Zia Mariù racconta

Il giorno della memoria


Son morto ch’ero bambinoson morto con altri cento...passato per il caminoe adesso sono nel vento.Ad Auschwitz c’era la neveil fumo saliva lentonel freddo giorno d’invernoe adesso sono nel vento.Ad Auschwitz tante personema un solo grande silenzioche strano non ho imparatoa sorridere qui nel vento.Io chiedo come può l’uomouccidere un suo fratelloeppure siamo a milioniin polvere qui nel vento.Ancora tuona il cannoneancora non è contentadi sangue la bestia umanae ancora ci porta il vento.Io chiedo quando saràche l’uomo potrà impararea vivere senza ammazzaree il vento si poserà.☼ Grancesco Guccini