Quando eravamo all'Istituto (INT Milano) nell'ultimo ricovero, c'era il cappellano che veniva a trovarci regolarmente. Si chiamava Don Giovanni, era un giovane prete e quando Silvietta gli faceva qualche domanda particolare, alla quale lui non sapeva rispondere, diceva queste parole: "E' un mistero...."!!! Poi quando andava via dalla nostra stanzetta, Silvia si faceva un sacco di risate perchè le sembrava un modo curioso di rispondere! Il dolore, è vero, è un mistero...direi quasi uno scandalo e lo rimarrà per sempre. Esso appartiene alla saggezza di Dio, che non è la saggezza degli uomini, ed avrà sempre in se' qualcosa di incomprensibile "Perche i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie...(Is 55,8-9).Per il dolore che portiamo nel cuore, siamo tutti invitati a credere a dispetto delle apparenze, a sperare "contro ogni speranza", come Maria ai piedi della Croce.Ed è un bene non poter sempre capire tutto! Come sarebbe possibile altrimenti lasciare la saggezza di Dio libera di agire secondo i suoi disegni?Come potrebbe esserci lo spazio per la Fiducia? La Sua saggezza supera ogni nostro concetto umano, ma proprio in questa incomprensibilità si trova la garanzia che cio' che prepara supera infinitamente in gloria e bellezza quanto possiamo immaginare.Ecco qual'è la nostra forza di fronte alla sofferenza, al dolore immane della perdita subita: una fiducia di bimbo. La ferma certezza che qualunque cosa accada siamo nelle braccia amorevoli del nostro Papà.A tutti quelli che mi chiedono come faccio ad avere questa Pace interiore, vorrei provare a spiegare tutto questo.Nessuno a questo mondo è senza dolore, esso è compagno della vita.Si puo' soffrire in tanti modi: da soli, in compagnia, quando si è sani, quando si è ammalati, quando sei ricco e non ti manca niente, e quando sei povero e hai bisogno di tutto.Nessuno lo vuole e pochi lo capiscono.Il dolore non lo si spiega: o lo si prova e gli si da un senso, o rimane un grido senza speranza.Che Gesu', Signore della Vita, possa donarci gli occhi di un bambino fiducioso per guardare alle nostre vite con la certa speranza di avere a fianco un Padre Amorevole e misericordioso.