Zia Mariù racconta

A Ginevra


 Noi leggemmo un giorno per dilettodella bella Ginevra che non voleva dormir nel suo letto,ma in braccio a cavalieri a regine e principesse,a dame di compagnia ad alfieri e badesse.Nulla da far per la bella Ginevrinache cominciava a frignar sin dalla mattina .Modo non vi era di udir silenzio manco le nottiper il re e la regina , che avrebbero dormito anche coi botti.Ma un bel giorno di sole primaverile,ricordo bene era già aprile ,si vide arrivar in groppa ad un bianco destrieroun misterioso forestiero.Chiamato a difender il trono del disperato regnante,che con la sua regina non dormivan più, per colpa della bella infante.La sua corazza luccicava al solecome la luna su un lago placido profumato di mammole e viole .Ma il Cavalier Lancillotto,con la corazza che pareva un cappotto,con un balzo appesantitopestò al re del piede un dito.Sua maestà si trattenne , ma come fanno i draghi con le grosse narici ,cominciò a soffiar fumo e gli occhi suoi diventaron tutti bigi.E...Lancillotto ebbe il perdono,per quel fattaccio, che fece urlar forte il re come un tuono.La bella Ginevra diventò una signorinae senza ascoltar tanto né il re e né  regina,da Camelot fece fagottoe  fuggì lontano con il bel sir Lancillotto! 
ZiaMariù 2017