Palla a spicchi

Gli allenamenti non mi facevano paura,ero in grado di sostenere quasi quattro ore alla massima velocità e concentrazione,ricordo a proposito di Bergamo che dopo essermi trattenuto per più allenamenti;in tono minaccioso mi disse che il giorno seguente sarebbe andato a colloquio con i miei professori,e se avesse riscontrato insufficienza avrei dovuto smettere per recuperare.

Per fortuna nella mia poca voglia di studiare per i professori era abbastanza.

Al rientro in albergo la tensione era alta ,da li a poco i nominati dovevano lasciare il ritiro.

Io ero tranquillo ,non perché certo di rimanere,ma perché sapevo di dare sempre il massimo,non dovevo recriminarmi nulla .

Comunque non venni nominato,la mia avventura continuava.

Eventi poco piacevoli mi hanno allontanato dal raccontare le storie legate al mio mondo cestistico.

Mi ci sono voluti alcuni mesi per metabolizzare il tutto, e ritornare parzialmente ai ritmi soliti.

Fino alla fine dei suoi giorni mio Padre quando mi vedeva mi domandava se andava bene con la pallavolo,io sorridendo gli dicevo che insegnavo Basket ,non pallavolo...e lui con molta tranquillità mi diceva "ma si senpre con una palla si gioca ,che sia bianca o arancione".

Lo definivo il distratto consapevole della famiglia per il suo essere lontano a al contempo vicino e al corrente di tutto.

Ci ha Amati alla sua maniera ,spesso senza dirlo,la sua vita dedicata al benessere della famiglia e al lavoro...forse anche troppo per ciò che la vita ci riserva.

Mi piace ricordarti sulla sponda di un fiume intento a pescare ,a contatto con il silenzio che parla di te.

Grazie Sante.

Altre cose di maggior importanza mi hanno tenuto lontano dallo scrivere, la vita è incredibile, ti riserva delle prove veramente inaspettate e difficili, dove se non hai la testa sulle spalle è bufera...

Welcome in my Life.

Durante gli anni della bicicletta il Basket restava sempre al primo posto.

Nei mesi estivi non mi bastava il campetto delle magistrali,giravo per paesi alla ricerca di campi dove poter giocare con altri ragazzi.

Quel giorno decisi che era S.Martino di Venezze la meta da raggingere ,e proprio in quel campetto a lato della chiesa conobbi dei ragazzi che restano nel mio cuore ancora oggi come persone fantastiche.

Il parroco alle 16 lanciava l'unico pallone da basket dalla finestra e una moltitudine di ragazzini a fare a spallate per poter fare un tiro a canestro(ma quale un pallone a testa...).

I piu' vecchi poco dopo con un fischio determinavano la fine delle zuffe e l'inizio di una sorta di torneo.

Ho passato molti anni sucessivamente a giocare il torneo estivo di S. Martino,nel tempo era diventato un appuntamento fisso per molte societa'.

Tra gli organizzatori del torneo gli ex vecchi del campetto:Dolfin,Ferrarese,Barbierato,e altri che non rammento il nome ma quando ci incrociamo sicuramente ci salutiamo.

Il piu intraprendente del gruppo e sicuramente quello pieno di idee a tal punto che in futuro sara'il fondatore del Basket S.Martino GRAZIANO COMINATO per gli amici il BAFFO.

Il Baffo ci ha lasciati prematuramente dopo anni di malattia sopportata con grande forza ,forza che faceva di lui una grande persona.

Lascia un vuota incolmabile ,54anni sono pochi per tutto e per tutti.

Mi piace ricordarti sorridente e felice in quel campo, immerso nei tuoi sogni di cestista.

Un grande saluto a Cominato Graziano(Il Baffo).

La selezione continuava e giorno dopo giorno il numero dei contendenti alla seconda fase diminuiva.Io ero molto convinto e deciso in tutto quello che facevo.Blasone mi guardava con interesse e io non mi tiravo indietro.Alla sera mi fermavo spesso con lui a parlare di movimenti e soluzioni di gioco,era ed é ancora oggi un punto fisso del basket italiano.A fine settimana dopo ben 18 allenamenti restai nel gruppo per la seconda selezione, aggiudicandomi la possibilità di continuare il sogno Nazionale. Per ora ero tra i 20 migliori giocatori del Veneto....non male.

