono daccordo e tutto assurdo, ma un senso c'è sempre. Il tutto ha un senso. Penso che la tua vita l'abbia già vissuta.
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 29/09/15 alle 10:43 via WEB
È affascinante immaginare di essere nient'altro che un campo di energia vibrante dentro un involucro corporeo che vibra, immaginare che il mio corpo così apparentemente solido in realtà è costruito da un grande vuoto. Abituata come sono  a ragionare solo in termini  materiali ( ciò che è, è... ciò che non è, non è), infine mi sono lasciata conquistare dall'energia cosmica di cui sono composta e di cui è composto tutto il reale che mi circonda. È bello sapere che l'universo è vivo e si nutre di me. È un grande onore ..:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 29/09/15 alle 14:12 via WEB
Per te sarà un grande onore, ma non per me. Infatti sono anni e anni che sto cercando di sfuggire alle regole dettate dall'Universo. Sono convinto che prima o poi ci riesco a scappare. Del resto se provi a sentire il battito del cuore di ogni essere umano e un continuo scandire del tempo. Quando non servirai più, ti butterà via. L'uomo e pura energia. Infatti se ci fai caso non e niente immobile e tutto in continuo movimento. L'Orologio dell'Universo non può fermarsi, del resto anche tu non puoi fermarti a contribuire alla vita del tuo Padrone "L'Universo". Molti sostengono che l'Universo e un Evolversi in avanti. Io invece sostengo il contrario. L'Universo si e un "Evolversi" ma non sempre in avanti, lui prosegue lasua esistenza tornando però dal punto di partenza. La cosa che ancora non ho capito a quando finirà il suo giro per ricominciarne un'altro. Io aspetto in quel preciso istante per poter scappare dalla ragnatela che mi tiene intrappolato in questa "Incubatrice" Del resto noi "Umani" sappiamo avendoci dato delle regole quando inizia un nuovo giorno. Esempio l'Orologio scandisce le 24.00 e da quel momento ricomincia un nuovo giorno per noi Umani per rifare le stesse cose del cazzo del giorno precedente con il solo 10% di cambiamento ma la sostanza e la stessa. Qui nasce la domanda, quando l'Universo ha le sue 24.00. In quel momento ricomincerà da capo. Per questo molti esseri umani sostengono di aver già fatto o detto o vissuto una precedente vita. Stai certa che se scopro il 24.00 dell'Universo, in quel momento potrò fuggire vagando per l'eternità dell'esistenza, prendendo per i fondelli voi umani che andate e tornate senza rendervene conto, ma ad avere solo sensazioni, di un ebbrezza esistenziale che più che benefici, vi crea psicolabilità esistenziali ma solo a voi. Io per ora sono immune, anche perchè sto cercando il fatidico Gong. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 30/09/15 alle 10:58 via WEB
Hai una fantasia incredibile Sols! Senza limiti! Bella, bella, bella, sì. Credi davvero che sia possibile? Quello di viaggiare (o vagare) nell'eternità dell'esistenza è un sogno ricorrente nella mente dell'uomo.  E sognare, si sa, non costa nulla. La domanda è come riuscirci? Molto spesso ci chiediamo se esistono o meno altri mondi e altre dimensioni. Chissà mai se ne scopriremo l'esistenza. Ad oggi non esiste una prova certa dell'esistenza di mondi lontani dal nostro o dimensioni alternative. Non possiamo vederli. Se l'universo è infinito e ci sono infiniti universi paralleli, esiste anche un universo parallelo dove non esistono universi...?
