Casa vuota, finalmente. Casse nuove, poltrona ultra imbottita al centro del salotto, buio! Dopo alcuni minuti necessari per sistemare le casse in posizione stereofonica si presenta il dilemma: quale disco mettere su? Vinile, ovviamente, ma quale?? in genere in queste occasioni scelgo Pink floyd o bealtes.. i primi però in questi ultimi giorni li ho visti ed ascoltati fin troppo, quindi saranno i 4 di liverpool a tenermi compagnia.. altro dilemma: rubber soul, revoler, sgt. pepper's, the white album o abbey road....Revolver! mi ha sempre dato l'idea del disco perfetto, 14 canzoni per tutti i gusti, blues, psichedelia, musica da camera, soul, arrangiamenti perfetti, anche qualcosa da zecchino d'oro ( yellow submarine)... ma il lavoro mantiene un'omogeneità sorprendente, impossibile non ascoltarlo per intero.Taxman, di Harrison, apre il disco, la sua chitarra affilata, tagliente e blueseggiante accompagna sarcastici versi sul sistema fiscale inglese, e, strano ma vero, l'assolo di chitarra è di McCartney.. poi tanti piccoli capolavori come Eleanor Rigby, dimostrazione lampante dell'importanza del quinto elemento dei fab four, George Martin, che scrisse il triste arrangiamento per archi... I'm only sleeping e il suo ottimo lavoro in studio, voce raddoppiata, suoni rallentati, basso che avanza in punta dei piedi, nella quale lennon parla della sua pigrizia.. (successivamente dichiarò "il sesso è l'unica attivià per cui sono disposto a sprecare energie" :) )... Love to you, dove anonimi musicisti indiani suonarono tabla e sitar... due languidi pezzi di McCartney, Here,there and everywhere e la stupenda For no one, con una sessione di fiati ancora magistralmente arrangiata da Martin...Yellow submarine, la più famosa cantata da ringo, alla cui scrittura contrubuì anche Donovan (sky of blue and sea of green, in our yellow submarine, il suo contributo).. she said she said, composta dopo il primo viaggio in acido dei 4 (McCartney escluso)... i want to tell you, in cui George parla della frustrazione che si prova quando si hanno un sacco di pensieri in testa non si trovano le parole per esprimerli... got to get you into my life, con influenze soul e ottoni in stile Motown, in cui paul riferisce il pronome "you" all'LSD... fino ad arrivare a Tomorrow never knows, con john che tenta di esprimere con la musica le sensazione che provava nei suoi viaggi lisergici, prendendo in prestito le parole, seppur adattandole e ornandole, dal libro "the psychedelic experience"...Un disco che sfiora la perfezione...
Post N° 57
Casa vuota, finalmente. Casse nuove, poltrona ultra imbottita al centro del salotto, buio! Dopo alcuni minuti necessari per sistemare le casse in posizione stereofonica si presenta il dilemma: quale disco mettere su? Vinile, ovviamente, ma quale?? in genere in queste occasioni scelgo Pink floyd o bealtes.. i primi però in questi ultimi giorni li ho visti ed ascoltati fin troppo, quindi saranno i 4 di liverpool a tenermi compagnia.. altro dilemma: rubber soul, revoler, sgt. pepper's, the white album o abbey road....Revolver! mi ha sempre dato l'idea del disco perfetto, 14 canzoni per tutti i gusti, blues, psichedelia, musica da camera, soul, arrangiamenti perfetti, anche qualcosa da zecchino d'oro ( yellow submarine)... ma il lavoro mantiene un'omogeneità sorprendente, impossibile non ascoltarlo per intero.Taxman, di Harrison, apre il disco, la sua chitarra affilata, tagliente e blueseggiante accompagna sarcastici versi sul sistema fiscale inglese, e, strano ma vero, l'assolo di chitarra è di McCartney.. poi tanti piccoli capolavori come Eleanor Rigby, dimostrazione lampante dell'importanza del quinto elemento dei fab four, George Martin, che scrisse il triste arrangiamento per archi... I'm only sleeping e il suo ottimo lavoro in studio, voce raddoppiata, suoni rallentati, basso che avanza in punta dei piedi, nella quale lennon parla della sua pigrizia.. (successivamente dichiarò "il sesso è l'unica attivià per cui sono disposto a sprecare energie" :) )... Love to you, dove anonimi musicisti indiani suonarono tabla e sitar... due languidi pezzi di McCartney, Here,there and everywhere e la stupenda For no one, con una sessione di fiati ancora magistralmente arrangiata da Martin...Yellow submarine, la più famosa cantata da ringo, alla cui scrittura contrubuì anche Donovan (sky of blue and sea of green, in our yellow submarine, il suo contributo).. she said she said, composta dopo il primo viaggio in acido dei 4 (McCartney escluso)... i want to tell you, in cui George parla della frustrazione che si prova quando si hanno un sacco di pensieri in testa non si trovano le parole per esprimerli... got to get you into my life, con influenze soul e ottoni in stile Motown, in cui paul riferisce il pronome "you" all'LSD... fino ad arrivare a Tomorrow never knows, con john che tenta di esprimere con la musica le sensazione che provava nei suoi viaggi lisergici, prendendo in prestito le parole, seppur adattandole e ornandole, dal libro "the psychedelic experience"...Un disco che sfiora la perfezione...