E insomma, alla fine questo benedetto referendum si farà, e come sembra prevedibile non si raggiungerà il quorum. Nulla di drammatico, intendiamoci. Le stesse cose si potranno fare solo a un paio d'ore di aereo da qui, solo con qualche soldo in più, e del resto la famosa eugenetica per i ricchi c'è sempre stata, no? E il corpo, non è forse da tempo ormai una merce come tante? Ma avremo salvaguardato la Morale tanto cara all'orianona nazionale, la sacralità della Vita, l'intangibilità della Natura. Poco conta che la natura l'uomo la manipoli all'incirca da qualche migliaio di anni, l'essenziale è che alla nostra coscienza facciamo credere che non sia così. E zitti, mi raccomando. Che bella favola, che il marciume della nostra società possa scomparire così, semplicemente chiudendo gli occhi.Dunque, cambierà poco. Ma due cose, almeno, sì. Intanto, finirà ufficialmente questa barzelletta secondo cui gente che se appena potesse ripristinerebbe i roghi (e non è escluso) è oggi discriminata e relegata in un ghetto dal predominio di ideologie laiciste e relativiste. Finalmente, i Giusti saranno Maggioranza. E forse dovranno smettere di piagnucolare e prendersi le loro responsabilità. Poco importa che la guerra al relativismo venga vinta con uno strumento alquanto relativista come l'astensione... sono sottigliezze e bizantinismi questi, l'importante è il Risultato.L'altra cosa è meno allegra. La strumentalizzazione politica dell'integralismo religioso, già oggi tanto evidente nelle posizioni di quei sedicenti laici che sposano la battaglia religiosa per calcolo politico (magari anche solo nell'ingenua convinzione che una società religiosamente motivata possa meglio combattere la minaccia di altri integralismi) avrà ottenuto un primo successo. E si preparerà per nuove sfide. L'occidente si appresta sempre più a emulare i nemici che dice di voler combattere.E con questo allegro presentimento nel cuore, domenica mattina me ne andrò a votare. Quattro sì, ma senza gioia. Viva Frankenstein, fratelli.
Post N° 2
E insomma, alla fine questo benedetto referendum si farà, e come sembra prevedibile non si raggiungerà il quorum. Nulla di drammatico, intendiamoci. Le stesse cose si potranno fare solo a un paio d'ore di aereo da qui, solo con qualche soldo in più, e del resto la famosa eugenetica per i ricchi c'è sempre stata, no? E il corpo, non è forse da tempo ormai una merce come tante? Ma avremo salvaguardato la Morale tanto cara all'orianona nazionale, la sacralità della Vita, l'intangibilità della Natura. Poco conta che la natura l'uomo la manipoli all'incirca da qualche migliaio di anni, l'essenziale è che alla nostra coscienza facciamo credere che non sia così. E zitti, mi raccomando. Che bella favola, che il marciume della nostra società possa scomparire così, semplicemente chiudendo gli occhi.Dunque, cambierà poco. Ma due cose, almeno, sì. Intanto, finirà ufficialmente questa barzelletta secondo cui gente che se appena potesse ripristinerebbe i roghi (e non è escluso) è oggi discriminata e relegata in un ghetto dal predominio di ideologie laiciste e relativiste. Finalmente, i Giusti saranno Maggioranza. E forse dovranno smettere di piagnucolare e prendersi le loro responsabilità. Poco importa che la guerra al relativismo venga vinta con uno strumento alquanto relativista come l'astensione... sono sottigliezze e bizantinismi questi, l'importante è il Risultato.L'altra cosa è meno allegra. La strumentalizzazione politica dell'integralismo religioso, già oggi tanto evidente nelle posizioni di quei sedicenti laici che sposano la battaglia religiosa per calcolo politico (magari anche solo nell'ingenua convinzione che una società religiosamente motivata possa meglio combattere la minaccia di altri integralismi) avrà ottenuto un primo successo. E si preparerà per nuove sfide. L'occidente si appresta sempre più a emulare i nemici che dice di voler combattere.E con questo allegro presentimento nel cuore, domenica mattina me ne andrò a votare. Quattro sì, ma senza gioia. Viva Frankenstein, fratelli.