Gli dei relativi

..notturno..


Un soffio apre brecce operistiche nelle pareti, turba il movimento dei tetti rosa, disperde i limiti dei focolari, eclissa le vetrate. Lungo la campagna, essendomi appoggiato con un piede ad una grondaia, sono sceso in quella carrozza la cui epoca è a sufficienza indicata dai cristalli convessi, i pannelli bombati e i divani bordati. Ancella del mio sonno, isolato, dimora pastorale della mia balordaggine, il veicolo gira sull’erba dello stradone cancellato: e in un difetto in alto del cristallo di destra girano le pallide figure lunari, foglie, seni.Un verde e un blu molto scuri invadono l’immagine. Si staccano i cavalli vicino ad una chiazza di ghiaia.Qui, si aspetterà il temporale, e le bestie feroci, e le anime in pena..(Postiglione e bestie di sogno riprenderanno forse sotto i più soffocanti boschi, per immergermi fino agli occhi nella sorgente di seta).E mandarci sferzati attraverso le acque sciabordanti e le bevande versate, a rotolare sull’urlo dell’elemento....un soffio disperde i limiti del focolare..