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 02/10/15 alle 13:19 via WEB
Non ti capita mai di aver vissuto una certa cosa? Il tutto e sempre legato ad un Orologio, se ciò non fosse così non ci sarebbe Notte e Giorno di continuo. Inizia il giorno per poi tornare la notte e così all'infinito. L'Uomo e una fonte di energia che ben presto in un futuro non molto lontano sarà utilizzato per creare Energia. L'Uomo inteso essere umano non servirà solo per i pezzi di ricambio di altri uomini, ma sarà utilizzato per creare anche energia. L'esistenza di un Universo Parallelo, esiste eccome. quando si potrà accedere? Il giorno in cui l'uomo utilizzerà la totale Energia della sua mente, ad oggi solo il 5%. Io comunque non mi do vinto, prima o poi entrerò dentro quell'Orologio. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 03/10/15 alle 10:17 via WEB
Eh sì...... Qualche volte mi capita di pensare "io questa situazione l'ho già vissuta, l'ho già vista". E in quel momento provo una strana confusione sensoriale (a volte inquietante, a volte perfino piacevole), al di là della logica e della ragione. Si tratta una percezione vaga oppure molto precisa, un dubbio o una certezza. Penso capiti veramente a tutti. È un'esperienza molto comune e di cui, allo stesso tempo, non si sa quasi nulla, il così detto  "Déjà-vu". La sensazione che ti lascia un Déjà vu è decisamente particolare, inspiegabile. Il Déjà-vu è l'ipotetico spostamento tra diverse epoche temporali nelle dimensioni parallele...? È la connessione con gli universi paralleli...? Quando viviamo questo strano fenomeno emotivo, in realtà viviamo una realtà di noi stessi in un universo parallelo...? Il Déjà Vu non è un ricordo legato alla vita che viviamo, ma ad un'altra vita...? Il fenomeno del Déjà vu rende più visibile la brevità della vita, cioè l'idea della morte...? La cosa  paradossale di tutto questo è che è  impossibile  dimostrarne o confutarne il contrario. Nel mondo del possibile e dell'impossibile, ogni ipotesi è probabile. L'ipotesi dell'esistenza di universi paralleli al nostro è probabile, ma non dimostrabile. Questo è il punto... Sols...:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 06/10/15 alle 14:14 via WEB
Non è un Deja Vu. E una specie di altre vite vissute. La tua vita (non la mia)quando finirà il suo giro (come l'Orologio) ricomincerà da capo con un'altro corpo,altri pensieri altre idee. Sembra un Deja Vu ma non lo è. Come una foglia da un albero che gli sembra di avere un Deja Vu quando vive i suoi 8 mesi di vita. Una foglia muore in autunno e rinasce in primavera a ciclo continuo. accade a tutte le forme viventi su questo Universo che ci accoglie OPS vi accoglie. Io sto cercando un'altra strada per sfuggire alle sue regole quindi mi ritengo fortunato (per ora) Voglio ricordarti che tu usi solo il 5% del tuo pensiero. Devi far uscire l'altro 95%. Il mio e un semplice consiglio. Previet
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 12/01/16 alle 12:02 via WEB
Se il mio pensiero funziona solo in minima parte, vuol dire che è meglio così. Vivere nell'ignoranza mi rende mentalmente libera e moralmente eccellente. Fino alla morte. Un sorriso Sols..:-)
 
