merizeta

Un altro Natale


E' ancora Natale, e mi prudono le mani dalla voglia di scrivere.In questo coro di gente che rimpiange i bei Natali passati, se ripenso ai miei mi viene una sorta di tristezza. Eravamo sempre noi tre, io mia mamma e mio papà, io scartavo i regali la sera prima, la mattina di Natale era come tutte le altre mattine. Si andava a Messa, poi si pranzava e poi mio papà andava in Comune che era la sua vera casa. Incontrava la gente che vedeva aperto ed entrava, e faceva la solita manfrina del "sono qui anche il giorno di Natale" mentre la realtà era che in casa con noi si annoiava a morte. Non ho altri ricordi, se non che appena più grande uscivo ad incontrare le amiche o i fidanzati e allora era un pò meglio.Ho sempre invidiato le mie cugine che avevano le loro tradizioni, la musica di Natale la mattina del 25, i regali sotto l'albero, il pranzo insieme con i parenti. Ho cercato di crearmene qualcuna anche io ma con poco successo. Marito uno era abbastanza menefreghista. Marito due non credeva nel Natale, tutta una convenzione diceva. Sarà contento adesso che se lo passa da solo. Con Marito tre va un pò meglio. Mi aiuta, mette le canzoni di Natale mentre facciamo l'albero.