Zagara&Pepe

Un Lavoro d'Autunno (capitolo XIV)


Gli umani, Lumiere, a volte non riusciva a capirli. -"Gli ho detto "arrivederci a domani", sai? Mi ha fatto un po' pena, mi è sembrato tanto solo, ed ho pensato di essere gentile con lui"- Il gatto la guardava socchiudendo gli occhi sopraffatto dalle coccole. La guardava per capire, ma tutto gli sembrava inutilmente artefatto e complicato. Se una gatta gli piaceva, lui glielo faceva ben capire con le consumate tecniche della natura e lei, se era nel periodo degli amori, contraccambiava, se no una gatta era una gatta qualunque, mica ci si perdeva per compassione. Elena però non era un gatto, anche se le donne a volte, sembrano felini quando giocano con le loro prede. Si rendono docili e fanno le fusa, pronte però a colpire in modo mortale. Le diresti domestiche eppure conservano sempre dentro a sé l'animo selvaggio ed irrequieto. Guardi una donna ed anche se la vedi pianura di grano in un ozioso pomeriggio di maggio, sai che dentro lei cova l'onda del mare che può essere giocosa o di tempesta. Imprevedibile. Deliziosa. Viva. Incostante. Amabile. Donna.Non sapeva cosa chiedere a quell'uomo dai grandi occhi e dal naso buffo, dai modi goffi ma gentili. Lei non avrebbe avuto niente da dargli, eppure quelle attenzioni le facevano piacere. E' più difficile rinunciare ad essere amati piuttosto che ad amare. Perché quell'amore, la sensazione d'essere per l'altro colei che decide le vie del giorno e domina la notte col sogno, riempie di significato quella voglia d'essere importanti e di potere. Quel desiderio di possedere, che è comunque un significato dell'essere umano. Soprattutto quando l'innamorato resta nell'ombra. Cirano che da dietro alla siepe fa salire la voce del cuore, e con la voce accarezza il tuo cuore. Proprio tu Cirano che di giorno saresti ripugnante, essere indesiderabile agli occhi d'una Rossana, detta Elena, bella dei suoi pochi anni e del suo sorriso, del suo seno pieno e dei fianchi che a stringerli sentiresti d'avere fra le braccia tutte le gioie del mondo. Tu Cirano, di notte diventi l'anima di contrasto. Il tornasole del suo bisogno d'attenzione, quelle tuo goffo naso sparisce nell'ombra e restano vivide quelle attenzioni che germogliano in lei il senso di un potere nuovo e sconosciuto. Il potere d'essere colei che decide le vie del giorno e domina la tua notte col sogno. E' più difficile rinunciare ad essere amati, piuttosto che rinunciare ad amare. Lumiere, da gatto, non conosceva i percorsi tortuosi del cuore, o della coscienza, o, semplicemente, dei bisogni dell'essere, comunque, umani. Guardò Elena, la sentì eccitata quantunque non ancora felice. Si accoccolò sulle sue gambe. Elena si zittì, pensando a quella sensazione d'essere importante. D'essere colei che decide le vie del giorno e domina la notte anche in sogno. (CONTINUA.....)p.s. oggi il sistema non accetta foto....speriamo domani