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COMUNICATO LAV ABRUZZO - CASO ROTTWEILER S.GIOVANNI TEATINO (CH)


PER DEVIL ESECUZIONE SOSPESA MA LA ASL E' IRREMOVIBILE. LA DIFFIDA DELLA LAV. LE AUTORITA' COMPETENTI SAPPIANO ORA AGIRE CON LA DOVUTA SERENITA' DI GIUDIZIO.In linea con quanto richiesto dalla LAV ed in seguito alle proteste pervenute presso i centralini della ASL di Chieti e del comune di San Giovanni Teatino ilServizio Veterinario, che in un primo momento appariva determinato a sopprimere immediatamente il cane dietro ordinanza del sindaco e con il consenso deiproprietari, avrebbe deciso di sospendere quella che a tutti è apparsa una condanna a morte senza processo, rimandandola al termine del periodo di osservazione previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria.La LAV nella mattinata di ieri ha provveduto quindi ad inoltrare l'inevitabile diffida alle autorità  coinvolte per evitare che al termine dei dieci giorni Devil venga comunque soppresso."Non si può pensare che un'esecuzione sommaria sull'onda emotiva del momento possa porre rimedio al dolore per una simile tragedia - dichiara Paolo Migliaccio, coordinatore LAV Abruzzo - nessun proprietario può disporre, come le ultime sentenze dimostrano, del proprio cane al punto da farlo sopprimere, e qualsiasi veterinario si prestasse a farlo sarebbe passibile di denuncia per uccisione immotivata di animali; ci appelliamo al senso diresponsabilità  delle Istituzioni, è bene che si chiariscano la dinamica dell'accaduto e le responsabilità  dei proprietari del cane; al termine dei dieci giorni chiediamo che il Servizio Veterinario ASL effettui una obiettiva e ponderata valutazione del cane e disponga che Devil sia affidato in custodia alle associazioni che ne hanno fatto richiesta e che hanno la competenza necessaria per la gestione di un cane che comunque in 11 anni non ha mai mostrato segnali di aggressività  e che dopo l'aggressione si è lasciato riportare nel box da un estraneo."Per LAV e APNEC (Associazione professionale nazionale educatori cinofili) casi come quello appena accaduto devono spingerci, anziché verso un nuovo periodo di terrore nei confronti di alcune razze e di conseguenti abbandoni, a farci promotori di un cambiamento culturale che passi attraverso un'educazione dei cani basata sui principi di moderna psicologia canina, e soprattutto mediante l'informazione e il senso di  responsabilità  dei proprietari. Fatti di questo genere si prestano al  sensazionalismo più che alla cronaca, e alla vendetta facile piuttosto che a provvedimenti costruttivi, mentre tutti i giorni riceviamo decine di segnalazioni dimaltrattamento di cani e gatti, anche le più crudeli ed efferate, che purtroppo passano nel silenzio dell'informazione.Si deve riflettere sulle motivazioni che spingono una famiglia a comprare un cane e a chiamarlo addirittura Devil, cioè demonio. I proprietari hanno vigilato sul proprio cane lasciato a difendere il territorio in presenza di quello che, sebbene possedesse le chiavi di casa, potrebbe essere stato considerato un intruso rispetto al "branco familiare"?La LAV ricorda che la Procura di Chieti ha aperto un fascicolo nel quale risulterebbe indagato il proprietario del cane e che nel caso venisse accertata da parte dell'autorità giudiziaria l'omessa custodia dell'animale si potrebbe configurare per i proprietari il reato di omicidio colposo.L'Associazione si dichiara vicina al dolore della famiglia dell'operaio morto in tali tragiche circostanze, ma invita chiunque abbia l'intenzione di partecipare alla protesta o semplicemente a comunicare la propria opinione in merito alla vicenda ai seguenti indirizzi e-mail:<mailto:ufficio.sindaco@sgt.ch.it> ufficio.sindaco@sgt.ch.it<mailto:urp@aslchieti.it> urp@aslchieti.it<mailto:segreteria.dirsan@aslchieti.it> segreteria.dirsan@aslchieti.itCoordinamento Regionale LAV Abruzzo - lav.abruzzo@infolav.org