     
sols.kjaer
sols.kjaer il 15/01/16 alle 14:43 via WEB
Amen
 
kookkolove
kookkolove il 30/06/15 alle 12:17 via WEB
Immagine di una Donna perfetta..almeno fisicamente.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 06/08/15 alle 21:56 via WEB
Le Donne perfette non esistono. Tutto è imperfetto in questo mondo imperfetto...
 
Nera_Mente
Nera_Mente il 16/07/15 alle 00:52 via WEB
https://youtu.be/JbQoC_H2oC0
 
nucalabrese
nucalabrese il 01/08/15 alle 07:39 via WEB
la morte è un mistero, cosi come la vita, per adesso possiamo apprezzare la vita, forse, oltre il muro dell'esistenza terrena possiamo apprezzare anche la morte buon sabato Antonio.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 06/08/15 alle 21:52 via WEB
La morte è un "non_sens", un "non_luogo"... come la vita. Il "non_luogo" è comunque sempre presente, in ogni luogo. Grazie Antonio..:-)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 19/08/15 alle 22:33 via WEB
Il tema é pesante, implica visioni variegate, laiche, atee, religiose...per me, cattolico che cercs di vivere il proprio credo, la recente scomparsa del mio papá ha aumentato la quantitá di protezioni di cui godo da lassù...é solo un mutare di stato, la morte...ma naturalmente é la mia personale visione...penso che ciascuno di noi sia indispensabile agli altri, non può finire tutto nel nulla... serena vita!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/08/15 alle 22:28 via WEB
La morte, comunque la si interpreti, resta per noi un problema, una dura realtà. È evidente che è un tema non facile da affrontare. La vita, secondo il pensiero religioso, non avrebbe alcun senso se finisse nella morte. L'immortalità è un'illusione, l'illusione della realtà. Sebbene io sia atea, a volte mi illudo anch'io,  come tanti altri. Può sembrare curioso che una persona non religiosa adotti il tema dell'immortalità, ma non credo che qui c'entri la religione. Non credo nell'immortalità, ma mi illudo. Nulla è più facile che illudersi, non c’è fine all'illusione.  Essere ottimisti è un grande lusso ma dovremmo concedercelo nonostante tutto. Grazie..:-)
 
bubi0dgl
bubi0dgl il 26/08/15 alle 23:35 via WEB
Però intanto qui ci si diverte da morire..
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/08/15 alle 22:38 via WEB
Divertirsi da morire è la cosa più divertente del mondo. Strana giostra è nostra vita! Quando scegli di salirci pensi che sia reale. La giostra corre, va su e giù, gira intorno, non smette mai di girare, ti fa tremare dalla paura e rabbrividire. È coloratissima e rumorosa, ed è divertente. Alcuni ci sono su da tanto tempo e cominciano a chiedersi "È la realtà o è solo un sogno?" Ma la giostra continua a girare e non puoi scendere...
 
tutangatton
tutangatton il 27/08/15 alle 23:47 via WEB
...la vita è un contare alla rovescia iniziando da un numero imprecisabile corrispondente alla quantità di "carica elettromagnetica" accumulata durante la gestazione e che comincia ad "esaurirsi" istante dopo istante a partire daL PRIMO RESPIRO...
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 30/08/15 alle 22:41 via WEB
Vero... è la partenza del conto alla rovescia per l'equilibrio.  La nostra vita è tutta un conto alla rovescia e sta finendo un minuto alla volta. A partire dal primo respiro..:-)
 
andrix110367
andrix110367 il 27/09/15 alle 23:31 via WEB
Pensate alle cose belle! Interrogatevi sulla bellezza di cio che si percepisce. Che senso ha interrogarsi sulla fine di un ciclo che non porta da nessuna parte...Pensare stupidagini parlare come chi pensa di sentirsi superiore pronto in qualsiasi momento e invece sotto sotto si caga sotto quando gli viene diagnosticato la fine del ciclo...Sapete cosa vi dico PENSATE POSITIVO vivete in positivita non sentitevi onnipotenti che poi vi cagate sotto....
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 29/09/15 alle 10:31 via WEB
In termini di valori assoluti probabilmente hai ragione Andrix! Passiamo troppo tempo a pensare a cose inutili e a sprecare energia in discussioni astratte e spesso prive di senso. In fondo pensare alla propria morte è stupido ma più che altro inutile. Non si può capirla nè conoscerla prima. Quando pensiamo alla morte la collochiamo sempre al di fuori della nostra vita, perchè essa ha senza dubbio per ciascuno di noi qualcosa di anormale. È bello poter pensare, ma solo alle cose belle..:-)
 
ravanar
ravanar il 30/09/15 alle 12:53 via WEB
Nulla è destinato a scomparire...La nostra morte non è che il passaggio tra uno stato di Esistenza ad un'Altro...nella scala degli stati molteplici dell'Essere..!!! Rudy
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 23/10/15 alle 22:18 via WEB
Come dice un vecchio detto popolare "chi non crede ai miracoli si preclude la possibilità di viverli". In teoria tutto è possibile, visto che non c’è niente di certo. Sono varie le ipotesi, formulate nella storia, per il "giorno dopo”. La morte è poco più che guardarsi allo specchio. È così semplice... Per capire la vita, si deve nascere e viverla. Per capire la morte, morire. Non ci sono altre alternative, questo è il fatto. Grazie Rudy..:-)
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 02/10/15 alle 19:39 via WEB
I miei complimenti. L'incipit del mio blog/esperimento è "SOTTO LA LUCE E TALVOLTA ANCHE ALL'OMBRA, MI SONO ACCORTO DI ALCUNI SEGNALI: SI CHIAMANO CULTURA, BELLEZZA E CAPACITA'". Ho notato scrittori, poeti, filosofi e pittori con notevole talento, qui in Libero...ma anche menti pensanti che sanno esprimere qualcosa senza etichetta in modo semplicemente intelligente. Li ho citati nel mio "personale pozzo di Libero"...questo blog è inserito a pieno titolo nella lista degli invitati, il mio benvenuto...quando vuoi, Niccolò.
 
