merizeta

domande cosmiche


Ci son momenti in cui il pensiero lasciato libero di vagare ritorna indietro nel passato e compone immagini, a volte solo per verificare fino a che punto si sono sfocati i ricordi. Non ho più dolore, solo perplessità. In quei momenti mi torna il desiderio di parlarti, di scriverti, di spezzare il silenzio caduto fra noi. Mi viene voglia di chiederti che fine hanno fatto le tue convinzioni - granitiche - sul rispetto, sul guadagno di soldi, sui rapporti con i genitori, sui rapporti con la chiesa, sull'opportunità di battezzare i bambini e poi lasciarli liberi di scegliere la loro strada. Tutti argomenti sui quali abbiamo litigato ferocemente per anni. Tutti comportamenti che hai stigmatizzato e dei quali hai sempre detto "io non lo farò mai!" con una veemenza che ora ricordo a stento. Tutti comportamenti che nella tua nuova vita sono diventati comuni, accessibili, percorribili: tant'è che hai fatto tutto, o quasi. Dopo le ultime puntate, di cui volentieri avrei fatto a meno, posso dire a ragion veduta che non ti riconosco più. Amavo anche la tua durezza e le tue convinzioni, io che non ne ho mai avute di così ferme e stabili e invidiavo le tue e quelle di Elisabetta, invidiavo la vostra certezza di essere sempre e comunque nel giusto. Mi piacevi anche in quanto Savonarola, scherzando ti chiamavo Gerry ma la tua ...passami la parola, purezza, mi piaceva, come molte altre cose di te. Adesso tutto questo non esiste più, travolto dalla tua nuova vita, nella quale trova ampio riscontro il proverbio, un po' volgare ma autentico, che tira più un pelo di f..a che un carro di buoi. E io mi chiedo chi ho amato, per chi ho sprecato tempo, lacrime e rimpianti, per chi ho sofferto tanto, per chi la mia vita è diventata inutile ed indegna, ancora di più di quello che già non era. Non per questa persona che sei diventato, che io non ho mai conosciuto e che non voglio conoscere. Quando arrivo a questo punto, mi rendo conto che non posso più nemmeno scriverti. Tu - il "tu" che amavo - non esisti più. Sei sepolto in fondo al giardino insieme a Gaspare, e sulla tua tomba ogni anno crescono i fiori.