io sono cosi

la villa romana


sabato sera mi sono fermato presso una villa molto bella ove c’era una festa privata immagino, una di quelle ville che si eregono sulla strada con tante scalinate e piene di statue e colonne come quelle romane. dentro vi era un concerto con archi. vedevo fuori dal portone sotto il portico in ogni istante che guardavo una moltitudine di persone e tante donne che tenevano la sigaretta tra le dita come una statuina e aspiravano da quella come fosse la cosa più buona del mondo da mangiare, come una poziomka (fragolina di bosco cosi la chiamava Teofilia la mamma cara della ragazzina dal cappottino rosso). alcune donne anche di seconda età con quelle giovani e poi anche giovanissime che facevano quasi a gara. poi ho notato una signora anziana con il marito anziano andare al parcheggio e anche lei fumava l’ennesima sigaretta e indossava le decollettèe nere con una bella fibbia sul tallone della scarpa elegante direi e allora ho pensato che lei le indossasse una volta all’anno e non per far piacere al marito ma per non essere meno importante delle ragazze e donne giovani che indossavano tutte i tacchi alti. a questa signora ho chiesto timidamente se si lasciasse annusare le scarpe da suo marito ma  la risposta è stata opaca come i suoi denti. poi ho notato una signora in compagnia di quattro uomini scendere dalle scale con in mano le sue scarpine alte e sedersi su un murettino e le ho visto i piedi avvolti dalle calze velate chiare e questo mi ha turbato moltissimo.