rugiada_nel_mattino
rugiada_nel_mattino il 10/10/15 alle 06:28 via WEB
Ti lascio il buongiorno con un sorriso.. Giulia
 
giramondo595
giramondo595 il 11/10/15 alle 00:37 via WEB
buona domenica,smackkkkkkkkkkkkkkk
 
plasticgirl2012
plasticgirl2012 il 14/10/15 alle 22:46 via WEB
ciao, molto bello il tuo blog. sei molto brava. buona serata. barbie
 
ParStrano
ParStrano il 17/10/15 alle 23:45 via WEB
...e poi?
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/08/16 alle 23:31 via WEB
...e chi lo sa..:-)
 
gas.o0
gas.o0 il 21/10/15 alle 08:18 via WEB
https://youtu.be/SHoHIL2ABVQ Buona giornata ^_^ ottimo sopttofondo e... Che bella chitarra...
 
REGINA.LEONESSA
REGINA.LEONESSA il 25/10/15 alle 12:02 via WEB
Finche' c'è vita...c'è speranza...Regin@
 
angelheart_2014
angelheart_2014 il 28/10/15 alle 23:48 via WEB

Stai lontano da tutto ciò che ti fa male , accarezza solo la luce della positività .. @il tocco della Farfalla....Buona notte e sopratutto buon di tutto ...clikka per te da Farfallina 

 
calleguadiana
calleguadiana il 29/10/15 alle 11:51 via WEB
Bellissimo post e molto interessanti tutti i commenti.Buona giornata :-)
 
andrix110367
andrix110367 il 07/11/15 alle 22:32 via WEB
DELTA..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................DELTA
 
gradiva1940
gradiva1940 il 22/12/15 alle 00:58 via WEB
Grazie per il passaggio e felice notte.
 
SILVERSTILL
SILVERSTILL il 31/12/15 alle 21:53 via WEB
Delta
 
navighetortempo
navighetortempo il 11/01/16 alle 16:33 via WEB
wow
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 04/03/16 alle 19:10 via WEB
Credo che pensare ogni tanto alla morte possa semplicemente valorizzare la vita.Questo sia per chi crede in una vita ultraterrena che per chi crede che con la morte tutto si stemperi nel nulla. Quante persone vivono una vita senza riuscire ad apprezzarne il valore e le potenzialità.Si dovrebbe avere il terrore di un tipo di vita che non riesca ad apprezzare la grandiosità intrinseca nell'esisterme nel potersi armonizzare con tutte le manifestazione del mondo vivente .DIrei che la morte può diventare uno stimolo in più per apprezzare maggiormente il regalo della nascita.Pier
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 13/03/16 alle 22:31 via WEB
Sarebbe bello se potessimo vedere questa materia oscura, ovvero la morte, più chiaramente. Ma come?
 
   
tkoy
tkoy il 27/08/16 alle 11:40 via WEB
morendo
 
     
alphabethaa
alphabethaa il 27/08/16 alle 22:37 via WEB
Morendo si vince la morte, si ritorna a casa, nella propria patria. Per quanto spiacevole sia, nessuna vita sfugge alla morte. Morendo non sempre significa una morte fisica, ma una fine e un inizio di qualcosa...? Quindi non ci resta che aspettare e vedere com'è..:-) Però il più tardi possibile!
 
