Zia Mariù racconta

La tenera storia di Ivonne Liverani e William d'Inghilterra


C'era tra le viuzze profumate di Parigi un fruttivendolo di nome Soleil.I suoi genitori lo avevano chiamato così in memoria del re Sole. Il ragazzo aveva un negozio di frutta e verdura,la più bella e fresca di Parigi,che lui stesso coltivava e raccoglieva direttamente dal suo orto. Alberi da frutta:albicocche, susine, fichi , pere,nespole,melagrane,e poi a terra sotto la soffice coltre :carote,patate,cipolle, aglietti e poi appesi a robusti virgulti crescevano i peperoni,i pomodori,i fagiolini, zucchine, fagioli, e melanzane lucide come il granato. Se in città volevi la frutta o la verdura migliore dovevi andare da Soleil. A Parigi si narra ancora che Soleil si raccomandasse a San Ravanello, perché la sua frutta crescesse a regola d'arte ed irresistibile, ed esclamava ai clienti:adatta a marmellate sublimi! Saranno dicerie,ma che quella frutta donasse un saporino speciale alle marmellate era innegabile! Gli scaffali,le cassette ,i ripiani del negozio erano tenut i in ordine perfetto, ma un mattino Soleil trovò un gran disordine di frutta e melanzane a terra. Perplesso,pensò di aver riempito troppo la cassetta delle pere, vedendole molte a terra ammaccate...ma io sono convinta che non andò così . Ivonne Liverani era un'albicocca bella e carnosa,diciamo un po' pacioccona e andò in sposa a William d'Inghilterra, la pera più ambita della nazione. Alle nozze furono invitate le famiglie di frutta più pregiata e giunsero in gran pompa, persino banane dai Caraibi e uva dalla regione dello Champagne , insomma primizie dalle colline, fino al mare. La scintilla era scoccata tra di loro proprio qualche giorno prima. Tra le cassette della frutta regnava la quiete: un chilo di mele per la signora Lisette con insalatina gentile, patate per gli gnocchi dello chef Ducasseron,borlotti per la signora Claretta e per caso,Soleil nella frenesia di preparar le borse della spesa per le sue clienti,prese al volo una colorita albicocca che stava per cadere e la poggiò sopra la cassetta delle pere, dove in prima fila stava fermo come un soldato :William. Il visetto di Ivonne si illuminò ,il nocciolo in petto gli pulsava a mille. Campane,farfalle,viole,tutto le si sprigionò nel pancino. Ma l'incanto finì presto perché prima di chiudere il negozio Soleil se ne accorse e rimise al suo posto l'albicocca. E così si trovarono uno davanti all'altro ,ma lontani. Per salutarsi facevano passa parola ed era divertente vedere tutta la frutta girarsi tutti da una parte per ascoltare le paroline d'amore che avrebbe detto William ad Ivonne .“Hai passata una notte tranquilla mon amour” diceva William alla sua pera vicina ,che a sua volta lo diceva all'altra, che lo diceva all'altra ancora e così via fino ad arrivare all'albicocca , che timidissima rispondeva:”Sì!” E così fino a sera; le parole rimbalzavano qua e là come una pallina da tennis. Fino a quando alla melanzana più anziana ,stufa di questo telefono senza fili , le scappò detto:ma perché non vi sposate!Tanta fu l'emozione tra la frutta e la verdura che la penultima pera , un po' sorda perché arrivata a maturazione, sbagliò dicendo :ma perché non vi spostate,e tutte, soprappensiero perché prese dalla gioia per la risposta che avrebbe dovuto dare la futura sposa, si spostarono e pututunnnn:caddero a terra!Ma la cerimonia avvenne ugualmente ,il mattino dopo,molto presto. La sposina, avvolta in una foglia aveva un vestitino aderente di velluto giallo dorato, che esaltava le sue forme generose;lo sposo invece era elegantissimo nella sua divisa più scura. Le pere cadute a terra e un po' ammaccate ,facevano saltelli per vedere il vestito della sposa e con tanta allegria acclamavano: “Viva gli sposi!”“Che bella coppia, ma guarda lei che delizia che è,chissà dove andranno in viaggio di nozze!” si sentiva dire dalle tribune dove si erano accalcate le patate. A terra invece le cipolle e gli agli e qualche melanzana si scatenarono in canti e balli fino a quando si sentì girar la chiave della porta. Nel silenzio entrò Soleil, che visto quel disordine prese la scopa e non ci pensò due volte,si rimboccò le maniche e cominciò a rimettere in ordine il suo negozio. Zia Mariù 2014