Wow. Dopo mesi di assenza, c'è chi ancora si ricorda del vecchio canefantasma. Sono quasi commosso. E mentre mi arrovello per cercare di capire sotto quale nick ho letto spudorata_mente (aiutino?), ringrazio tutti di cuore. Manola, un'eccezione alle mie nuove regole di ingaggio per te la farei volentieri, ma il tuo blog per me è ad altissimo rischio….E a proposito: sul blog di rosalux (post n. 195) c'è una storia molto istruttiva, che aiuta a rendersi conto delle storture e delle aberrazioni a cui conduce l'approccio ideologico della legge appena uscita trionfalmente dall'agone refendario. Molto più istruttivo di tanti dibattiti "alti" su quando inizia la vita, sulla dignità giuridica dell'embrione, ecc., ci fa capire l'assurdità di questa legge nelle sue applicazioni concrete, sulla pelle delle persone, delle donne, delle madri, delle coppie. Forse ci rimane questa speranza: che nel giro di qualche anno di applicazione sulla pelle delle persone, si formi una coscienza diffusa di quello che questa legge è veramente. Per adesso, tocca affidarsi alla Corte costituzionale, o (per chi ha meno pazienza, e qualche soldo in tasca) alle compagnie aeree. Nel frattempo, l'offensiva teocon andrà avanti, sullo slancio di questo risultato così eclatante, e la legge 194 è dietro l'angolo: e anche questo è giusto, in fondo, servirà ad aprire gli occhi sulle conseguenze a cui porta affermare a cuor leggero principi apparentemente nobili e alti, in realtà impraticabili. Speriamo di non aprirli troppo tardi.La nostra società ha vissuto un tale rincoglionimento mediatico che si è arrivati a far passare persino la favola del Buttiglione discriminato, e della dittatura del pensiero unico relativista. Che quando la racconta il buon Ratzinger ai fedeli, in fondo fa solo il suo mestiere, e va rispettato per questo. Ma trasportata nell'arena pubblica appare per quello che è, una cazzata pazzesca. Nella "dittatura relativista", nessuno impedisce a chi crede (o a chi non crede) di vivere secondo le sue convinzioni: nello Stato Etico, non è esattamente la stessa cosa.Ora, viste le proporzioni del risultato, c'è un'unica consolazione: la favoletta della minoranza perseguitata non funziona più, almeno in questo paese. Ora siamo NOI, atei miscredenti nichilisti e relativisti smidollati, che possiamo rivendicare i diritti della minoranza. Non è poca cosa, iniziamo ad attrezzarci. Quanto a chi crede di aver vinto, prima o poi dovrà pur accorgersi di quanto sia contro natura, e a lungo andare mefitico e letale, il connubio con il laicismo relativizzato dei Pera, Ferrara e compagni. Mentre celebra la sua più eclatante vittoria degli ultimi anni, la Chiesa cattolica si avvia a condividere il destino di una qualunque setta carismatica americana. Una fine piuttosto ingloriosa. Alla fine, la democrazia cristiana era meglio, e in fondo era anche quello che ci meritavamo. Ma ormai, forse, è tardi anche per quella.
Post N° 3
Wow. Dopo mesi di assenza, c'è chi ancora si ricorda del vecchio canefantasma. Sono quasi commosso. E mentre mi arrovello per cercare di capire sotto quale nick ho letto spudorata_mente (aiutino?), ringrazio tutti di cuore. Manola, un'eccezione alle mie nuove regole di ingaggio per te la farei volentieri, ma il tuo blog per me è ad altissimo rischio….E a proposito: sul blog di rosalux (post n. 195) c'è una storia molto istruttiva, che aiuta a rendersi conto delle storture e delle aberrazioni a cui conduce l'approccio ideologico della legge appena uscita trionfalmente dall'agone refendario. Molto più istruttivo di tanti dibattiti "alti" su quando inizia la vita, sulla dignità giuridica dell'embrione, ecc., ci fa capire l'assurdità di questa legge nelle sue applicazioni concrete, sulla pelle delle persone, delle donne, delle madri, delle coppie. Forse ci rimane questa speranza: che nel giro di qualche anno di applicazione sulla pelle delle persone, si formi una coscienza diffusa di quello che questa legge è veramente. Per adesso, tocca affidarsi alla Corte costituzionale, o (per chi ha meno pazienza, e qualche soldo in tasca) alle compagnie aeree. Nel frattempo, l'offensiva teocon andrà avanti, sullo slancio di questo risultato così eclatante, e la legge 194 è dietro l'angolo: e anche questo è giusto, in fondo, servirà ad aprire gli occhi sulle conseguenze a cui porta affermare a cuor leggero principi apparentemente nobili e alti, in realtà impraticabili. Speriamo di non aprirli troppo tardi.La nostra società ha vissuto un tale rincoglionimento mediatico che si è arrivati a far passare persino la favola del Buttiglione discriminato, e della dittatura del pensiero unico relativista. Che quando la racconta il buon Ratzinger ai fedeli, in fondo fa solo il suo mestiere, e va rispettato per questo. Ma trasportata nell'arena pubblica appare per quello che è, una cazzata pazzesca. Nella "dittatura relativista", nessuno impedisce a chi crede (o a chi non crede) di vivere secondo le sue convinzioni: nello Stato Etico, non è esattamente la stessa cosa.Ora, viste le proporzioni del risultato, c'è un'unica consolazione: la favoletta della minoranza perseguitata non funziona più, almeno in questo paese. Ora siamo NOI, atei miscredenti nichilisti e relativisti smidollati, che possiamo rivendicare i diritti della minoranza. Non è poca cosa, iniziamo ad attrezzarci. Quanto a chi crede di aver vinto, prima o poi dovrà pur accorgersi di quanto sia contro natura, e a lungo andare mefitico e letale, il connubio con il laicismo relativizzato dei Pera, Ferrara e compagni. Mentre celebra la sua più eclatante vittoria degli ultimi anni, la Chiesa cattolica si avvia a condividere il destino di una qualunque setta carismatica americana. Una fine piuttosto ingloriosa. Alla fine, la democrazia cristiana era meglio, e in fondo era anche quello che ci meritavamo. Ma ormai, forse, è tardi anche per quella.