Gli dei relativi

Il viaggio 


Il mio viaggionon inizia nel tempo.La mia stradatra bufere e sogninon conosce la pace.Qualche istantecon i piedi nel marequalche notte ad attendere l’albae poi ancora in cammino.Piedi nuditra macchie di rovifame setestanchezza sorriso.Una voltaho guardato indietrodignitari con falcia offrire il grano.Non potrò restar solomille madri e fratellisono dentro mevivo per loroper chi è privo di occhi e di boccaper chi è privo di gioia e di azzurro.Il mio grido sale nell’ariaper dare un sensoin un cimitero d’indifferenza.Continuo il mio viaggio..