Tutti possono partecipare
Questo blog, nello stile di www.zampette.it è a disposizione di coloro che vogliono partecipare alla causa animalista, vuole essere uno strumento di condivisione ed informazione di campagne, battaglie, appelli ecc.
Postateci i vostri interventi e/o argomenti via e-mail a: info@zampette.it e saranno pubblicati dallo staff per essere discussi collettivamente.
Come scelta redazionale, NON posteremo appelli all'adozione a mezzo web, ritenendolo uno strumento pericoloso e pieno di insidie per coloro che vogliamo, invece, proteggere.
Sono possibili appelli all'adozione a distanza, segnalazioni di animali persi o ritrovati, petizioni, iniziative ecc.
ZOO A VITA video inviato dal ns visitatore
Claudio Cretì (Lecce)-(P) villaggioortelle
Animali costretti a una convivenza forzata o peggio, in alcuni casi, destinati a vivere per sempre in cella di isolamento...In questo video non ci sono immagini di violenza fisica sugli animali, ma basta guardarli negli occhi per conoscere il loro stato d'animo. No allo zoo a vita e no alla calunnia di chi dice che gli zoo e i circhi svolgono una funzione educatrice e didattica.
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contatore al 18/11/2008
« Da "Primadanoi" portale ... | Messaggio #6 » |
Buongiorno amici!
Ho avuto il grande onore di essere invitata a scrivere su questo bellissimo Blog.
Come tutti saprete, oramai mi conoscete bene, io adoro gli animali.
Sono, insieme ai bambini, gli unici esseri creati dal Signore che riescono ancora a farmi credere nella bontà, nell'amore e nella lealtà.
Per presentarmi vi voglio raccontare una storia. Una storia vera.
La Storia di Fiocco di Neve (detto Floc)
Floc è stato il mio compagno per oltre 20 anni.
Ho sempre avuto tanti gatti e tanti cani ma ce ne sono stati alcuni che hanno segnato per sempre la mia vita. Uno di questi è stato appunto Floc.
Quando nacque, da padre di altissimo rango (Persiano Cincillà purissimo) e mamma meticcia (la mia), venne immediatamente rifiutato dalla sua mamma.
Se il piccolino si avvicinava per succhiare il latte veniva cacciato in malo modo.
Tutti gli altri gatti soffiavano quando lui si avvicinava.
Perchè? Non lo so.
Così io divenni la sua mamma a tutti gli effetti. Gli somministravo il latte con il contagocce ogni 2 ore, poi con il biberon.
Dormiva nell'incavo del mio collo, o fra i miei capelli.
Con il passare del tempo, imparò a restare indifferente al comportamento dei suoi simili.
Andava perfettamente d'accordo con il cane e poi aspettava il mio ritorno per essere completamente felice.
Era però un gatto indipendente. Durante il giorno se ne andava scorazzando per i giardini altrui, la sera al mio ritorno aspettava il mio richiamo e tornava, incedendo maestoso, con il suo pelo da Persiano, la coda sempre ritta come un periscopio, i suoi grandi occhi di giada sempre vigili.
Quando cominciò per lui la stagione degli amori e quindi dei combattimenti fra gatti, si scoprì la sua totale incapacità di fare del male. Aveva sempre la peggio. Però si fece furbo e quando vedeva che stava perdendo faceva in modo di portare il "nemico" sotto la mia finestra. Da lì inviava il suo richiamo d'aiuto e la mia cagna correva subito in suo aiuto.
Io dicevo sempre: Floc chiama e Lilli risponde.
E in effetti, la mia Lilli, bastardina trovata per strada, correva in suo aiuto, cacciava via l'altro gatto, si assicurava con un paio di leccatine che il suo amico fosse in buona salute e insieme risalivano in casa.
A 8 anni fui costretta a farlo castrare. Era troppo pieno di ferite e non sapeva assolutamente difendersi dagli altri gatti.
Ma il suo mondo ero io e la sua "pappapollo".
Dovete sapere infatti che lui era un gatto educatissimo, non rubava mai il mangiare ma aspettava tranquillo che gli dessimo ciò che gli spettava.
C'era una sola eccezione: il pollo.
Non si sa per quale motivo, era convinto che se in casa si cucinava il pollo, questo fosse per lui.
Per cui se sbadatamente si lasciava un pollo cucinato o no in bella vista, lui se lo pappava tutto intero.
Abbiamo vissuto in perfetta simbiosi per 20 anni. Gli altri gatti a poco a poco sono morti di vecchiaia, lui resisteva ed era sempre bellissimo.
Quando però giunse il suo momento, stava tanto male e in famiglia tutti volevano che io lo facessi addormentare.
Ma io non potevo farlo. Il mio Floc non poteva andarsene per un'iniezione letale!
Venne la veterinaria a casa mia. Era un'amica che aveva seguito Floc per tutti gli anni da quando l'avevo e cercò in tutti i modi di convincermi.
Io lo tenevo fra le braccia e mi rifiutavo di lasciarlo.
Nessuno riuscì a strapparmelo.
Erano tutti disperati. La veterinaria allora mi disse: Io vado a visitare un altro gatto qui vicino. Poi torno...
Quando tornò mezz'ora dopo io ero ancora lì con il mio fiocco di neve fra le braccia.
I miei figli mi dovettero mantenere e lei lo prese.
A nulla valsero i miei pianti.
Ma quando lei lo stese sulla scrivania per fargli l'iniezione si rialzò e mi guardò stupita.
"Se n'è andato...Floc è finito..."
Il mio Floc mi aveva fatto l'ultimo regalo. Se n'era andato in silenzio, fra le jmie braccia, fra le braccia della sua mamma, come io avevo sempre voluto.
Lo presi, lo spazzolai bene, era ancora bellissimo.
Lo avvolsi in un mio foulard di seta e lo poggiai in una cassetta di legno pregiato. Adesso è sepolto sotto l'albero vicino alla mia finestra.
Il mio Floc. Il mio adorato Fiocco di Neve.
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Inviato da: giusymartoglio
il 23/12/2008 alle 15:45
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