Divagando ma non molto,a sedici anni quindi sempre in quel periodo; giocavo nel gruppo Cadetti e a volte mi fermavo ad allenarmi con la Promozione perchè secondo l'allenatore di quel tempo potevo essere la riserva del play.

Ero inserito bene in quel gruppo a tal punto che un venerdì sera l'allenatore mi dice che per domenica (allora la promo giocava il sabato sera o la domenica mattina) ero convocato,la partita era in trasferta,l'unico problema è che in contemporanea avrei dovuto giocare in trasferta a Sarmeola di Rubano con i Cadetti.

Ci fu una breve discussione tra allenatori e la risposta fu Promo domenica.

Ero felice di andare in panca con la promo,era infelice e mi sembrava di tradire la mia scquadra Cadetti...che strana sesazione...

Al ritorno vittoriosi e 3 minuti in campo in una partita senza storia ,appresi della sconfitta senza precedenti del gruppo Cadetti..307..a 2...rimasi senza parole e ancor più sconsolato per essere stato della partita enon aver dato una mano ....e perdere con loro.

Dopo una decina di gioni nel giornale nazionale Super Basket compare un trafiletto che faceva sapere a tutta Italia di quella partita e di quel risultato.

Vi lascio immaginare la quasi aggressione della dirigenza nella partita di ritorno quando il Sarmeola varcò la porta della parenzo,"vergognatevi "era la parola più carina che sentii in quei minuti.

In quella partita c'ero anche io ,e non so come e forse non lo sanno nemmeno loro,pensando di ripetere la partita di andata,finì 156 a 97,segnai 76 punti ,l'allenatore avversario mi fece difendere da tutta la panchina con scarsi risultati.Alla fine anche se avevamo perso il messaggio era passato ....ci siamo e non molliamo Attenti !!!

Un momento di riflessione attuale dovuto è sicuramente la situazione in cui ci troviamo non solo con lo sport ma con il proseguo normale della nostra vita.

Lui porta il nome di COVID ,virus che è apparso in una regione della Cina diffondendosi in poco tempo in tutto il pianeta.

Si è fatto vedere in tutta la sua potenza devastante già i primi giorni di Febbraio 2019,arrivando a Marzo nella sua prima ondata a farci chiudere in casa senza nessuna possibiltà di movimento all'esterno a livello Nazionale.

In altri paesi hanno sottovalutato la pericolosità del COVID pagandone successivamente le conseguenze in termine di vite.

Il mondo intero si è messo in moto per trovare il vaccino ,nel mentre le persone virulente erano talmente tante da mettere in crisi seria il sistema sanitario mondiale,prima per le mascherine di protezione poi per i posti letto e dei dispositivi di respirazione forzata .

Dopo tre mesi di domiciliari forzati abbiamo tutti pensato che fosse tutto passato come una semplice influenza ....invece no ! si è ripreesentato nella seconda quindicina di Settembre forse e dico forse in maniera più forte rispetto a Febbraio ,trovando quasi tutte le regioni in Italia un po più preparate .

Ora stiamo affrontando il Virus consapevoli (ma non tutti) che puo fare molto male ancora,con il vaccino alle porte grazie ad alcune case farmaceutiche ingaggiate dai vari governi.

Arriveremo alla fine o meglio impareremo a convivere con il COVID e con altri virus che si presenteranno negli anni a venire,cercando dopo questa brutta esperienza di riappropiarci di quei valori di quei gesti di dare importanza a tutto ciò che prima era normale avere e di colpo ci è stato tolto.

Impariamo ad apprezzare le cose semplici,la vita semplice .

Forse nel male tutti hanno capito quanto siamo forti e fragili allo stesso tempo.

Dopo tanti anni impegnato in questo Sport in ambito giovanile ,senior ,maschile e femminile,c'è un argomento che va oltre allo sport per essere secondo me ;non dico migliore o più bravo di altri,ma più completo e più vicino a quello che si può considerare la parte umana ,quel modo di essere che ti da la spinta ogni stagione di ricominciare sempre con stimoli diversi e grande entusiasmo.

