Zagara&Pepe

Arrivederci. Addio.


Tutto terminò com’era incominciato in quella piazza.I rumori attorno sembravano essersi fatti un po’ offuscati, attutiti. Mi risolsi a guadarmi attorno, era imbrunito. S’è fatto tardi, pensai, ma infondo non era l’ora a impressionami.Era stata una bella giornata, passata lì, in quel tavolino di un bar, in una piazza che da sconosciuta m’era diventata a poco a poco quasi amica.Avevo incontrato sguardi, e letto storie negli occhi di molti che erano passati quasi per caso. E ai loro i miei ne avevano raccontate.Un fiume di parole era passato fa di noi, un incessante scambio di sguardi.A poco a poco, col calare della sera, il flusso di persone era scemato. Tutto si chetava attorno.Mi risolsi ch’era tempo di andare.Chiamai il cameriere con un gesto della mano. Chiesi il conto, che i conti si pagano sempre. Sul tavolo la tazza del mio caffè, e un pacco di fogli.Presi i soldi dalla tasca e poi una penna. Staccai un pezzetto di carta e poi, di getto, scrissi: “Vi porto nel cuore”.Il blog chiude, ma non sparisce.Arrivederci. Addio.