tombeurdefemme2010
tombeurdefemme2010 il 16/03/16 alle 16:43 via WEB
Chi non muore si rivede...
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/07/20 alle 23:05 via WEB
Quando si muore si sente qualcosa? Si esce dal proprio corpo? O ancora, cosa si prova?Quando un’anima lascia il corpo, anche se nel migliore dei modi, è possibile che abbia sviluppato attaccamenti così forti nella propria vita, che lasciarli improvvisamente le risulta difficile
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 16/05/16 alle 01:28 via WEB
Marcello Marchesi avrebe detto: *Speriamo che la morte ci trovi vivi*... perché vorrebbe dire che si è vissuto e, quindi, almeno teoricamente, si dovrebbe essere preparati a morire. È semplicemente, passare da una condizione a un'altra; in fondo, non è poi tutta questa gran sciagura. Alla lunga, se ci pensiamo bene, si finirebbe per annoiarsi di vivere la 'vecchiaia', poiche' non è stato ancora inventato il siero dell'eterna giovinezza. E si sa che la vecchiaia è la peggiore delle malattie. Un saluto. Rosa
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/08/16 alle 23:19 via WEB
Speriamo... La morte è solo un cambiamento che non è possibile vedere con gli occhi.
 
gocceinvisibili
gocceinvisibili il 02/06/16 alle 18:16 via WEB
caspitella che bello
 
ilkappafl
ilkappafl il 04/06/16 alle 02:29 via WEB
...ma scusa se nn Ti vien il verbo...almeno "copia so better"....sorry for the invasion.!..
 
tempestadamore1900
tempestadamore1900 il 09/06/16 alle 14:46 via WEB
Credo che ognuno di noi,visto che siamo destinati alla morte certa,ci dovremmo trovare preparati a questo evento,senza paure,tanto,si muore lo stesso.E' come quando sei in un aereo,anche se pensi che cadendo potresti morire non serve a nulla...Ma il discorso essenziale che voglio scrivere è questo:visto che si muore,perchè fare del male,perchè ammazzare,perchè arricchirsi a discapito dei poveri,perchè essere avidi,perchè vivere in ricchezza quando c'è chi muore per un pezzo di pane...tutti moriamo,,,tutti...meditate gente...meditate...un ultima cosa,volevo rispondere ad ALPHABETA...in un tuo commento hai sottoscritto che ognuno di noi in certi momenti quell'episodio lo abbiamo già vissuto...si è vero,anche a me capita...si dice che in ognuno di noi,nel nostro corpo sono racchiuse sette anime e quell'attimo che tu pensi di avere già visto o vissuto,in verità è una delle anime che ha vissuto quel momento...scusa se mi sono permesso di entrare come un maleducato e dire la mia....Buona giornata...David...
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/08/16 alle 23:16 via WEB
La preparazione alla morte è un privilegio soltanto di uomini spirituali per natura. Vero... Se c’è un tema eterno, vero in tutte le epoche, in tutte le culture e civiltà, un tema universale, è proprio la morte. Non sappiamo quali avvenimenti ci riservi il futuro, ma della morte possiamo essere assolutamente certi. Grazie David :-)
 
canescioltodgl10
canescioltodgl10 il 03/07/16 alle 08:23 via WEB
Solo per ringraziare del passaggio :)
 
tanmik
tanmik il 28/07/16 alle 08:31 via WEB
Una dell'immagine cosi semplice e vagabonda con una chitarra in mano, PERCHE' deve sparire? Mi piace il tuo post. Un buongiorno e vado via.
 
spageti
spageti il 29/08/16 alle 23:36 via WEB
Bello sto blog.... Per Novalis "la morte è il principio romantizzante della vita" ... Per me fondamentalmente sono la stessa cosa. Io ho smesso di temere la morte una notte di diversi anni fa, comunque mi sembrò un essere bellissimo. Così, tanto per dire anche la mia che, giustamente, può anche non interessare. Un saluto e a presto, spero.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 31/08/16 alle 22:41 via WEB
Grazie del saluto Spageti..:-) "Morte", che strana questa parola. Così assurda, così insignificante. Perché fa tanta paura? A dire il vero, non esiste la paura della morte. La morte è sconosciuta. Bisogna conoscere e avere la familiarità con qualcosa o qualcuno per essere spaventati. Non è possibile avere la paura dell'ignoto, ma è possibile avere la paura di perdere ciò che si ha. La paura della morte non è in realtà temere la morte, ma è temere di perdere quel che conosciamo come l'esistenza. E, quando si concretizza, questa paura si trasforma nella morte. Ecco... io la penso così. Più o meno.
 
