merizeta

in viaggio


Fino a che punto questo viaggio è una sfida, davvero non lo so. Oggi è stato il primo giorno che ho passato davvero da sola. In albergo mi hanno messo in un tavolino piccolo, appoggiato ad una colonna, un pò sacrificato, secondo me. C'è un uomo solo, in fondo alla sala, anche lui in un tavolino, ma posizionato un pò meglio. Non ho voglia di lamentarmi, non mi interessa gran che, tanto a tavola ci sto poco. Intanto ho finito il primo dei libri che mi ero portata, un Carofiglio poliziesco, ora non ho che l'imbarazzo della scelta per il successivo. Non mi sento sola, mi sento "con me". Scelgo la pista, scelgo la seggiovia. A volte salgo da sola, a volte con altri, secondo come capita. A volte qualcuno mi rivolge la parola, in italiano o in inglese, e io sorrido e rispondo. Alle due smetto di sciare, il tempo va peggiorando e sono stanca. Il primo giorno è così. Con Rini ci incontriamo velocemente al ristorante, pochi minuti. "tutto bene?" mi chiede. Mi arrivano messaggi dalle amiche a casa, "tutto bene?" Io rispondo di si, la magia della montagna mi riprende piano piano, mi lascio invadere dal silenzio e dal senso di tranquillità. Non devo correre da nessuna parte. Nessuno mi conosce. Il mio cuore sta cercando lentamente di cicatrizzare l'ultima ferita, e io  ho capito che giocare è diventato impossibile.