Secondo me nello sport bisogna sicuramente rinnovarsi come tecnica di insegnamento attraverso corsi di aggiornamento (i nostri crediti formativi PAO),posso essere un grande conoscitore del Gioco Basket nel nostro specifico,posso sapere mille esercizi ,mille schemi ,mille soluzioni di gioco,ma c'è una cosa che non teniamo in considerazione...IL PASSARE DEL TEMPO,sembra poca cosa,più passa il tempo più mi miglioro,più divento esperto...ma in cosa ?

Ho capito negli anni che il tempo passava inesorabilmente e remava contro di me, facendomi appesantire ogni volta che prendevo un nuovo gruppo,ogni anno sempre più lontano e distante dai ragazzi che mi affidavano.

Fino a quando ho capito come far diventare il tempo che passa mio Amico.

Ho capito che i ragazzi mi vedono come un adulto e quindi portano rispetto.

Ho capito che se riesco ad entrare nel loro mondo parlando come loro sono sempre con me.

Ho capito che se faccio capire ai ragazzi che io non sono il loro padre ma una persona con la quale si possono rapportare con più libertà,che non devo sicuramente giudicarli ,loro si racconteranno.

Ho capito in sintesi che il lato umano viene prima di tutto,essere nel loro mondo ,parlare come loro ,capire e a volte risolvere delle paure dei dubbi,dare loro sicurezza,fa diventare un gruppo di ragazzini una squadra pronta a combattere ,prima l'uno per l'altro e poi come unica entità in campo per uno scopo comune.

Insegnare va oltre lo sport ,se hai una serenità interna e una grande Amicizia nel gruppo i risultati non tarderanno ad arrivare,se non saranno sportivi, saranno sicuramente  persone migliori. 

Questo è il motivo che ogni inizio stagione mi fa ricominciare ad allenare con grande entusiasmo.

Ho deciso che non seguirò più il racconto nei tempi gusti, spazierò avanti e indietro negli anni in base ai ricordi che in quel momento verranno alla mente.

Alcuni anni fa dopo varie esperienze maschili e femminili in altre società, sono approdato in una società emergente a Rovigo, società molto seria che stava facendo con un solo gruppo femminile l'iter per andare avanti nelle varie categorie.

 La Rhodigium basket stava allestendo più gruppi femminili grazie alla grande passione di alcune mamme che si sono messe in gioco loro stesse per far giocare le figlie.

 In quell'anno sono stato contattato per entrare in società come allenatore dell'allora Under 15 femminile allenata fino a quel momento da Zago Chiara, responsabile del settore Minibasket.

 Dopo l'incontro avvenuto all'hotel cristallo con la dirigenza per me iniziava una nuova sfida.

 Dopo i primi allenamenti mi accorsi di avere un gruppo speciale, come speciale era il seguito dei genitori, sempre disponibili sempre pronti a fare qualcosa per il gruppo e per la società.

 Inizia il campionato,e nonostante incontrassimo delle formazioni di società molto blasonate, la Rhodigium continuava a vincere .

 Con quel gruppo ho instaurato un rapporto molto speciale, bastavano poche parole per essere in linea mentalmente, gruppo intelligente e con grandi qualità cestistiche.

 Entriamo nella seconda fase del campionato che ci porta a giocare con formazioni del Trentino Alto Adige, il gruppo risponde sempre molto bene, le partite diventano più complesse ma il finale rimarrà invariato... Rhodigium c'è, le piccoline della società non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno.

 Entriamo nelle Final Four come spauracchio per tutti, concludiamo in bellezza nella palestra di Costa contro una formazione di Verona,e li finisce il nostro percorso con l'ennesima vittoria che ci consacra campioni Under 15 F del Veneto e Trentino Alto Adige.

 Direi buono come primo anno....

 Ci sono tante cose che hanno fatto in modo che tutto ciò potesse essere realtà:Capacità, fortuna , un gran gruppo di giocatrici, una società serena alle spalle,e non dimentichiamo la persona che più di tutte ha influito nell'umore del gruppo e mio,e non è poco,Barbara Civiero,accompagnatore del gruppo responsabile di tutto ciò che serviva al gruppo e mio Mental Coach.

 Non scorderò mai il grande lavoro che ha fatto e che continua a fare per tutti.

 Grazie Babi sei insostituibile.