L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla ( Isaiah Berlin )
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Sentirsi stranieri in terra straniera vuol dire non appartenere a nessuno per appartenere a tutti, essere a casa in ogni luogo, avere una buona capacitā di adattamento e stare bene in tutti posti del mondo. Ogni terra straniera č loro patria e patria č straniera...
... vuol dire sentirsi estraneo, passeggero, senza bisogni, sconosciuto, straniero anche nel proprio paese e tuttavia sentirsi a casa ovunque. Vivere in patria ma come forestiero, partecipare a tutto come cittadino e da tutto essere distaccato come straniero. Non appartenere a un popolo, a una cultura. Non appartenere a nessun luogo per imparare ad attraversarli tutti. Ci sono i luoghi in cui ci sentiamo subito a casa, altri a cui sentiamo di non appartenere... Una vita da stranieri...
Cittadino del mondo... nero in mezzo al bianchi e bianco in mezzo ai neri, ebreo tra cristiani e musulmano tra gli ebrei. Nomade in mezzo a tutti. Donna tra i maschi e uomo tra le donne.
Ma essere stranieri fra stranieri č forse l'unico modo di essere veramente fratelli. Siamo tutti stranieri, nessuna terra č nostra. E' un grado di saggezza superiore sentirsi stranieri ovunque rispetto al sentirsi a casa ovunque.
Straniera ovunque... giungo alla meta e chiedo ospitalitā. Non appartengo in fondo nč a un luogo nč all'altro. Non ho radici nč legami. Non abito in nessun luogo, non sento nostalgia. Il mondo č casa mia... Mi trovo bene in ogni dove... e mi sento straniera dappertutto.
"Perchč io in quanto donna non ho patria. In quanto donna la mia patria č il mondo intero" (Virginia Woolf)
"L'uomo che trova dolce la sua terra non č che un tenero principiante; colui per il quale ogni terra č come la propria č giā un uomo forte; ma solo č perfetto colui per il quale tutto il mondo non č che un Paese straniero" (Ugo di San Vittore)
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