La Favola Mia

E COMINCIO' COSI QUESTA INCESSANTE ZEROFOLLIA...


La prima volta che ho ascoltato Renato è stato in radio...avevo otto anni..la sua voce mi catturò subito...cantava "Ah!Gelida, statica.Voglio riempirti di lividi…Togliti, subito,L'aria fasulla da candida.Guardami, spicciati,Sono tre ore che mugolo!Dai, non scassarmi le scatole.Ora sistemo le luci e ti riempio di baci.Ma non ti posso raggiungere…Sei solo un poster sul muro,Un poster bello davvero,Pubblicità di una bibita…Ah! "ahahahaahha favoloso...cominciavo a muovere i miei fianchi al suo splendido ritmo...chi sarà stò fricchettone, pensavo...che sballo...me mette adrenalina...e vaffanculo alle bambole che mi sorridevano con quell'aria imbalsamata e idiota...blah..perlomeno se avessero avuto l'aria da stronze, m'avrebbero attirata di più...e invece..noia...finito il suo brano...feci altre cose..tutto tranne che toccare quelle stupidissime bambole se non quando dovevo scompigliarle i capelli e truccarle da troie...proprio per dissacrare quell'aria da stupide che mi guardavano con sterilità, senza darmi un brivido un emozione...giaà...un brivido un emozione...mi torna in mente allora..il fricchettone di stamani che avevo sentito per radio..mi ricordavo che ripeteva molte volte "ti bevo liscia" ed allora...dedussi che sarebbe stato quello il titolo della canzone...il telefono...presto..devo chiamare in radio..che se dimenticano così le sensazioni? e chissà perchè continuavo a pensare a quella voce e più che alle parole..a quel brivido...sempre con la mia calma mignottonica e paracula...anche a quell'età...parlo col conduttore di quella radio e gli chiedo se poteva darmi informazioni sul cantante che avevano passato in mattinata..facendo capire chi, perchè a culo, avevo indovinato il titolo dellacanzone.."ah si..Renato Zero...mi disse, il collettone..."che cazzo è pensai io"...come ti chiami? Silvana, risposi, anzi... Silvy..lo preferisco, mi fa più troia...ma lo pensai soltanto, naturalmente...e il conduttore mi disse che se volevo il mercoledi alle 22 facevano uno special di un artista a richiesta...se volevo esprimere la mia preferenza...ed io al volo...richiesi subito Renato..però me lo mandavano in onda fra due mercoledì, per altre richieste già effettuate...e no...cazzo...e chi aspetta? Cominciai ad inventà nà marea de palle, che dovevo operarmi di appendicite, che soffrivo di una forte anemia e quindi, che non si sarebbe neanche forse sperato che ne uscissi dall'anestesia...COLPITO...il pollo cadde nella mia padella..cotto a puntino..mignotta già a otto anni..ve l'ho detto...e così mi toccava aspettare solo due giorni essendo lunedi...Il giorno..anzi...la sera fatidica arrivò...di corsa nel mio letto con la radio cuffietta...sotto le coperte..in culo a mia madre che credeva dormissi, infatti le bastò buttare uno sguardo dalla porta e si convinse...che dormissi...TIE'...FREGATA...Parte la musica...la sua voce ma non era "ti bevo liscia" e la sua voce mi toccò ancora l'anima...quindi pure a otto anni me lo sarei bevuto liscio gasato e pure strafogato tutto..."Per me.Tutto sembra attendere.Sembra un evento storico, ma…È un miracolo di sempre!Vedo già due mani tese,Imparerò ad andare, a non cadere.Saprò quello che è bene e ciò che è male…So già chi ha la risposta ai miei perché!Crescerò come un fiore.Perché io sono il frutto dell'amore.Non è lontano il giorno,Quando la luce vincerà sul buio…E nel silenzio esploderà il mio pianto,Ricco di rabbia e di felicità…Così…Così sapranno tutti che son qua!Non so per me quale sarà la sorte…Sarò una bimba fragile o un bambino forte!?Mi chiamerò Francesco o Maria Rosa? "PORCA PUTTANA...avevo le lacrime...oggi vi dico che si trattava del brano"Sogni nel buio"...allora manco