Musica sincera

A distanza di due anni...


Sono passati ormai due anni dalla nascita del mio duo "Moreno & jole" ed è il caso di fare un primo bilancio.Ed il bilancio è... FANTASTICO!!!!Credo di non essermi mai divertito così come negli ultimi tempi. Ho ricevuto tante, tante soddisfazioni proprio in quell'ambiente in cui sembrava non ci fosse più futuro nè voglia di fare buona musica. Dovunque, nei locali in cui Jole ed io ci esibiamo, risultiamo tra i più gettonati. Sì, saranno pure centri civici di piccole dimensioni, ma appagano veramente tanto, perché gli applausi che ricevi sono del tutto disinteressati e sinceri.In questi locali, la maggior parte dei gruppi che vi si esibiscono lo fanno per puro scopo di lucro, senza mettere più l'anima in quello che fanno, perché tanto "la gente non capisce un c...", quindi chissenefrega, mettono solo basi musicali, tutto registrato, nessuno suona più, e chi canta lo fa con grande distacco. Ci credo! Come fai a cantare su un repertorio fissato, con "sound" fissato, canzoni sempre uguali da serata a serata, cominci a cantare e sai già come andrà a finire, assoli finti, già preconfezionati, niente adrenalina, nè cuore...In mezzo ad un mare di "pseudo-musicisti" così, un semplice duo che canta davvero con piacere, una fisarmonica vera e sincera, l'esecuzione di assoli alla tastiera, sempre nuovi di serata in serata, diventano incredibilmente qualcosa di vivo e coinvolgente. E la gente, anche quella che non capisce un c..., se ne accorge, non sa perché, ma si ritrova a divertirsi di più.Altro motivo per cui ci siamo guadagnati il favore del nostro pubblico è la scelta del repertorio. Mi guardo bene dal proporre canzoni ballabili ma sconosciute: i nostri brani sono tutti ripresi da grandi successi della canzone italiana, dagli anni '30 del secolo scorso fino ad oggi. Non è difficile scegliere i pezzi giusti, perché, ad esempio, se un brano strumentale degli anni '60 è giunto intatto fino ad oggi, vuol dire che la "storia" raccontata nel suo pentagramma è qualcosa di magico, e subliminalmente parla al cuore di chi l'ascolta, anche se il vero messaggio non è del tutto definito ma certamente ci riguarda dal profondo.Risultato: suoniamo per puro piacere (sì, d'accordo, c'è anche il lato economico...), cantiamo con il cuore canzoni immortali, la gente balla e mentre balla si ritrova a cantare senza volerlo, e alla fine l'applauso nasce spontaneo.Ma sarà davvero così? Non è che vedo tutto nero al di fuori del nostro modo di fare musica? Vediamo...Accendo la radio, su una famosa radio che finisce con l'ultima lettera dell'alfabeto, e sto lì ad ascoltare l'orchestra dal vivo che sta suonando in sala. Mah! Le canzoni sono pressoché sconosciute ed insignificanti, una uguale all'altra, c'è sotto (se non sopra) una base musicale, voci registrate, e l'orchestra, col cavolo che sta suonando dal vivo, che si autocelebra. Parte la base (tic, tic, tic, tic il metronomo all'inizio) tutto finto fino alla fine, poi un bel tousch con l'unico accordo finale davvero suonato, un po' di casino, presentazione, e via con un altro brano, tic, tic, tic, così fino alla fine. UNA VERGOGNA!Quel modo di fare orchestra è MORTO, sono tutti morti.La genuinità sta ormai nelle piccole realtà, e devi anche cercarla con la lente d'ingrandimento. Io penso che il mio duo sia tra i più genuini e veri che ci siano qui in giro.