Gli dei relativi

..opinioni.. 


..Molto, molto più antica della letteratura realistica, la letteratura fantastica è di esecuzione più ardua, poiché il lettore non deve dimenticare che le favole narrate sono del tutto false, ma non la veracità simbolica ed essenziale. Rassegnamoci ad ammettere che la letteratura è un gioco eseguito mediante la combinazione di parole, che sono pezzi convenzionali, ma non dimentichiamo che, nel caso dei suoi maestri questa sorta di algebra o di scacchi deve corrispondere ad un’emozione. In un saggio poco famoso veniva osservato che l’anima umana, quando si sbarazza del corpo e sogna, è al tempo stesso teatro, attori e pubblico. S i potrebbe aggiungere che è anche autore della favola che sta vedendo. Un’interpretazione letterale (tra le numerose) di questa metafora potrebbe indurci a sostenere la tesi, pericolosamente affascinante, che i sogni costituiscono certo il più antico e non il meno complesso genere letterario al mondo. Questa curiosa tesi potrebbe giustificare la composizione di una storia generale dei sogni e del loro influsso sulle lettere. Una sinuosa miscellanea, compilata per il godimento del lettore curioso, potrebbe fornirne in parte il materiale. L’ipotetica storia esploderebbe l’evoluzione e la ramificazione di un genere tanto antico, dai sogni profetici dell’oriente a quelli allegorici e satirici del medioevo, ai puri giochi di geni come Kafka…e separerebbe dunque i sogni inventati dal sonno da quelli inventati dalla veglia. Questa raccolta di sogni, che voi lettori tornerete a sognare, comprende i sogni della notte – ad esempio quelli firmati dall’inconscio – sogni del giorno, che sono un esercizio volontario della nostra mente, ed altri sogni, di cui si è persa per sempre la radice. Nel sesto libro dell’Eneide viene sostenuto che sono due le porte divine attraverso le quali ci giungono i sogni: una è d’avorio, ed è quella dei sogni fallaci, ed una di corno, che è quella dei sogni profetici. A giudicare dalla scelta dei materiali, si direbbe che il poeta abbia oscuramente intuito che i sogni che prevedono il futuro sono meno preziosi dei sogni fallaci, invenzione spontanea dell’uomo che dorme. (continua..)