"La Repubblica" degli ultimi giorni riporta una notizia che sarebbe sconvolgente in qualunque paese civile: Luciano Moggi incontrerà gli studenti di un istituto tecnico di Agropoli, in occasione di una giornata dedicata all'educazione nello sport.
Se è vero, come pare che sia, che lo sport è innanzitutto lealtà e rispetto dell'altro, come possiamo chiamare Moggi, preclaro campione di ANTIsportività, con tutti i suoi maneggi per "aggiustare" il risultato delle partite della Juve, a parlare sul tema "educazione nello sport"? E' come dire, tanto per rimanere in ambito scolastico, "copiate pure, anzi, vi daremo un punto in più se vi scopriamo" ... Se è vero, come alcuni ingenui professori si ostinano a credere, che l'educazione parte dall'esempio (e correttezza vuol dire tante cose, in primis fare il proprio dovere, non solo non sedurre i 13enni), come possiamo credere che i giovani crescano onesti, se noi adulti per primi proponiamo loro un tale esempio? Scusate, guardiamoci in faccia, e scegliamo: o evitiamo di proporre loro siffatti esempi e, quel che è più grave, di spacciarli per vittime, oppure smettiamo di lamentarci che "i giovani non hanno più valori" e via blaterando.Un'ingenua che crede ancora nel valore dell'esempio.(Grazie Ziggy per l'ospitalità)
