io sono cosi

la parte che spetta ai poveri


ieri mentre passavo davanti alla seconda casa (villa) della mia insegnate di francese alle superiori nascosta in mezzo al verde pensavo a quello che diceva gesù nel vangelo; infatti a casa l'ho detto a mia mamma che tutte le cose (+ i soldi in banca) in più, che ci permettono di fare una vita agiata, appartengono ai poveri e aggiungevo a mia mamma che in fin dei conti siamo responsabili moralmente delle loro condizioni disperate di vita e di morte per via del cibo, delle preoccupazioni, del terrore dovuto a questa vita cosi disagiata per la sfortuna di essere nati nella parte sbagliata del mondo. percui ero pensieroso e pure adesso per il fatto che anche io non vivo cosi sobriamente e avendo pure io i soldi in banca anche se dietro a tanti sacrifici lavorativi e basta. pensavo anche di donarli tutti in beneficienza; mia mamma ha risposto che sono soldi guaagnati con il sudore ma questo a me non basta come risposta e neanche a gesù. poi oggi prima di venire al lavoro mi sono fermato a comperare un paio di pianelle bianche a strisce blu e rosso a una collega di lavoro per il onomastico di mercoledì anche se un'altra collega mi tratta per via del lavoro di guardiano che faccio come uno straccio vecchio e sporco e infatti ora sono molto triste.