News Art International Magazine Maggio 2018Artigianato Artistico = Piccola Industria del Futuro ?Thema:Nel prossimo numero dedicato all’Artigianato Artistico, vogliamo sollevare le problematiche di espansione di questo prodotto oramai sinonimo di disperso o poveramente estinto.Il grande errore, inoltre di tanti Artisti e poi Artigiani, rimasti , è quello di vivere questo problema come se fosse una colpa personale. Non è così! Dobbiamo cercare il problema e possibilmente risolverlo.Vivendo isolati nelle poche botteghe rimaste timidamente aperte, nell’ inutile speranza di essere utili a qualcuno, costretti a subire una indifferenza offensiva e crescente.Il vecchio Artigiano di servizio, tipo sartoriale o il tappezziere ecc ...è stato demolito, dall’Industria spiccia sfacciatamente riprodotta in usa e getta..Anche il Pittore o il Fotografo sono totalmente spiazzati dalle tecniche innovative di consumo e di merce, importata, scopiazzata e venduta a due soldi.Noi osservatori, i consulenti, gli esperti di mercato internazionali, noi tutti abbiamo il dovere di esprimere le nostre perplessità, per invitare sia le istituzioni, che gli operatori del settore, ad una riflessione comportamentale, comunicando, che è inutile produrre, se non si ha una finalità concreta, sia essa opera unica o numerica, affidando agli esperti la valutazione necessaria, per entrare nei mercati, sia Nazionali che Internazionali, con un unico comune denominatore, l’Artigianato Italiano, prodotto nelle scuole dando lavoro ai giovani, sovvenzionate dallo stato, per diventare un veicolo smagliante e unico rappresentante, di una piccola Industria di eccellenza, promozionato e venduto perché tutelato e studiato dai nostri Professori e Maestri d’Arte che sapranno utilizzare le nostre competenze per esprimere ed esaltare la nostra riconosciuta e storica genialità, senza lasciare il singolo a combattere con i mulini al vento.Vediamo continuamente, l’industria del Vino, l’industria della Moda , l’industria della Pizza, l’industria della Nutella, l’industria delle Multinazionali che con la potenza del denaro, invade i nostri televisori e tutti i social .Certo è scontata la ripresa economica, ma solo per pochi eletti. Senza pensare che esistono migliaia di persone qualificate, lasciate allo sbando di un destino troppo crudele.Non abbiamo ancora la ricetta vincente, ma è pur vero che i Maestri d’Arte, sono soli, che le Scuole di Arte e Mestieri, sono allo sbando e non producono altro che futuri artigiani o artisti destinati comunque a rimanere soli per risolvere il pane quotidiano, la discussione è aperta ,confrontiamoci , parliamone. La domanda che facciamo a chi ci legge: esiste, lo Stato, esiste un Ministero Industria, esistono progetti, esiste un organismo Istituzionale in grado di realizzare, l’Artigianato Italiano, come fosse un diamante da collezionare? senza pesare sulle spalle di un singolo cittadino o di un allievo pagante ormai perso nella folla dei criteri antichi e senza sbocco?Sentiamo tanto parlare di lavoro ai giovani e allora diamo loro questa opportunità lavorativa, e inseriamo i Maestri all’insegnamento, con la finalità di produrre delle opere vendibili collocate nei luoghi competenti e di prestigio.Il ritorno finanziario e d’immagine sarebbe garantito per tutti. Aspettiamo delle vostre gentili risposte o proposte e ringraziamo tutti per l’attenzione.La Presidente Rosanna Guadagnino ZanonRoma 04/ Aprile/2018
News Art Magazine Maggio 2018
News Art International Magazine Maggio 2018Artigianato Artistico = Piccola Industria del Futuro ?Thema:Nel prossimo numero dedicato all’Artigianato Artistico, vogliamo sollevare le problematiche di espansione di questo prodotto oramai sinonimo di disperso o poveramente estinto.Il grande errore, inoltre di tanti Artisti e poi Artigiani, rimasti , è quello di vivere questo problema come se fosse una colpa personale. Non è così! Dobbiamo cercare il problema e possibilmente risolverlo.Vivendo isolati nelle poche botteghe rimaste timidamente aperte, nell’ inutile speranza di essere utili a qualcuno, costretti a subire una indifferenza offensiva e crescente.Il vecchio Artigiano di servizio, tipo sartoriale o il tappezziere ecc ...è stato demolito, dall’Industria spiccia sfacciatamente riprodotta in usa e getta..Anche il Pittore o il Fotografo sono totalmente spiazzati dalle tecniche innovative di consumo e di merce, importata, scopiazzata e venduta a due soldi.Noi osservatori, i consulenti, gli esperti di mercato internazionali, noi tutti abbiamo il dovere di esprimere le nostre perplessità, per invitare sia le istituzioni, che gli operatori del settore, ad una riflessione comportamentale, comunicando, che è inutile produrre, se non si ha una finalità concreta, sia essa opera unica o numerica, affidando agli esperti la valutazione necessaria, per entrare nei mercati, sia Nazionali che Internazionali, con un unico comune denominatore, l’Artigianato Italiano, prodotto nelle scuole dando lavoro ai giovani, sovvenzionate dallo stato, per diventare un veicolo smagliante e unico rappresentante, di una piccola Industria di eccellenza, promozionato e venduto perché tutelato e studiato dai nostri Professori e Maestri d’Arte che sapranno utilizzare le nostre competenze per esprimere ed esaltare la nostra riconosciuta e storica genialità, senza lasciare il singolo a combattere con i mulini al vento.Vediamo continuamente, l’industria del Vino, l’industria della Moda , l’industria della Pizza, l’industria della Nutella, l’industria delle Multinazionali che con la potenza del denaro, invade i nostri televisori e tutti i social .Certo è scontata la ripresa economica, ma solo per pochi eletti. Senza pensare che esistono migliaia di persone qualificate, lasciate allo sbando di un destino troppo crudele.Non abbiamo ancora la ricetta vincente, ma è pur vero che i Maestri d’Arte, sono soli, che le Scuole di Arte e Mestieri, sono allo sbando e non producono altro che futuri artigiani o artisti destinati comunque a rimanere soli per risolvere il pane quotidiano, la discussione è aperta ,confrontiamoci , parliamone. La domanda che facciamo a chi ci legge: esiste, lo Stato, esiste un Ministero Industria, esistono progetti, esiste un organismo Istituzionale in grado di realizzare, l’Artigianato Italiano, come fosse un diamante da collezionare? senza pesare sulle spalle di un singolo cittadino o di un allievo pagante ormai perso nella folla dei criteri antichi e senza sbocco?Sentiamo tanto parlare di lavoro ai giovani e allora diamo loro questa opportunità lavorativa, e inseriamo i Maestri all’insegnamento, con la finalità di produrre delle opere vendibili collocate nei luoghi competenti e di prestigio.Il ritorno finanziario e d’immagine sarebbe garantito per tutti. Aspettiamo delle vostre gentili risposte o proposte e ringraziamo tutti per l’attenzione.La Presidente Rosanna Guadagnino ZanonRoma 04/ Aprile/2018