Zia Mariù racconta

Storia di una gatta di palude e le sue amiche


 C’era una volta una gatta, selvatica, che viveva tutta sola vicino alla palude. Gatta aveva tre amiche: Fenicottero rosa, Anatra e Garzetta.A loro piaceva molto ritrovarsi alle prime ore del mattino lungo gli argini dei fossi a pesca di pesciolini e rane. Dopo qualche tempo Gatta annunciò alle sue amiche che si era stufata di stare da sola e di voler trovarsi un marito. Passarono di lì uno stormo di uccelli migratori che ritornavano in Africa che le dissero di aver visto nella zona a caccia di rane un grosso gatto selvatico tutto striato di grigio . Ah ,quando lo vide se ne innamorò subito e a lei pareva la creatura più bella e forte di tutta la palude. Un giorno, mentre andavano a zonzo lungo l'argine del canale tra l’erba alta, swish, spuntò fuori Airone, che assestò col suo becco lungo e affilato una beccatatona al gatto e lo buttò pelo zampe a terra nella polvere.«Oh, oh! - disse Gatta -. A quanto pare mio marito è finito nella polvere e non è la creatura più bella e forte di tutta la palude. Airone invece sì che lo è». E così Gatta andò a vivere con Airone. Vissero insieme molto felicemente finché un giorno, mentre erano a pesca , all’improvviso - uush - con un balzo Volpe piombò dritto addosso a Airone e se lo divorò. «Oh, oh, oh! - disse Gatta -. A quanto pare Airone non è la creatura più bella e forte di tutta la palude,Volpe invece sì che lo è». E così Gatta andò a vivere con Volpe. Vissero insieme felicemente finché un giorno, mentre girovagavano nella palude in cerca di uccelletti e pesci e rane, una sagoma enorme comparve minacciosa sulle loro teste e - fuuuu-ciù - Cinghiale posò una zampa sulla testa di Volpe e lo schiacciò al suolo. «Oh, oh, oh, oh! - disse Gatta -. A quanto pare Volpe non è la creatura più bella e forte di tutta la palude. Cinghiale invece sì che lo è».E così Gatta andò a vivere con Cinghiale. Si arrampicò sulla sua groppa e si accomodò a fare le fusa sul suo collo, giusto in mezzo alle orecchie. Vissero insieme felicemente finché un giorno, mentre passavano tra le canne alte ... pum-pum ! ci fu una forte esplosione, e Cinghiale si schiantò a terra. Gatta si guardò intorno e tutto ciò che riuscì a vedere fu un omino con un fucile.«Oh, oh, oh, oh, oh! - disse Gatta -. A quanto pare Cinghiale non è la creatura più bella e forte di tutta la palude. Uomo invece sì che lo è». E così Gatta seguì Uomo fino alla sua casa, salutò le sue amiche Fenicottero rosa,Anatra e Garzetta dicendole che quello non era più un posto adatto a lei che cominciava a diventar vecchia e saltò sul tetto di paglia della capanna.«Finalmente - disse Gatta -, ho trovato la creatura più bella e forte di tutta la palude». Gatta visse tutta felice sulla paglia del tetto e cominciò a dare la caccia ai topi e rane e lucertole che vivevano nel giardino vicino alla palude. Finché un giorno, mentre se ne stava sul tetto a scaldarsi al sole, sentì un rumore provenire dall’interno della capanna. Le voci di Uomo e di sua moglie si fecero sempre più alte finché ... wèè-uaa- ooohh ... ioooo-me me ! Uomo uscì, fece un trufolone che ruzzolò a terra nella polvere. «Ah, ah! - disse Gatta -. Ora sì che so chi è la creatura più bella e forte di tutta la palude è :Donna». Gatta allora scese giù dalla paglia, entrò nella capanna e si sedette accanto al fuoco. E da allora è rimasta lì per sempre ma ogni tanto a primavera va a trovare le sue amiche pennute ritornate nella palude dai paesi lontani. Rielaborata da Zia Mariù 2015