sols.kjaer
sols.kjaer il 19/09/16 alle 07:55 via WEB
E morto questo blog. Peccato! Priviet
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 19/09/16 alle 23:18 via WEB
Prima o poi doveva accadere. È da pessimisti pensarlo, ma è così Sols..:-)
 
claudio2012s
claudio2012s il 28/09/16 alle 23:45 via WEB
La morte come la nascita, assumono importanza perché siamo conviti che la vita è tutto ciò che abbiamo. Personalmente sono convinto che la vita è una parentesi della vera esistenza, una prova, un compito, che ci viene dato e di cui siamo responsabili. Il fallimento di questa è il nostro stesso fallimento, la stessa delusione che proviamo quando desideriamo fortemente qualcosa e non riusciamo. La vita è la sfida che ci proponiamo giorno dopo giorno, per portare a meglio tutto ciò per cui siamo nati. Amare e poi amare, per aiutare chi come noi è nato per portare avanti il proprio compito.e così via verso l'eternità. Ciao, bello lo spunto di riflessione!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 09/09/21 alle 23:15 via WEB
La morte è complementare alla nascita, almeno in questo mondo. Dove c'è la nascita c'è anche la morte. Morire è naturale...
 
thatiel
thatiel il 29/09/16 alle 23:43 via WEB
Una notte mi sono sognata la morte. Era una donna bellissima dalla carnagione bianca e i capelli neri lunghissimi. Mi ha presa per mano voleva portarmi con lei ma io non ero ancora pronta.
 
survivant
survivant il 21/11/16 alle 08:40 via WEB
Bella riflessione. Quando penso alla morte penso anche alla fine di ogni cosa come dici te. Noi siamo fatti geneticamente per non pensarci così come siamo fatti per cancellare le cose negative. Però l'aspetto deleterio è che così spesso non pensiamo al cambiamento e così facendo molti di noi sono già morti prima di morire fisicamente.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 03/07/20 alle 00:10 via WEB
Può succedere a tutti. Morire prima di morire.
 
mastro_stefano
mastro_stefano il 05/03/17 alle 10:01 via WEB
perché...perché hai abbandonato il blog, non so dove scriverti
 
ilkappafl
ilkappafl il 10/05/17 alle 00:27 via WEB
...pardon nn ho potuto veder la 1° parte ,ma solo x quel ke digiti qui e' 1 'po' in quelle/i della Tua Anima... ...e Lei ,con il giro d'una danza e poi un altro ancora , posa la Falce... ..."il Prezioso ke sta in Noi" ,tranquilla , nn va' sprecato... scusa l'invasione , ma 6 passata...(son stanco ,alla fine , nel "digitar sempre la stessa frase) ...ah , good champion's...
 
SignoreGian
SignoreGian il 05/07/17 alle 14:08 via WEB
Peccato!
 
sal.tatore
sal.tatore il 30/01/19 alle 19:23 via WEB
Sinceramente io preferisco pensare meno ad essa è più alla vita.buona vita.
 
 
sal.tatore
sal.tatore il 30/01/19 alle 19:27 via WEB
Scusa la "è" di troppo,e la "e" di meno.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/07/20 alle 23:22 via WEB
È impossibile non ragionare e non pensare alla morte in quanto è la nostra unica certezza. Si dice... "la morte verrà certamente"...
 
trevorhorn
trevorhorn il 08/03/19 alle 18:56 via WEB
se ti va sono Facebook Paolo Trevor, te tutto bene un bel saluto Paolo
 
Mr_Kolvenik
Mr_Kolvenik il 06/05/19 alle 19:49 via WEB
Finalmente qualcuno che la pensa esattamente come me!!!
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 08/11/20 alle 22:31 via WEB
Penso troppo: ai come e ai perché. Penso che penso troppo. A volte... pensiamo davvero troppo e inutilmente.
 
