La sei corde

Post N° 66


La musica ha un potere evocativo, questo si sapeva sensazioni, stati d'animo, ricordi, profumi... semplici flash legati indissolubilmente ad un pezzo tornano alla memoria automaticamente ogni volta che lo ascolto. Perquesto ogni volta che metto "Since i've been loving you"penso alla rabbia dei conflitti adolescenziali con i miei genitori, "Where the streets have no name" mi ricorda una esilarante partita di calcetto vecchia di più di dieci anni, " the great gig in the sky" la solitudine diun sabato notte con la luna piena lungo "la strada della morte", "Comfortably numb" un noioso sabato pomeriggio a casa, "Sultans of swing" la pigrizia e la scelleratezza dei miei pochi mesi da pseudo-studente,"Summer of '68" un gustoso sonnellino sul divano di casa, "No Son of mine" i giorni in cui ho deciso cosa fare della mia vita, "Echoes" la tensione di un Inter-Juventus del 2002, "wish you were here" i brividi di una sera di luglio... mmm si potrebbe andare avanti per un bel po'....Quello che non si sa.. anzi, quello che mi stupisce è che ora questo processo si sta invertendo.. non sono più le canzoni che riportano alla mente gli stati d'animo, utlimamente è successo più di una volta che quando provo alcune sensazioni o ricordo qualcosa arriva subito una canzone a sottolineare le mie emozioni... forse saranno solo conincidenze o forzature, ma...svegliarsi un lunedi mattina presto, dopo aver dormito con la persona che sia ama, salutarla con dei teneri baci prima di andare al lavoro, mettersi in macchina e ripensare ai giorni passati con lei, alle risate e allepasseggiate in riva al mare abbracciati stretti stretti e nello stesso tempo ascoltare una dolce ballata di Eric Clapton che inizia così:Holding you, you holding me, Everyone could see we were in ecstasy.Making love against the wall, Feeling very small when we didn' t need to bebeh... è proprio piacevole :)