lo sapevo..sapevo soltanto che questo essere mi somigliava...lo sentivo vicino...nelle parole..nella voce..nel suo disperato grido nascosto da felice trasgressività...non mi dilungherò ma quella notte ascoltai oltre questa..."no mamma no...make up make up...nell'archivio della mia coscienza..paleobarattolo...e via via tutte le datate di quell'anno...La testa cominciava a frullarmi..sto cantante è uno delle poche cose che mi fa pensare..riflettere..nà tigre da che son nata ero...ribelle a tutto e soprattutto a maledetti schemi che la mia famiglia di una napoli bene commercianti...cattolici perbenisti...volevano a tutti i costi...regolarmi..moderarmi..insegnarmi...ma cosa? stè paranoie? ma annate affanculo..l'unica regola ed insegnamento che ho seguito e con piacere è stata la danza classica, l'unica cosa che ci mise daccordo...per il resto...stanno ancora impazzendo...La premessa ed il racconto è stato più dettagliato agli inizi del mio approccio Renato Zero...poi di corsa, vi dirò che finalmente cercai il suo volto tra giornali...fra spettacoli che costringevo a farmi accompagnare essendo piccola, dovevano per forza...e da allora per Renato è cominciato il calvario, nun m'ha tolta mai più dalle palle...riceveva come minimo 5 lettere al giorno...e mi trovava piangente...smarrita..innamorata ed eccitata ai suoi spettacoli...ricordo che una volta a Sabaudia, allo stadio, seduta sul prato...spensi una sigaretta sulla mano di un povero Cristo che era seduto davanti a me...ahahahahahahaah quel buco ce l'avrà ancor oggi...poraccio...La mia strada è stata Renato...i miei pensieri...il mio cercare...lui..soltanto lui...15 anni ci dividono...ma siamo talmente uguali...e la mia fortuna è stata un giorno parlargli, per ore...e la mia sorpresa è stata accorgermi che Fiacchini mi somiglia ancor di più...non citerò la canzone che mi fa morire di più...perchè ognuna ha una storia...ognuna ha un brivido...e non posso prediligere una..piuttosto che un'altra..."ha tanti cieli la Luna mi lega per un motivo che non dirò...perchè è un qualcosa che mi lega a lui e di cui non voglio vantarmi pubblicamente...la canzone che ho portato io stessa in scena di più..è stata "per non essere così"...perchè anch'io scelsi un abito e provai ad essere diversa....anch'io mi son nutrita di fantasie per non morire...anch'io ho cercato amore..ma ho visto soltanto un portafoglio aprirsi tutte le volte, per pagare quell'ora in più"» Per Non Essere Così «Anche l'ultima prodezza, va…Non è un gioco, il carnevale!Mi scelsi un abito… Provai ad essere diverso…Per non essere così!Dio! Come sono, ridicolo…Quando tento di piacere!Se mai mi nutrirò, di fantasie, per non morire…Per non essere cosi!Un desiderio a metà,Un'altra volta, realtà…Senza più, una bugia!Io sul filo, in equilibrio…Guai… Se io guardassi, giù!Guai… Se mi tradissi!Se tu, leggessi… Paura!Paura, di me…Di questo vuoto, che c'è,Quando lo smalto, va via…Sarò l'ombra, di nessuno…Ancora un'ombra, senza età!Coltiverò i miei dubbi…Rabbia ed ingenuità!Amerò la gente, come me…Che ogni volta, cambia pelle…Che un giorno, è sull'asfalto,Un altro giorno, è fra le stelle!Per non essere cosi… Cosi! Cosi!!Siamo qui, impazienti… Siamo, qui!Aspettando, un carnevale!Che si risvegli, ancora, quella voglia di tentare…Per non essere cosi!Un desiderio a metà,Quante altre volte realtà…Coraggio… Non andar via!Paura!La stessa!Paura!Non passa!Quando io, sul marciapiede,Chiedo amore…E invece tu …Apri il portafoglio,E paghi, quell'ora, in più!Ambiguo!Diverso!Perverso!E adesso, come mi vuoi ?!Più donna!?Più uomo!Non tremo…Adesso decido, io!Quale sarà il ruolo, mio!Hai paura ?Tenta la sorte… O preferisci, la morte...il resto è storia meravigliosa con voi e con il mio Renato...GRANDI!!!