zeroincondotta

Post N° 4


Chi ha detto: «mai discutere con un cretino: la gente potrebbe non accorgersi della differenza»?Fatto sta che gli organi disciplinari del Partito mi hanno sottoposto ad un severo richiamo: eccessiva la mia frequentazione di blog della Reazione. Severa autocritica, dunque. D'ora in avanti, solo letture ortodosse approvate dal Comitato centrale. Cominceremo presto.E a proposito: è una fortuna avere chi ti dice cosa pensare, la mattina. Almeno non devi prenderti tutta intera la responsabilità delle cazzate che pensi. Noto molti rivendicare come una nota di merito il fatto che quello che esternano è prodotto esclusivo della propria testolina, è insomma tutto fatto in casa. Il che, però, non è mica una gran nota di merito. Se quello che pensi, ad esempio, è una banalità sconfortante, o una minchiata solenne, il fatto che l'hai prodotta tu non depone a tuo favore. A meno di non pensare sempre solo cose profonde ed originali. Ma proprio questo deve essere il caso, a pensarci bene.Durante la mia breve ma intensa stagione di militanza politica, ho conosciuto alcuni "compagni" vecchio stile. Quelli fedeli alla linea, per intenderci. Che non parlavano quasi mai, e quando proprio non ce la facevano a non esprimere una critica alla politica del Partito, lo facevano sottovoce, a margine alle riunioni, quasi vergognandosene. Li ho sempre ammirati molto, molto più di quelli che dovevano sempre intervenire, perché convinti di avere (solo loro, ovviamente) la soluzione geniale per tutto. Mi ha sempre colpito la loro grande dignità, la loro compostezza, la loro comprensione del ruolo. Peccato che chi doveva avere il compito di pensare, ha smesso di farlo da tempo.