Pausa caffé

Diario di una neopatentata


 2^ parte – leggi prima Post n° 88 28 marzoFinalmente oggi mi ha telefonato la carrozzeria. La mia auto è finalmente pronta ed è meglio che nuova. Non capisco, però, perché il carrozziere abbia montato delle vistose protezioni  in gomma arancione tutte intorno all’auto; mah, forse hanno cambiato qualche norma del codice della strada. E’ stato proprio carino: pensate che mi ha addirittura portato l’auto in strada e mi ha seguito con lo sguardo commosso fino alla partenza … e dire che neanche ci conosciamo. Dev’essere proprio una persona molto sensibile. 6 aprileSto diventando veramente una guidatrice provetta: chi ha coniato l'espressione "Donna al volante, pericolo costante" si è sbagliato di grosso. Comunque, qui a Padova sono tutti troppo nervosetti: mi hanno suonato per dieci minuti buoni perchè avevo acceso le frecce sbagliate!!! In effetti, io sentivo un ticchettio strano, ma non riuscivo a capire cosa fosse: quando poi sono arrivata a casa ho scoperto che si trattava delle quattro frecce lampeggianti, perchè le ho viste accendersi una volta scesa dall’auto.  Non voglio esagerare, però credo che chi progetta i cruscotti dovrebbe usare un po’ più di buon senso, perchè ci ho messo oltre 30 minuti a trovare il pulsantino. 15 aprileNonostante ormai guidi benissimo, ho ancora alcuni problemi nel parcheggio (eppure, il giorno dell'esame ne ho fatto uno bellissimo nella piazza antistante la chiesa!!!). Oggi ho tentato di parcheggiare vicino a casa mia... non c’era molto posto, anzi ci saranno stati solo 3 o 4 posti liberi e (disdetta!) nessuno adiacente all’altro. Ho messo la retromarcia, comincio ad entrare, quando sono a 45gradi comincio a controsterzare (che fatica senza il servosterzo !!!) e finalmente riesco ad infilarmi fra le due macchine... scendo e … uffa, sono ancora a 40 centimetri dal marciapiede !!! Vado un po' avanti, un po' indietro, mi avvicino di tre centimetri, ritento... dopo dieci minuti di sudore mi decido:  chiedo lumi al mio ragazzo. Cerco il cellulare nella borsetta, gli telefono e lui con voce calda e suadente mi consiglia di uscire e provare a rientrare meglio. Incoraggiata dal tono dolce della sua voce decido di ritentare. A metà manovra... ta-dah! colpo di scena:  una simpatica e arzilla vecchietta mi ha visto in leggera difficoltà e mi ha aiutato molto, sbracciandosi per quasi 10 minuti ed indicandomi  quando andare a destra, quando a sinistra. Certo che però anche lei dovrebbe evitare di abbandonare la propria sedia a rotelle lungo la strada, e poi ho visto che si muoveva benissimo, saltava a destra e sinistra meglio di una cavalletta. 17 aprileOggi per la prima volta sono andata in ufficio in macchina: preventivamente mi ero già fatta abilitare il badge per accedere al parcheggio interno, in modo da non avere problemi.  Sai che cosa mi è successo? Mentre canticchiavo spensieratamente il motivetto che passava per radio, mi sono diligentemente accostata all'ingresso. Metto la macchina in folle, recupero il badge dalla borsetta, scendo, passo il badge nell'apposito lettore, corro in macchina, metto la prima ma... la barra del cancello si è già impietosamente riportata in posizione tale da ostruirmi la strada. Allora rimetto in folle, scendo nuovamente dalla macchina sempre canticchiando il solito motivetto e ripasso il badge nel lettore che questa volta mi fa anche due 'beep'. Corro in macchina più in fretta di prima, ma non c'è niente da fare: quella perfida sbarretta non ne vuole sapere di farmi passare. Allora decido di salire di corsa in ufficio per chiedere aiuto ad una collega ed al mio ritorno (non sono passati neppure venti minuti) vengo accolta dagli applausi degli altri colleghi che si erano accodati dietro alla mia auto. Sono stati tutti molto carini e tutti si sono offerti di posteggiarmi l’auto. Anzi, quasi quasi litigavano per farlo … tante volte è proprio vero gli uomini sono dei veri galantuomini.