infaticabile2
infaticabile2 il 07/10/19 alle 11:55 via WEB
Questo profilo mi ricorda qualcuno magari sbaglio
 
trevorhorn
trevorhorn il 20/02/20 alle 14:35 via WEB
ciao
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/07/20 alle 23:59 via WEB
Grazie...
 
lesaminatore
lesaminatore il 02/03/20 alle 12:13 via WEB
Se c'è la morte io non ci sono, se ci sono, lei non c'è, in ogni caso evitiamo il pensiero di essa, soccomberebbe ogni filosofia... D'altronde falcia tutto
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 02/07/20 alle 23:58 via WEB
Tutti sappiamo che un giorno moriremo. La morte esiste e questo non si può cambiare. Ciascuno di noi convive con il pensiero, più o meno continuo, che un giorno dovrà morire. D’altra parte, il pensiero della morte può sollevare altre paure e aiuta a vivere.
 
LUCREZIA.LASPOSA
LUCREZIA.LASPOSA il 02/05/20 alle 03:51 via WEB
La sentenza definitiva.
 
a_solitary_man
a_solitary_man il 06/07/20 alle 22:53 via WEB
Se si potesse non morire. Se... ma la morte è il termine certo a cui siamo diretti e temerla è da insensati, poiché si aspetta ciò che è certo.
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 08/11/20 alle 22:17 via WEB
Vero... Non c'è niente di certo al mondo tranne la morte, ma niente vi è di più incerto della sua ora. La morte è una certezza nell'incertezza. É tutto così strano. Eppure tremendamente vero.
 
lesaminatore
lesaminatore il 18/08/20 alle 14:08 via WEB
Cito, se c'è la morte io non ci sono, se ci sono non c'è la morte, intanto è nel frattempo c'è la vita.
 
a_solitary_man
a_solitary_man il 25/12/20 alle 23:00 via WEB
È così che si muore. Forse è così, una sola volta...
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 23/05/22 alle 22:54 via WEB
Da quando nasciamo iniziamo a morire...
 
rston
rston il 10/09/21 alle 08:45 via WEB
La morte è il ritorno a casa , dopo una lunga avventura densa di emozioni .. Buona giornata Fabio
 
 
alphabethaa
alphabethaa il 23/05/22 alle 22:58 via WEB
Verissimo... La cosa più bella di un viaggio è il ritorno a casa.
 
fin_che_ci_sono
fin_che_ci_sono il 03/10/21 alle 08:38 via WEB
"Sarà di noi dopo la nostra morte lo stesso che è già stato prima della nostra nascita."... Il morto non ha mai avuto genitori: condivido, se è questo che intendi.
 
manu_el1970
manu_el1970 il 12/04/22 alle 15:36 via WEB
Magari questo Blog potrebbe resuscitare...siamo anche nel periodo giusto...-:)
 
mastro.zero
mastro.zero il 23/05/22 alle 20:56 via WEB
""dal nulla passiamo alla vita, nella morte dalla vita passiamo al nulla... ovvero la medesima dimensione nella quale eravamo prima di nascere""

Giusta osservazione, per chi non si batte il pugno sul petto come me, questo è il credo.
Tutto finirà.

 
 
alphabethaa
alphabethaa il 23/05/22 alle 22:42 via WEB
La morte è uno dei grandi temi sui quali ci interroghiamo da sempre. È una condizione inevitabile con la quale, prima o poi, tutti dobbiamo confrontarci. Lo sappiamo, e sappiamo anche che, con essa, tutto finisce. Non esistono storie che finiscono bene...
 
cassetta2
cassetta2 il 12/08/22 alle 13:27 via WEB
Fossi un coreano mi sarei chiamato Kim, d'altronde tutti i coreani si chiamano Kim, e come facciano a non girarsi quando sentono chiamare Kim rimane un mistero
 
cassetta2
cassetta2 il 09/04/23 alle 13:01 via WEB
Come spumeggia l'onda che sta per morire, come scintilla tutto quando va in corto circuito
 
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