Zimo & il Fantabosco

Post N° 318


Una matitaun temperamatiteun muro come foglio di cartauna sigaretta accesaun'Heineken ghiacciata(facciamo due)(forse tre se sono in forma)la mia felpa preferitail profumo del sapone sulla pelleun libro ad ispirarmipensieri cattivi(molto cattivi)(autodistruttivi, oserei dire)senso di colpavergognaun'uscita rimandataun'amica che non risponde al telefonorodimenti di culoin camera: Hiroshimala musica(oh, gli Shandon che sanno descrivere i miei ritmi come nessun'altro)le scarpe che puzzanoi piatti lavatiil verde della bottiglia filtra l'esterno della menteil mio corpo è un limitei capelli fanno schifoche novitàdevo chiamare tizio caio e sempronioche banalitàmartedì seratutto può esserema niente ètroppo stanchi per usciretroppo annoiati per andare a dormiree si progetta il finesettimanama poichi lo dice quando finiscestà settimana?(sogno una settimana lunga mille giorni in cui nonesistono pause e si corre continuamente alla ricerca diuna fine, della meta, dell'addio alla noia, alla routine.Una settimana lunga mille giorni in cui ogni giorno è uguale all'altro. Ogni giorno si cerca e si spera)si cresce da soliil resto del mondo è solo un'opinioneZimo in fase down dixit(ancora una volta un post orribiliema come si fa a dire quello che si pensa come facevano e fanno quelli famosi nei secoli dei secoli -amen- ?)(solo parentesi stasera)