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tronchetto della felicita'


Il nome comune “tronchetto della felicità” è ricco di suggestioni e fa riferimento, oltre che al suo grazioso aspetto, anche alla principale caratteristica della pianta: la suaconsiderevole longevità. Appartenente alla Famiglia delle Agavaceae e originario delle foreste tropicali del Centro Africa, dove puòraggiungere altezze considerevoli, sino a 10-12 metri, iltronchetto della felicitàè noto botanicamente come Dracaena fragrans. Ampiamente diffuso negli ambienti interni a partire dalla fine degli anni ’70, si può acquistare in diverse dimensioni: da piantine alte 20-30 centimetri, sino ad esemplari che possono raggiungere l’altezza di due-tre metri.Interventi tempestivi se la pianta è malataTra le piante adatte agli spazi interni, il tronchetto della felicità è una di quelle che possono dare le maggiori soddisfazioni, oltre che per la bellezza, anche per la buona adattabilità ai luoghi chiusi e la non difficile coltivazione. Tuttavia il mancato soddisfacimento di alcune esigenze (in particolare per quanto concerne temperatura e acqua) può tuttavia far diminuire il pregio ornamentale delle piante e, nei casi più gravi, determinarne il rapido deperimento. Ilriconoscimento tempestivo e certo dei sintomi, permette di effettuare diagnosi attendibili e di approntare i più opportuni interventi curativi volti a contenere l’avversità. sintomo: DECOLORAZIONE DELLE FOGLIEcause: CARENZA DI AZOTOLe foglie, inizialmente quelle più giovani, rimangono più piccole del normale, con una colorazione verde pallido; quelle più vecchie appaiono ingiallite e poco vigorose. Ladecolorazione determina anche la forte riduzione del contrasto tra aree verdi e striature gialle. Nei casi più gravi, tutto il fogliame ingiallisce in modo uniforme e non si ha più emissione di nuove foglie. Il danno si manifesta soprattutto in piante mantenute in contenitori troppo piccoli o coltivate in substrato di scarsa qualità e scarsamente concimate.RimediDistribuire regolarmente concimi liquidi ricchi in azoto (ad esempio sangue di bue); a livello preventivo, acquistare piante sane e ben sviluppate, allevate in terriccio di qualità. sintomo: INGIALLIMENTO DELLE FOGLIEcause: DANNO DA ECCESSO DI LUCEI tronchetti non sopportano gli ambienti troppo luminosi: le foglie, a causa del contatto diretto con i raggi solari o con sorgenti luminose artificiali troppo intense, manifestano facilmente decolorazioni, ingiallimenti e, nei casi più gravi, vere e proprie scottature. Il danno si manifesta soprattutto in periodo estivo ed è accentuato da un insufficiente apporto idrico.RimediLe piante danneggiate vanno velocemente portate in luogo ombreggiato e le foglie disseccate tagliate, al fine di favorire un veloce e vigoroso nuovo ricaccio. Nebulizzare il fogliame con acqua. Non servono trattamenti antiparassitari o concimazioni. sintomo: MACCHIE SUI MARGINI FOGLIARIcause: ECCESSO DI CONCIMEIl tronchetto è assai sensibile agli eccessi di concime, che determinano la formazione dimacchie, seppur non troppo estese, di colore giallo-bruno, lungo i margini fogliari. I dannisono più probabili quando si concima senza aver prima adeguatamente irrigato il substrato.RimediGeneralmente i danni sono di entità limitata e non recuperabili. È importante attenderealcuni mesi prima di riprendere a concimare, comunque con dosaggi assai ridotti. Non eseguire alcun trattamento antiparassitario. sintomo: RIPIEGAMENTI delle fogliecause: AFIDISe, soprattutto in primavera, si notano decolorazioni e ingiallimenti delle foglie,arrotolamenti e deformazioni delle lamine fogliari, rallentamento di crescita nelle giovani piante, la causa potrebbe essere un attacco da parte degli afidi. Si tratta di parassiti di colore verde o nero. Questi si alimentano dei succhi cellulari delle parti verdi della pianta, causando le alterazioni fogliari; possono inoltre trasmettere pericolosi virus. Colpiscono soprattutto le varietà con foglie più estesamente di colore verde.RimediTrattare tempestivamente con insetticidi aficidi chimici o con prodotti biologici (piretro, tanaceto, neem). A scopo preventivo, ridurre le concimazioni con azoto che, se in eccesso, favorisce lo sviluppo di tessuti verdi troppo teneri, quindi più sensibili agli attacchi degli afidi. sintomo: AMMASSI COTONOSI BIANCHI cause: COCCINIGLIEQueste cocciniglie si manifestano sotto forma di ammassi biancastri appiccicosi, localizzati prevalentemente nel punto di inserzione delle foglie sul rachide del ciuffo apicale, laddove c’è maggior ombrosità e l’aria circola meno. Raramente si insediano sul tronco. In caso di grave attacco, le foglie attaccate subiscono prima decolorazioni e ingiallimento per sottrazione di linfa, poi disseccamenti fogliari e generale deperimento. Le cocciniglie, secondariamente, possono favorire lo sviluppo di fumaggine.RimediIntervenire tempestivamente con insetticidi specifici (oli minerali), che ricoprono gli insetti e li soffocano, oppure, se la presenza è limitata, con soluzione di acqua e sapone di Marsiglia, da risciacquare dopo un ventina di minuti dall’applicazione. Nel caso di forte infestazione eliminare le foglie più colpite. Gli attacchi sono frequenti in piante indebolite (poco concimate, mantenute in vasi troppo piccoli) e il loro sviluppo è favorito da un ambiente molto caldo e umido.