merizeta

CONTA


In verità una minima speranza l'avevo, scrivendoti, che la mia mail avrebbe resuscitato per un attimo la persona che credevo tu fossi. Ma sono passati otto giorni e non è successo nulla. Non hai risposto e non hai chiamato B. Allora mi sono seduta in silenzio in cucina e ho provato a pensare con la tua testa, come quella volta in giardino. Non avevo grandi speranze di riuscire ad evocarti, perchè sono passati 17 anni. Allora eri appena andato via, e il legame mentale fra noi era ancora molto forte. Adesso....Invece ad un certo punto ho capito che il contatto c'era. Ho sentito chiaramente la tua voce chiedermi "ma secondo te, dopo 12 anni, cosa avrei dovuto fare? chiamare e dire ciao, mi hanno detto che sei stato male...adesso come stai?   Ti sembra che una persona come me possa arrivare a farlo? non ricordi che eri tu a decifrare i miei sentimenti, a raccontarmeli in modo che potessi accettarli? ti ricordi che per me queste persone non contavano niente, in realtà? contava solo la mia immagine dentro i loro occhi"Si, mi ricordo. Mi ricordo di tutto. Ma lo stesso sono felice di essere riuscita a fare in modo che tu lo sapessi. Forse ti sarà servito e forse no, chissà. Ma non mi riguarda. Non è la mia immagine dentro i tuoi occhi che conta. Conta che ho imparato il valore di costruire ricordi, conta che so cosa possono valere, alla fine della vita, i bei ricordi. Conta che mi fa orrore la vita senza B. che era un tuo amico ed ora è il mio, lui, sua moglie e sua figlia. Conta che io sento, sento e non ho paura a farlo. Conta che le mie parole sono la mia cura, e del tuo silenzio egoista non mi importa nulla.