merizeta

ed infine


Ci ho messo tanto tempo e forse, anzi sicuramente, ne sarebbe bastato molto meno. Ma le cose che abbiamo davanti sono difficili da vedere. Preferiamo sempre evitarle. Soprattutto se sono così dolorose. Tu – come me – sei cresciuto con un’idea di te stesso. Io l’ho distrutta, attraverso tutto quel percorso fatto insieme, che era solo un gioco ma che alla fine ci ha portato dove siamo adesso. Io qui e tu là. Adesso, con il senno di poi, capisco che è stato un passaggio inevitabile. Eravamo già arrivati ad un capolinea dal quale in qualche modo occorreva ripartire. Ma nessuno di noi due aveva gli strumenti per farlo, non io certo ma nemmeno tu. I miei fantasmi sempre presenti mi hanno spinto in una direzione, e tu mi hai seguito, e spesso preceduto. Adesso sono sicura che questa parte, la parte in cui hai deciso da solo, l’hai rimossa. La lettera, quell’ultima lettera, diceva “molto hai fatto tu, qualcosa ho fatto anch’io” e lì è caduto il tuo asino personale. Da quel momento le cose son precipitate vertiginosamente. E da quello si originano le distanze che hai preso da tutti quanti, amici, parenti e conoscenti. Io conosco la verità e la posso raccontare. Quelli che frequento ancora possono saperla da me. Quindi via tutti. E’ una verità banale, quasi infantile: dice che sei come tutti gli altri, che puoi commettere errori di valutazione e farti trasportare da istinti che abbiamo tutti ma che per te sono secondari e vanno tenuti a bada. Ti do una notizia, ma magari la sai già. Nel tempo, le cose si sfumano, perdono importanza, diventano quel che veramente sono: sciocchezze, stupidaggini. Ne commettiamo di continuo. Un giorno anche per te sarà così, vedrai il passato come un insieme di giornate, alcune buone, altre belle, altre orribili, la maggior parte tranquille. E capirai che ogni cosa è dentro di noi, già scritta. Io non ho raccontato nulla, non c’era nulla da dire. Le persone che hai cancellato non sapranno mai perché, io le amate anche al posto tuo, sono stata loro amica anche al posto tuo, ho custodito insieme al nostro anche il tuo passato con loro. Un giorno forse imparerai che ha un valore e andrai a cercarlo, o forse no, forse quel giorno non verrà mai. La persona che ti ha amato, quella me che conoscevi, è morta. Così come è morto il tu che ho amato io. Siamo sepolti insieme con Gaspare in giardino. Sulla nostra tomba in primavera nascono i fiori. Se arriveremo a diventare vecchi, ognuno nella sua vita di ora, forse faremo anche la pace. Ma quello che eravamo insieme non tornerà mai più, e nemmeno quello che siamo stati prima di incontrarci. Abbiamo perso anche quello insieme alla nostra storia.