merizeta

NON SO


B. ti ha mandato un messaggio di condoglianze, e si è lamentato della tua scarna risposta.Non si rassegna. Gli manchi. O forse è la sua giovinezza a mancargli, di cui tu facevi parte.Spero sempre che nel tuo cambiamento resti spazio per fargli una telefonata, ma in realtà so bene che non sarà così. Mi sono troppo vicini, loro. E anche gli altri. Te li ho rubati, penserai. Ma non è vero, li hai allontanati tu, perchè erano un problema, era un problema il mio nome, erano un problema i ricordi. Non so che problema fosse, se non paragonandolo con il mio. Per anni frequentarli è stato come tagliarmi il cuore a pezzi. Ma io ero sola, e la mia era la vita-senza-di-te. Stare con loro era un raddoppiare la tua mancanza.Non credo che tu provassi questo stesso dolore. Ma già, forse la tua soglia di sofferenza è più bassa.In verità ti credevo infallibile, incorruttibile, onesto, legalitario e giusto. Tu mi hai provato il contrario. Per consolarmi mi dico che tutti siamo esseri umani imperfetti e che queste qualità erano quelle di cui avevo bisogno, e quindi le ho viste in te anche se non c'erano. Eppure quel sesto senso che mi parla sempre, e che non so mai se ascoltare, mi racconta un'altra storia.Dove sta la realtà? Chissà se un giorno riuscirò a scoprirlo.